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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Maggio 2008
 
   
  BSA: NEL 2007 LA PIRATERIA SOFTWARE IN ITALIA È CALATA DEL 2%

 
   
  Business Software Alliance ha presentato i risultati del quinto studio annuale realizzato a livello internazionale dall’International Data Corporation (Idc) sulla pirateria software nel mondo. Dai dati risultata che l´Italia registra un calo del 2% e, pertanto, per il secondo anno, si assiste a una contrazione, in Italia, del tasso d´illegalità che affligge il nostro mercato, stimato al 53% nel 2005, al 51% nel 2006, e sceso al 49% nei dati relativi all´anno solare 2007 forniti dall’Idc. Rimangono, però, molto alte le perdite subite dall´industria del software commerciale per l´illecita duplicazione, diffusione e utilizzo del software al di fuori dei regolari contratti di licenza. “Il dato, allineando l´Italia ai trend positivi cui si assiste praticamente in tutta l´Europa Occidentale, mostra i positivi risultati del nostro costante impegno nella lotta alla pirateria", ha dichiarato Luca Marinelli, Presidente di Bsa Italia. "Purtroppo, restiamo ancora una delle nazioni dai tassi più elevati nella regione economica di riferimento per la nostra economia, e le perdite in valore subite dal settore Ict dimostrano che c´è ancora molto lavoro da fare per poter dire d´aver instaurato una cultura della legalità, che tanti benefici garantirebbe al sistema Paese, ai clienti e alla società intera". Sulla pirateria a livello globale, dalla ricerca risulta che, a fronte di un tasso medio d´illegalità pari al 33% nell´Europa Occidentale, i Paesi caratterizzati dalle percentuali più elevate sono stati la Grecia (58%), Cipro (50%), l´Italia (49%) e l´Islanda con il 48%. Fra le nazioni più virtuose, si pongono Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Svezia e Svizzera, che condividono, tutte, un 25%, vale a dire ben 8 punti al di sotto della media regionale. La media a livello mondiale risulta accresciuta di ben 3 punti - dal 35% del 2006 al 38% del 2007 – per gli elevati tassi di sviluppo che il settore Ict registra nei Paesi di recente sviluppo, come la Russia (73%), la Cina (82%), l´India (69%) e le nazioni delle aree geografiche relative a questi nuovi grandi mercati, tutte generalmente assestate su percentuali d´illegalità nell´utilizzo del software elevatissime. "La nostra ricerca dimostra anche che la pirateria si riesce a ridurre sensibilmente nei Paesi in cui le pubbliche istituzioni collaborano attivamente con le organizzazioni di categoria nella tutela della proprietà intellettuale", ha sottolineato Antonio Romano, Direttore Generale di Idc Italia e Iberia. "Se queste forme di collaborazione verranno potenziate anche a livello di organi di enforcement e su scala sovranazionale, potremo presto conseguire significativi risultati di riduzione dei tassi di pirateria anche nelle economie emergenti, equilibrando parallelamente i rapporti di competizione economica fra i rispettivi operatori". Bsa propone un approccio in 5 punti per ridurre l´illegalità nel mercato e godere dei conseguenti benefici economici: 1. Intensificare la consapevolezza e la sensibilizzazione del pubblico sui rischi legati all´impiego di software illegale; 2. Aggiornare la legislazione nazionale vigente in materia di copyright implementando gli obblighi stabiliti dalla World Intellectual Property Organization (Wipo), per combattere più efficacemente la pirateria digitale e online; 3. Creare forti strumenti di enforcement, tra cui severe disposizioni di legge contro la pirateria, come richiesto dal Wto (World Trade Organization); 4. Dedicare risorse significative ad affrontare del problema, tra cui la creazione di unità specializzate nelle forze dell´ordine, l´adesione a iniziative di collaborazione a livello internazionale e l´addestramento adeguato del personale; 5. Dare l´esempio, implementando sempre chiare politiche di gestione del software in ogni organizzazione ed esigendo che le pubbliche amministrazioni utilizzino soltanto software legittimo. Lo studio Bsa-idc "Global Software Piracy" è disponibile all´indirizzo www. Bsa. Org/globalstudy.  
   
 

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