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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Maggio 2008
 
   
  DOPO 3 ANNI DI CONTROVERSIE GIUDIZIARIE LA REGIONE ASSEGNA LE CONCESSIONI PER LA GESTIONE DI 750 POSTI BARCA NEL PORTO DI BAIA: PREVISTI 63 POSTI DI LAVORO IN PIÙ

 
   
  Napoli, 13 maggio 2008 - L´assessorato ai Trasporti della Regione Campania ha rilasciato il 10 maggio le concessioni demaniali marittime per la gestione di 750 posti barca destinati alla nautica da diporto nel porto di Baia (Bacoli). Le concessioni hanno durata quadriennale con utilizzazione stagionale (dal 1° maggio al 31 ottobre di ogni anno). I pontili galleggianti, al termine della stagione saranno smontati. Si conclude così finalmente una lunga e tortuosa vicenda cominciata nel 2005, quando la Regione Campania assegnò una prima volta le concessioni sulla base della graduatoria finale degli aspiranti assegnatari, scaturita da un’apposita procedura comparativa avviata con un avviso pubblico. Le concessioni vennero però sospese, dopo l’impugnazione degli atti di gara da parte di alcuni partecipanti risultati non assegnatari, con una sentenza del Tar Campania del 2006, che annullò i decreti regionali di assegnazione e con una successiva ordinanza del Consiglio di Stato (sempre del 2006), che rigettò in sede cautelare il successivo ricorso della Regione. Per questo motivo, per gli anni 2005, 2006 e 2007 la Regione ha potuto emettere solo autorizzazioni all’esercizio delle attività diportistiche provvisorie e di durata limitata all’anno in corso, il che ha causato una notevole situazione di precarietà - sia dal punto di vista economico che occupazionale - a danno dei concessionari, oltre che dei fruitori dei posti barca. Soltanto nel 2007, infine, il Consiglio di Stato ha accolto l’appello principale della Regione, e ha annullato la sentenza del Tar Campania del 2006, confermando la legittimità degli atti della procedura regionale svolta nel 2005. Su una superficie di oltre 42mila metri quadrati di specchio acqueo suddivisa in sette lotti, saranno 750 – come si accennava all’inizio - i posti barca disponibili, comprensivi di quelli destinati al transito e all’ormeggio di imbarcazioni di associazioni che operano senza fini di lucro, con una riduzione di circa il 25 per cento rispetto agli anni precedenti. Una riduzione dettata dall’esigenza di limitare le attività di ormeggio sugli specchi acquei antistanti la spiaggia della Beata Venere, e - più in generale - il numero totale dei posti barca sulle aree del Parco sommerso di Baia, così come richiesto anche dall’Amministrazione comunale di Bacoli, Si è così riusciti a contemperare la giusta difesa di un’area di particolare rilevanza storica, naturale e paesaggistica con la salvaguardia degli esiti della procedura regionale di assegnazione e dei diritti dei concessionari. E’ prevista, comunque, nell’organizzazione complessiva dell’area, l’utilizzazione gratuita di superfici da parte dei residenti. L’intera procedura si è svolta in accordo con la Soprintendenza speciale di Napoli e Pompei, ente gestore provvisorio del Parco sommerso di Baia, preposto alla tutela degli interessi paesaggistici ed archeologici dell’area. Il rilascio delle concessioni ha reso possibile un incremento totale della forza lavoro di 63 unità, delle quali 41 su base annuale e 22 a carattere stagionale. I concessionari dovranno garantire, oltre ai servizi essenziali, l’erogazione di ulteriori importanti attività per la nautica da diporto (come, ad esempio, assistenza radio e meccanica; soccorso in mare; infopoint turistici con operatori anche in lingua straniera; trasparenza delle tariffe; dotazione di dispositivi antincendio e antinquinamento; convenzioni con parcheggi e strutture ricettive), elevando così significativamente l’offerta, sia in termini quantitativi che qualitativi. "Dopo tre anni finalmente possiamo riportare alla normalità la situazione del porto di Baia – dichiara soddisfatto l’Assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta – sarà così possibile avere anche qui un’attività di nautica da diporto degna di questo nome, con posti barca dotati di tutti i servizi necessari, con significative ricadute economiche e occupazionali, e nel pieno rispetto della tutela ambientale di una delle aree più belle e suggestive della nostra regione. Resta l’amarezza di aver perso tanto tempo in azioni legali che alla fine ci hanno dato pienamente ragione, e che hanno provocato nel frattempo non pochi danni a chi aveva legittimamente ottenuto la concessione". .  
   
 

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