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Notiziario Marketpress di Venerdì 14 Luglio 2006
 
   
  SOGGIORNI DA FIABA AL CASTELLO DI MONTERONE (PERUGIA)

 
   
  Ogni camera avvolge gli ospiti in un’atmosfera unica, legata a un’opera d’arte, ai personaggi che vi soggiornavano, alle vicende di una dimora che vanta otto secoli di storia e affonda le proprie radici nell’epopea dei templari Soggiornare in una delle stanze del Castello di Monterone, alle porte di Perugia, è un’esperienza unica, perché ogni camera di questa antica residenza duecentesca racconta di dame e cavalieri, di storia e di leggende, di amore per l’arte e il collezionismo. L’emozione di un affresco medievale, di un reperto archeologico, di un panorama o di un’atmosfera, una funzione particolare, uno stemma o una scritta misteriosa: il nome di ogni stanza evoca una caratteristica specifica che la rende unica e diversa dalle altre. Come la Camera dell’Angiolo, che contiene, incastonato nel muro, un angelo scolpito nella pietra; la Stanza delle Feritoie, con ben 9 feritoie; o quella del Rosone, impreziosita appunto dalla finestra circolare tipica delle chiese gotiche. La Stanza dei Lecci si affaccia sui lecci secolari del parco, mentre la Segreta si chiama così perché è rimasta nascosta per anni e la sua esistenza è stata scoperta solo durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio. Che emozione dormire nella Stanza del Gastaldo, in cui soggiornava probabilmente il signore del castello! O in quella delle Dame e delle Armi, ornate di splendidi affreschi raffiguranti rispettivamente gentildonne di corte e cavalieri armati. Ci sono poi la Stanza del Cardinale, decorata da un emblema cardinalizio; quella del Duca, che contiene una formella quattrocentesca con l´emblema del Duca Federico di Montefeltro, e la Camera delle Chiavi, che nasconde un piccolo enigma: una pietra con due chiavi scolpite e una data ancora misteriosa, 15 gennaio 1516. Dalla passione per il collezionismo della famiglia Piceller, antichi proprietari del castello, nasce anche la Camera dell’Etrusco, con una testina originaria di un´urna etrusca. Splendide anche la Stanza del Ponte Levatoio, un alloggio esterno al castello cui si accede tramite un antico ponte levatoio, e la Camera del Drago, caratterizzata da un drago scolpito. La Giota si chiama così perché aggiunta al corpo dell´edificio in un secondo tempo; la Camera delle Scolte, invece, è situata in una delle torrette del muro di cinta; l’Altana guarda il castello dall’alto e vi si accede tramite un ballatoio. E, infine, la Camera dell’Amore, che occupa la torretta più alta del castello. Una piccola alcova dedicata agli innamorati, tutta sviluppata in verticale con romantico terrazzino tra le merlature. Due cuori e un castello, è proprio il caso di dirlo. .  
   
 

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