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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Maggio 2008
 
   
  TRENTO: “GIOVANI INCONTRI BALCANI” TRENTA GIOVANI DEI PAESI BALCANICI DANNO APPUNTAMENTO, PER VENERDÌ 16 MAGGIO, AI LORO COETANEI TRENTINI

 
   
  Trento, 15 maggio – Una rappresentanza di trenta giovani in visita di studio in Trentino e provenienti dalla Bosnia Erzegovina, dal Kossovo e dalla Serbia hanno partecipato stamani assieme all’assessore provinciale alla solidarietà internazionale Iva Berasi alla presentazione di “Giovani Incontri Balcani”. Si tratta di una serie di iniziative e di eventi che dal 14 al 18 maggio consentiranno ai giovani balcanici innanzitutto di incontrarsi tra di loro e di confrontare le rispettive esperienze di elaborazione del conflitto, ma anche di verificare il proprio essere giovani in piena crescita a contatto con le analoghe speranze e difficoltà che vivono i loro coetanei trentini. “E’ la vostra – ha detto l’assessore Berasi nel suo in dirizzo di saluto, – una generazione che ha conosciuto solo la guerra e il difficile dopoguerra, con tutti gli asti e i desideri di rivalsa e di vendetta tipici di chi emerge da conflitti caratterizzati dall’odio razziale ed etnico. Sappiate che il Trentino vi è stato, vi è e vi sarà vicino, perché secondo noi è solo puntando sui giovani che possiamo dare un futuro alla nostra voglia di pace e di crescita democratica”. Ieri nella Sala Stampa della Provincia gli idiomi tipici del Paesi balcanici la facevano da padroni. Trenta ragazze e ragazzi di diverse associazioni giovanili della Bosnia Erzegovina (“Odisej” di Bratunac; “Mladost”, “Ferum” e “Tac. Ka” di Prijedor; il “Gruppo di studio sul conflitto” di Peja-pec, nel Kossovo; le associazioni giovanili serbe “Imam Ideju” e “Kvart” di Kraljevo) sono state chiamate ad affiancare l’assessore provinciale alla solidarietà Iva Berasi, per presentare un ricco calendario di incontri e di eventi che dal 14 al 18 maggio animeranno il Trentino e l’Alto Adige. “Giovani Incontri Balcani” è il titolo di questo lungo fine settimana di incontri e di scambi interetnici, promosso dalla Provincia di Trento, dalla Fondazione Alexander Langer di Bolzano, dai Tavoli trentini con la Serbia, con il Kosovo, con Kraljevo, dal Progetto Prijedor. Al tavolo dei relatori, accanto all’assessore Berasi, Elisa Grazzi e Mauro Cereghini della Fondazione “Langer”, Cristiana Bezzi, in rappresentanza delle numerose associazioni trentini che fanno solidarietà nei Balcani, Valeria Liverini del Servizio solidarietà internazionale della Provincia. “Quella che presentiamo oggi – ha detto l’assessore Berasi, – è una delle iniziative che mi piacciono di più: punta sui giovani, ha i giovani come protagonisti, non si dimentica dei molti giovani trentini che hanno bisogno e voglia di essere coinvolti, mette in luce la passione e la competenza delle associazioni che operano nel contesto balcanico, tocca da vicino un mondo che ha quanto mai bisogno di essere aiutato a crescere e ad elaborare il conflitto. La mia esperienza personale è limitata a una visita a Peja-pec, nel Kossovo, ma posso dirvi di aver incontrato in quella città giovani convinti del percorso che avevano intrapreso, coscienti delle difficoltà ma animati da un sincero desiderio di crescere tutti assieme. È più facile, per i giovani che per gli adulti, superare le barriere di lingua, di cultura e di razza: i Balcani e la presenza qui, a Trento in questi giorni, di ragazze e di ragazzi appartenenti ad etnie diverse, ma tutti assieme coinvolti in un medesimo progetto di apprendimento e di confronto, fa ben sperare sul futuro del nostro impegno di solidarietà”. Delle condizioni di vita nei Balcani hanno poi parlato alcuni dei giovani che fanno parte della delegazione: Elbert Krasniqi, che ha sottolineato l’importanza di potersi conoscere tra giovani europei e di poter dialogare finalmente anche con giovani di altre realtà nazionali balcaniche; la giovane Lavdije Murtezi ha invece portato la sua appassionata esperienza personale: “Certo, non è possibile dimenticare le ferite della guerra e degli odi interrazziali, ma per fortuna gli anni passano, il dolore si attenua e possiamo cominciare a pensare di guardare in avanti assieme a tutti i nostri coetanei!”. Elisa Grazzi, per la Fondazione “Langer”, ha ricordato l’impegno profuso in passato proprio da Alexander Langer per i Paesi balcanici e ha dato a tutti appuntamento per sabato 17 maggio, a Bolzano, per un grande convegno su “I Balcani dalle guerre all’Europa”, che vedrà i giovani delle diverse etnie raccolti attorno allo stesso tavolo per scambiarsi problemi ed esperienze. In Trentino il momento clou, invece, lo si vivrà venerdì 16 maggio, a partire dalle 14 presso la Sala Rosa della Regione: in quella sede – ha detto Cristina Bezzi, in nome delle associazioni trentine che lavorano nei Balcani, – i trenta giovani balcanici si incontreranno con i giovani trentini, per discutere assieme i comuni problemi e per verificare le rispettive aspettative e prospettive future. Alle 18. 30, poi, sempre di venerdì, presso il Centro diurno di Canova di Gardolo, la festa proseguirà con la proiezione del documentario “Niente a nessuno”, una testimonianza audiovisiva sulla libertà di movimento in Kossovo, prodotto dal Tavolo Trentino con il Kossovo con la regia di Darko Sakrovic. Sarà poi proiettato un secondo documentario, “Racconti di vita a Prijedor” di Dajan Spinc,. Mlader Bendalo, Miograd Nikolic, presentato dal Museo “Kozera” di Prijedor e dal Museo Storico in Trento, col contributo del Gruppo regionale dei Verdi-grüne-verc. A cura dell’associazione culturale Tac-ka di Prijedor, poi, sarà inaugurata la mostra “Sguardi dall’Europa di mezzo”. Seguirà un buffet multietnico e un momento musicale con Corrado Bulgaro al violino e Davide Lorenzato alla fisarmonica. .  
   
 

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