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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Maggio 2008
 
   
  SAPOR BIO 2008:COSÌ SI AVVICINA TANTA GENTE AL BIOLOGICO

 
   
   Firenze - “La forza di questa manifestazione sta nella sua capacità di avvicinare tantissime persone al mondo del biologico in maniera divulgativa, con linguaggi e forme adatti a tutti, e con un occhio speciale per i bambini”. Così il vicepresidente della giunta regionale Federico Gelli ha salutato la seconda edizione di Sapor Bio, in programma in Versilia dall’11 al 15 giugno nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento, svoltasi a Milano. “La Regione – ha spiegato - sostiene questa manifestazione per due motivi di fondo: perché Sapor Bio è un evento di respiro nazionale ma profondamente radicato nel nostro territorio, tanto che quest’anno accanto a Viareggio, coinvolgerà altre tre città della Versilia (Pietrasanta, Forte dei marmi e Camaiore) e per l’importanza cha il biologico riveste per la nostra agricoltura: basti ricordare che nell’ultimo decennio le aziende biologiche nella nostra regione sono triplicate”. “Ritengo inoltre valida oltrechè originale – ha aggiunto Gelli - la scelta di fondo voluta da Marco Columbro, ideatore di sapor Bio, di comunicare il biologico utilizzando forme di intrattenimento, di spettacolo: è così che questo settore può allargare i suoi spazi e incontrare nuovi potenziali fruitori”. Il vicepresidente ha colto anche l’occasione per fare il punto sulla presenza del biologico in Toscana e sulle iniziative messe in atto dalla Regione. Attualmente le aziende biologiche sfiorano quota 3. 000 (esattamente 2. 980, con un incremento di 125 nel solo 2007). La superficie agricola utilizzata per le loro produzioni supera i 100. 000 ettari, particolarmente concentrati a Siena (28% del totale, seguita da Firenze, Pisa e Arezzo). Nella torta delle produzioni la fetta maggiore spetta ai cereali e ai foraggi seguiti dal settore olivicolo e da quello viticolo. Tra gli allevamenti zootecnici condotti con metodi biologico emergono in primo piano i bovini, gli ovini e i suini oltre all’apicoltura. “La Regione – ha sottolineato il vicepresidente – sostiene questo settore non solo in virtù della sua crescente forza, ma anche perché lo ritiene un avamposto delle sue politiche agricole e delle sue scelte di fondo orientate alla qualità, alla tipicità, alla sostenibilità ambientale. Per questo accanto alle incentivazioni previste nel Piano di sviluppo rurale si collocano molte altre iniziative: dalla difesa delle nostre produzioni contro i rischi di un inquinamento genetico (di qui la battaglia contro gli Ogm che vede la Toscana in prima linea a livello europeo) sino alle azioni valorizzazione e penetrazione dei mercati. In questo senso una azione notevole sta svolgendo la rete regionale della distribuzione diretta (la cosiddetta filiera corta) che in Toscana sta assumendo un rilievo sempre maggiore, basti pensare che, nel solo 2008, in virtù di un bando regionale stanno nascendo 13 nuovi mercati contadini e 14 spacci gestiti da produttori in molti casi biologici. Accanto a questa da evidenziare anche la legge che sostiene l’utilizzo di prodotti biologici e tipici nelle mense: l’ultimo bando in particolare, recentemente approvato, prevede finanziamenti pari al 90% del costo sostenuto per l’introduzione nelle mense pubbliche di distributori di latte e frutta biologica. .  
   
 

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