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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Maggio 2008
 
   
  LORENZO JUCKER UKIYO-E DAL 13 GIUGNO AL 12 LUGLIO 2008

 
   
   Milano, 27 maggio 2008 – Al Nepente Art Gallery - Ukiyo-e, nella tradizione giapponese indica la produzione delle stampe popolari, letteralmente significa immagini del mondo fluttuante. Un mondo sospeso su linee tracciate nel cielo, tra la nebbia che incornicia le sagome di una natura primordiale che convive con un’architettura semplice e non invasiva, silenziosa. La rappresentazione di una terra antica e di confine di mille culture, come le pendici dell’Himalaya, il tetto del mondo, dove i segni della civiltà vengono suggeriti da presenze sfuggenti o dall’assenza di esse. I veri abitanti sembrano essere la vegetazione esotica, i primi germogli di una magnolia, l’infinito. Tracce di presenze pesanti e antiche, di uomini che sussurrano litanie e donne che guardano lontano, attraverso il vuoto. Uno sguardo sul paesaggio, perdendosi nelle tinte piatte e desaturate di un cielo quasi bianco e nelle cime degli alberi che scompaiono lentamente in esso. La ricerca di Jucker è animata da qualcosa di poetico e spirituale, di armonioso e immobile, ma pesantemente vivo. La percezione di una superficie quasi sfumata e impalpabile cela la storia e la tradizione, il reale, la vita. Superficie che diviene sfondo della realtà personale, delle proprie immagini che prendono forma, ondeggiando tra i tetti e le foglie degli alberi che fanno da cornice e contenitore naturale. L’impossibilità di vedere attraverso la fitta nebbia, di scoprire cosa c’è oltre le possibilità della percezione umana dà vita a un diverso tipo di sguardo, quello sul paesaggio interiore e individuale. Lorenzo Jucker nasce a Milano nel 1974. Frequenta il liceo classico, per poi iscriversi alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Studia un anno all’estero presso l’Esquela Tecnica de Arquitectura di Siviglia, Spagna. Affascinato dai paesaggi andalusi, si avvicina al campo della fotografia. Tornato in Italia approfondisce il rapporto tra fotografia e paesaggio frequentando il corso extrauniversitario Fotografia e rappresentazione del territorio, tenuto dal Prof. Piero Pozzi, passaggio fondamentale per maturare una concezione della fotografia più conscia e completa. Decide allora di sospendere la sua esperienza universitaria per iscriversi al corso di Fotografo post-diploma presso il C. F. P. Riccardo Bauer, che frequenta nel biennio 2000-2002, svolgendo stages formativi presso lo studio Pesarini Michetti e presso Francesco Radino. Nel 2003 partecipa al concorso promosso dalla Provincia di Milano, La Provincia e il suo Territorio, dove ottiene il terzo premio. Da qui ne deriva un rapporto di collaborazione con la Direzione di Progetto di Pianificazione Territoriale, sottoforma di incarico professionale di documentazione fotografica dei cambiamenti territoriali. Si laurea nel 2004 con una tesi su Bernd e Hilla Becher, curata da Roberta Valtorta, e il lavoro viene segnalato dalla giuria nella prima edizione del premio Paolo Costantini per la saggistica sulla fotografia. Nel 2005 partecipa alla X edizione del Premio Nazionale di Fotografia Riccardo Pezza, dove vince il premio Electrolux Photochallenge – Sguardi sulla globalizzazione, che gli consente l’esperienza di un’indagine fotografica sulla società indiana. Nel frattempo collabora assiduamente con Francesco Radino la cui concezione di fotografia e i cui silenziosi insegnamenti gli sono fondamentali, e con Giampietro Agostini, seguendolo nella sua ricerca sul paesaggio industriale milanese e sul paesaggio rurale, da cui attinge altri preziosi suggerimenti. Attualmente vive e lavora come fotografo free-lance a Milano, dove affianca all’attività professionale la sua personale ricerca fotografica. .  
   
 

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