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Notiziario Marketpress di Venerdì 16 Maggio 2008
 
   
  CTS: URGENTI NUOVE POLITICHE PER IL RILANCIO DEL TURISMO IN ITALIA

 
   
  Roma - “Il richiamo allarmato sullo stato di salute del turismo in Italia da parte di chi vive e opera in questo importante comparto, che nel solo 2007 ha fatturato una cifra pari al 10,5% del Pil nazionale, non deve rimanere inascoltato”. A sostenerlo è Stefano Di Marco Vice Presidente Nazionale Cts la maggiore organizzazione di turismo giovanile presente in Italia. “I numerosi dati sul settore turistico (Istat, Ufficio Italiano Cambi) ci riportano ad una realtà preoccupante e tutti indicano che la situazione non è solida, anzi l’Italia rischia di avviarsi sulla strada del declino. Tutto questo non può passare inosservato soprattutto per un Paese, come il nostro, che offre una ricchezza culturale e ambientale inestimabile che ci invidiano in tutto il mondo – continua Di Marco”. “Il nostro indice di competitività è sceso ai livelli di guardia specialmente nei confronti di agguerriti competitori mediterranei, come Spagna, Francia, Grecia e Portogallo. E’ necessario un cambio di direzione volto soprattutto ad incentivare politiche che sollevino le sorti dell’Italia che, paradossalmente, è scesa al 28 posto nella graduatoria 2008 del World Economic Forum (Wef) sulla competitività nel settore Viaggi e Turismo ed è preceduta da Paesi quali Cipro ed Estonia, con l’occhio sempre attento al turismo giovanile, altra grande anima del settore. Per questo chiediamo al nuovo esecutivo, e in particolare a Michela Vittoria Brambilla cui è stata affidata la delega al turismo, d´inserire nell´agenda politica questo tema d´importanza strategica per il rilancio del sistema paese. Auspichiamo, inoltre, che queste nuove politiche vadano nella direzione della sostenibilità consentendo di preservare il nostro territorio e il nostro ambiente naturale che costituisce la materia prima per l´industria turistica. Chi verrebbe più in vacanza in un Italia sporca e degradata?. La nostra associazione si rende naturalmente disponibile a dare il proprio contributo per definire insieme ad altri autorevoli soggetti le politiche più idonee per un new deal del turismo italiano . " .  
   
 

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