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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Maggio 2008
 
   
  MERCATO DEL LAVORO UNICO EUROPEO PER I RICERCATORI: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UNA NUOVA PARTNERSHIP CON GLI STATI MEMBRI

 
   
  Bruxelles, 28 maggio 2008 - Nella comunicazione "Migliori carriere e maggiore mobilità: una partnership europea per i ricercatori", la Commissione europea auspica una partnership con gli Stati membri per garantire che siano disponibili le risorse umane necessarie per sostenere e rafforzare il contributo della scienza e della tecnologia ad un´economia europea basata sulla conoscenza. L´europa affronta una concorrenza mondiale crescente per i migliori talenti e sfide demografiche. La partnership ha l´obiettivo di armonizzare e canalizzare gli sforzi dei singoli Stati membri. Le azioni prioritarie congiunte dovrebbero rendere l´Ue più attraente per i ricercatori e consentire loro di essere più mobili tra paesi, istituzioni e tra il settore accademico e privato. Gli interventi principali sono finalizzati ad aprire sistematicamente le assunzioni, far fronte alle esigenze di sicurezza sociale e pensionistiche dei ricercatori mobili, creare condizioni eque di occupazione e di lavoro e garantire che i ricercatori abbiano la formazione e le competenze adeguate. Secondo il commissario europeo per la scienza e la ricerca, Janez Potočnik, "dobbiamo liberare il potenziale dei nostri eccellenti ricercatori se vogliamo raggiungere gli obiettivi generali dell´agenda di Lisbona e realizzare lo Spazio europeo di ricerca. Troppi ricercatori devono attendere troppo a lungo l´opportunità per diventare ricercatori indipendenti a pieno titolo a causa di una legislazione e di pratiche nazionali superate. Desideriamo instaurare una "quinta libertà", la libertà di conoscenza, che consenta agli studenti, agli scienziati e agli accademici di beneficiare di un mercato del lavoro europeo sano e di trovare opportunità in diverse istituzioni, settori e paesi a tutti gli stadi delle loro carriere. Ciò che è in gioco è la capacità dell´Europa di mantenersi e svilupparsi come un polo di eccellenza mondiale per la R&s nel lungo termine". In molti Stati membri le assunzioni basate sulla concorrenza nel settore pubblico restano tuttora limitate. I contratti a breve termine sono la norma per i giovani ricercatori e la carriera è spesso basata sull´anzianità e non sul merito. Molti ricercatori si sono inoltre formati in un modo accademico tradizionale che non li ha preparati a far fronte alle necessità dell´economia moderna basata sulla conoscenza, nella quale i collegamenti tra l´industria e gli istituti di ricerca pubblica sono sempre più importanti. I ricercatori di oggi possono essere chiamati a gestire la proprietà intellettuale, a portare avanti progetti multi-disciplinari o ad avviare la loro società. Viene proposto che la partnership si impegni a compiere entro la fine del 2010 progressi rapidi e misurabili per: aprire sistematicamente le assunzioni da parte degli istituti di ricerca a tutti i ricercatori europei; soddisfare le esigenze di sicurezza sociale e pensionistiche supplementari dei ricercatori mobili; fornire condizioni di occupazione e lavorative allettanti, ad esempio migliori condizioni contrattuali, retribuzioni e opportunità per lo sviluppo della carriera; garantire che i ricercatori abbiano le competenze necessarie per tradurre le conoscenze in risultati, in particolare rafforzando i legami tra le università e l´industria. Provvedimenti coordinati in questi settori tra la Commissione e gli Stati membri, unitamente ad un maggiore impegno in merito ad iniziative esistenti quali la Carta europea dei ricercatori e il Codice di condotta per le assunzioni dei ricercatori, aiuterebbero a creare un vero e proprio mercato del lavoro europeo per i ricercatori. In questo modo si equilibreranno l´offerta e la domanda di ricercatori, si rafforzeranno la crescita della produttività tramite un migliore incontro tra domanda e offerta di lavoro, si aumenterà il trasferimento di conoscenze e si agevolerà lo sviluppo di centri di eccellenza in tutta la Ue. Si realizzeranno inoltre migliori collegamenti internazionali per la ricerca in collaborazione e la valorizzazione economica dei risultati della ricerca e si contribuirà a creare condizioni più allettanti per gli investimenti industriali nella ricerca. Alla fine della prima fase della partnership, nel 2010, verrà effettuata una valutazione globale della situazione e dei risultati delle azioni della partnership e sarà considerata la necessità di ulteriori provvedimenti Ue per far fronte a questioni specifiche. .  
   
 

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