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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Maggio 2008
 
   
  SESSANTESIMO ASSOFERMET, CARLO SANGALLI: «IL GOVERNO AFFRONTI SUBITO RIFORME STRUTTURALI: RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA, SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA E MINOR PRESSIONE FISCALE»

 
   
   Milano, 14 maggio 2008 - Governo, associazioni ed imprese unite per dare nuovo slancio all’economia italiana. Un passo nevralgico per il futuro della nazione che si snoda tra consumi in declino ed interferenze sempre più internazionali e meno gestibili. Urge un rapido intervento governativo che affianchi il sistema imprenditoriale nella sfida globale. Se ne è parlato stamattina a Milano durante la celebrazione del sessantesimo di Assofermet, l´Associazione Nazionale dei commercianti in acciai comuni e speciali, metalli non ferrosi, rottami ferrosi, ferramenta ed affini. L´associazione è composta da circa 800 aziende che impiegano, complessivamente, oltre 30. 000 dipendenti. «Il risultato elettorale ha donato una vera governabilità. Il Governo non deve lasciarsi scappare quest’occasione. E’ necessario dare ossigeno ai consumi sostenendo le famiglie» ha detto Carlo Sangalli, presidente nazionale di Confcommercio. «Ci sono riforme da applicare subito, nei primi cento giorni di governo – ha continuato – come la riduzione della spesa pubblica, la riduzione delle aliquote Irpef, la semplificazione burocratica ed una minor pressione fiscale». Gli ha fatto eco Roberto Lunardi, presidente di Assofermet. «Anche il settore del commercio di acciai, rottami e metalli soffre del medesimo problema del rallentamento dei consumi italiani. Il nostro settore, pur in grado di mantenere elevati prezzi di vendita in funzione di una dinamica macroeconomica globale, deve chiedersi come reagire al nuovo mondo». «Per questo occorre apertura mentale e continuo confronto con colleghi e concorrenti. La piazza ideale è l’associazione. Assofermet vive da sessant’anni; oggi è ancora più viva e necessaria». «Il 2007 è appena trascorso e già sembra preistoria – è intervenuto Andrea Gabrielli, presidente di Assofermet Acciai – perché fusioni e concentrazioni hanno rivoluzionato il mondo che eravamo abituati ad osservare. Il ramo del commercio che rappresentiamo, però, non perde mai di importanza strategica per il sistema-Paese». «La stabilità politica di oggi – ha continuato – deve spingere a rapide riforme a tutela del sistema industriale». «Etica e profitto non sono variabili opposte – ha detto Romano Pezzotti, presidente di Assofermet Rottami - e non lo sono neppure nel mercato del rottame ferroso. Anzi, una maggiore professionalità non potrà che portare ad un miglior prodotto ed un miglior servizio». «Inoltre – ha aggiunto -, occorre una migliore qualità delle relazioni con clienti e fornitori per creare una rete di successi». «Assofermet Rottami lavora anche per questo: affiancare le imprese associate per intraprendere un cammino condiviso di crescita, di professionalità e di etica imprenditoriale. Tutto nell’interesse delle imprese, dei cittadini e dell’ambiente. E’ un nuovo rapporto con una società civile». «Anche il mondo dei metalli non ferrosi – ha ricordato Carmelo Paolucci, presidente di Assofermet Metalli non ferrosi – è in subbuglio ed esposto a pericolose variabili esogene. I prezzi alle stelle hanno trascinato verso l’alto l’esposizione finanziaria delle imprese. Lo si nota nel maggior numero di insoluti riscontrati sul mercato». «Il mercato è sempre più volatile, complice anche la speculazione – ed il lavoro non più programmabile perché basato sul just in time». «Nel settore della ferramenta – ha spiegato Giovanni Bonadonna, presidente di Assofermet Ferramenta -, per la maggior parte del territorio nazionale, l´anno 2007 è stato caratterizzato da un andamento di mercato positivo nel primo semestre, che non ha trovato un puntuale riscontro nel successivo periodo. Le flessioni più consistenti si sono verificate soprattutto nelle regioni meno privilegiate economicamente». «Nel 2008 la situazione sembra ulteriormente appesantita, anche a causa delle note vicende politiche, economiche ed energetiche che stanno creando apprensione anche nei mercati emergenti dove un accresciuto potere d’acquisto si sta riversando anche sui clienti esteri, europei in particolare». .  
   
 

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