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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Maggio 2008
 
   
  SERVIZIO CIVILE. VALDEGAMBERI APRE ASSEMBLEA REGIONALE GIOVANI VOLONTARI VENETI:” SONO 2600. E’ LA NOSTRA MIGLIORE GIOVENTU’:ESEMPIO E ANTIDOTO CONTRO BULLISMO E VIOLENZE”

 
   
  Padova, 15 maggio 2008 - Sono oltre 2600 i giovani volontari di servizio civile nel Veneto. Un numero in continua costante crescita negli ultimi anni come è in crescita il numero degli enti presso cui è possibile fare un’esperienza di servizio civile (dalle Università alle associazioni del privato sociale nel campo della disabilità, della protezione civile, etc. ). Del tema si è parlato ieri a Padova, alla Sala Polivalente Diego Valeri, dove l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi ha aperto i lavori della seconda Assemblea Regionale dei volontari in servizio civile nazionale nel Veneto, alle prese con l’elezione dei propri rappresentanti dentro la Consulta Nazionale, organo consultivo dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile. Valdegamberi ha detto orgogliosamente di fronte a tanti giovani volontari che affollavano la sala: “E’ la nostra migliore gioventù quella che fa servizio civile. Ed è tanta. Purtroppo non fa spettacolo, non va in tv, perché lavora silenziosamente ogni giorno a favore degli altri. E’ l’esempio più proficuo, l’antidoto più efficace, la prevenzione vera per contrastare il bullismo, le violenze, il non senso, la mancanza di valori che fa da molla agli episodi negativi, di cronaca nera, che riguardano tanti giovani. Il servizio civile dovrebbe diventare un momento normale e imprescindibile di formazione per tutti i nostri giovani - ha detto l’Assessore veneto - perché educa al senso della cittadinanza, dell’appartenenza a una comunità, perché apre gli occhi dei giovani su mondi che non si conoscono, quelli del bisogno, della solidarietà con gli altri, e che possono segnare molto positivamente le loro vite. Con il servizio civile i ragazzi ricevono un imprinting importante che resta per tutta la vita e che aiuta grandemente nella formazione della personalità e a superare l’egoismo, l’individualismo, le aggressività. La leva obbligatoria - ha aggiunto - un tempo ‘costringeva’ a dedicare una parte della propria vita alla comunità. Oggi si tratta di motivare i giovani a scegliere sempre più numerosi il servizio civile e farlo diventare una necessità di educazione e formazione, un modello che le varie agenzie educative devono sollecitare a seguire. Le politiche della Regione Veneto vanno in questa direzione con una collaborazione stretta con il mondo della scuola, dell’università, dell’associazionismo. C’è bisogno che i nostri ragazzi provino se stessi, la propria identità di cittadini con diritti ma anche con doveri, in esperienze che li portino a contatto con gli altri e che facciano da riferimenti saldi contro l’individualismo esasperato e il vuoto esistenziale proposto da tanti modelli mediatici. Il nostro messaggio è diverso: sono questi i ragazzi e le ragazze forti, gli eroi silenziosi di ogni giorno che danno vita a relazioni personali e sociali che hanno significato”. Il servizio civile sarà uno dei temi portanti del prossimo meeting dei giovani promosso dalla Regione Veneto e che si terrà in settembre a Verona. A livello nazionale dal 2001 al 2006 sono stati pubblicati bandi di servizio civile che hanno fatto compiere questa esperienza formativa a circa 46 mila giovani in Italia. L’assemblea che si è svolta a Padova per eleggere i rappresentanti veneti dei volontari di servizio civile alla Consulta regionale “è un terreno di confronto e di crescita per i giovani volontari - ha detto Valdegamberi - dove si sperimentano le regole della democrazia partecipata ed elettiva tra i candidati che confrontano le loro idee sulle esperienze svolte, e indicano linee d’attività e proposte. Il Veneto è la prima regione ad aver attuato un confronto tra i diversi giovani candidati offrendo uno spazio ‘autogestito’”. .  
   
 

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