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Notiziario Marketpress di Venerdì 16 Maggio 2008
 
   
  MAGGIO, OTTAVA E CULTURA ITALIANA”, CINQUE GIORNI DI INIZIATIVE PER VALORIZZARE UNA TRADIZIONE RAFFINATA E GRAFFIANTE

 
   
  Firenze - «Sostenere, oggi, Maggi e Ottave vuol dire aiutare le comunità locali a non perdersi entro inutili Grandi Fratelli». Lo ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Paolo Cocchi, alla presentazione di “Maggio, ottava e cultura italiana”, una manifestazione che si svolge a Buti (Pisa) il 16, 17, 18, 23 e 24 maggio con lo scopo di valorizzare questa antica forma di arte popolare. «Siamo lieti di sostenere lo studio e la riproposizione – ha aggiunto Cocchi – di questa colta fantasia che si respirava nelle nostre campagne: è di questa fantasia, spesso raffinata a sempre graffiante, che oggi ci sarebbe estremo bisogno nell’era dei telefonini che così spesso impoveriscono la comunicazione e di una televisione sempre più omogeneizzante». Gli appuntamenti di Buti, che prendono spunto dal ! trentennale di una rassegna di teatro popolare ospitata nel te! rritorio pisano nel maggio 1978, sono stati illustrati dal sindaco Roberto Serafini («Trent’anni dopo intendiamo fare un bilancio critico sull’evoluzione di questa tradizione nella speranza che l’evento diventi un appuntamento annuale di riflessione e spettacolo nella programmazione culturale della Regione Toscana») e dall’assessore alla Cultura della Provincia di Pisa, Nicola Landucci («Un’occasione di grande rilievo per dare risalto a un tratto tipico e caratterizzante dello spirito toscano: la capacità di far dialogare la tradizione con le domande della contemporaneità»). Un primo evento si è già svolto nel mese di marzo,nel duomo di Buti, con l’opera cantata “Maggio nella passione di Gesù Cristo”. Adesso il piccolo paese alle pendici del Monte Serra diventa la capitale italiana del contrasto in ottava rima. «Tradizioni popolari, sempre ricche di intrecci con la p! iù alta cultura poetica italiana, spesso date per morte – sottolinea Fabrizo Franceschini, docente di Linguistica all’ateneo pisano – ma eccole qui, vitali e rigogliose nel secolo di internet». Molte le iniziative: inaugurazione di un Museo su Maggio e arte contadina, convegno scientifico in due sezioni (una dedicata al bilancio critico di trent’anni di studi e l’altra al valore di queste tradizioni per la cultura italiana). Si indagherà sui rapporti fra ottave e produzione letteraria (Ariosto, Carducci …) fino a esperienze musicali e cinematografiche della seconda metà del Novecento (Bertolucci, fratelli Taviani …) e alla cultura dei nostri giorni (Dario Fo, Roberto Benigni, Francesco Guccini …). Gli eventi, a carattere itinerante, si svolgeranno nei luoghi più caratteristici del paese, compresi giardini pubblici e piazze. Sede del convegno un vecchio frantoio ristrutturato che ! ospiterà il nuovo Museo. Nei cinque giorni è pre! vista la rappresentazione del Maggio. Sabato 17 si esibiranno compagnie di maggiolanti garfagnini e di Villa Minozzo (Emilia) nonché la compagnia “Pietro Frediani” di Buti (con lo spettacolo “Le donne, i cavalieri, l’arme, gli amori: l’Orlando dell’Ariosto cantato in ottava rima”) con regia di Dario Marconcini, direttore artistico del teatro di Buti («Il mio impegno è stato valorizzare i cantanti di Buti che attingono direttamente alla memoria della loro tradizione e, nel tenerla desta, riescono a rappresentare il presente nella sua concretezza»). Sabato 24 omaggio a Nello Landi, uno dei poeti butesi più prolifici: saranno presenti, con contributi parlati e cantati, Giovanna Marini, Ivan della Mea e David Riondino. Da varie zone della Toscana, del Lazio e dell’Abruzzo intervengono, a chiusura, quattordici poeti estemporanei. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Buti con patrocinio! di Regione Toscana, Provincia di Pisa, varie associazioni ed enti. .  
   
 

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