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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Maggio 2008
 
   
  CALABRIA: IL PRESIDENTE LOIERO DICE CHE SONO SOTTO ANALISI I DEFICIT NEL COMPARTO SANITÀ NASCOSTI TRA 2001-2005

 
   
  Reggio Calabria, 29 maggio 2008 - “E’ possibile che il senatore Antonio Gentile abbia ragione, che i debiti della Sanità siano superiori a quelli finora accertati. Stiamo passando al setaccio conti degli ultimi sette-otto anni e abbiamo il timore che ci siano situazioni deficitarie paurose in alcune province, specialmente in quella di Cosenza negli anni 2001-2005, ci sono state gestioni allegre ora sotto osservazione”. Lo ha detto, iul 27 maggio, il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. “Erano già mie le preoccupazioni del senatore Gentile – ha aggiunto Loiero – perché nonostante i tanti sforzi che abbiamo prodotto il settore Sanità resta tra quelli più a rischio a causa di politiche dissennate e pesa in maniera grave sul bilancio della Regione. L’entità di tale debito e gli anni della sua formazione, voglio rassicurare il senatore Gentile che non ne è a conoscenza, è già all’attenzione di un soggetto terzo di nomina governativa che dovrà radiografare i conti e vedere cosa negli anni passati è stato eventualmente combinato. Da parte nostra non abbiamo nulla da nascondere. Siamo preoccupati, questo sì, per le eventuali conseguenze che determinerebbe un deficit nascosto soprattutto tra il 2001 e il 2005 su cui sono ora concentrate le attenzioni. Io penso che su questi problemi maggioranza e opposizione debbano avere un’attenzione particolare perché a pagarne le conseguenze sarebbero i calabresi tutti”. “Come pagano tutti i calabresi per la decisione assunta dal governo Berlusconi di finanziare la cancellazione dell’Ici con risorse già destinate alla Calabria. Sottrarre somme importanti per opere infrastrutturali significa stroncare ogni aspirazione di sviluppo, condannare la Calabria a un destino minore. Ha ragione Marco Minniti. Viviamo una stagione drammatica, mai come ora eccezionale e alla Calabria non servono divisioni su questioni vitali. Ricordo che questa stagione è segnata da episodi drammatici come il delitto di Franco Fortugno e, ancora prima, l’attentato a Sandro Principe, che hanno significato un arretramento civile, contro il quale bisogna combattere unitariamente. Se il governo fa una politica antimeridionalistica, come nella vicenda dell’Ici, il problema riguarda tutti e tutti, istituzioni e parlamentari, organismi sociali e culturali, di maggioranza e di opposizione, come ricorda Minniti, devono far parte di un fronte comune. Il rischio, altrimenti, e che il Mezzogiorno, la Calabria in particolare, diventino estranei al processo di crescita economica e sociale del paese, anzi di una parte del paese. .  
   
 

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