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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Giugno 2008
 
   
  MONZA E BRIANZA – INDAGINE SUI PREZZI DEI BENI DI LARGO CONSUMO PER ABBATTERE IL COSTO DELLA SPESA VISITARE PIÙ PUNTI VENDITA ACQUISTANO I PRODOTTI A PRIMO PREZZO.

 
   
  Monza, 3 giugno 2008 - Sono 38 i punti vendita visitati (7 ipermercati, 15 supermercati, 3 superette, 2 hard discount, 3 dettaglio tradizionale alimentare, 4 panetterie, 4 macellerie), 20 i prodotti rilevati (di cui 17 alimentari e 3 per la cura della casa/persona), oltre 2000 le quotazioni di prezzo raccolte con l’indagine che, per la prima volta, ha monitorato i prezzi di alcuni generi alimentari di largo consumo nel comune di Monza. La rilevazione – realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza con il coordinamento scientifico di Ref-ricerche per l’Economia e la Finanza – ha individuato un paniere di prodotti che rappresentano il 45% della spesa per beni di largo consumo confezionato, per i quali ogni famiglia spende circa 2000 euro l’anno. Secondo la rilevazione, fare la spesa a Monza costa in media 119 euro, ma si può risparmiare fino al 47%, e scendere a 63 euro, se si ha il tempo di visitare tutti i punti vendita è ricercare quelli al prezzo più basso disponibili sul mercato; al contrario, se li si acquista tutti al prezzo più alto, si può arrivare a spendere fino al 41% in più della media, cioè oltre 167 euro. In definitiva, visitare più punti vendita è un primo modo per abbattere il costo della spesa. Un’altra opportunità del consumatore è quella di scegliere se fare la spesa acquistando prodotti di marca, prodotti a marchio commerciale (del distributore) oppure i cosiddetti primi prezzi, (cioè i prezzi a prezzo più basso presenti in assortimento); in questo caso il costo medio della spesa scende del 32% se, anziché acquistare tutti prodotti di marca, si acquistano prodotti a marchio commerciale e di ben il 56% se si acquistano quelli a primo prezzo. E’ il discount il canale distributivo più economico a Monza, quello che consente di risparmiare il 20% sulla spesa alimentare, il negozio tradizionale è invece quello più caro (+14%); fare la spesa agli ipermercati è più conveniente del 5%, nelle superette invece si spende in più l’8%. In linea con il costo medio della spesa a Monza (119 euro) è il costo della spesa nei supermercati. Nelle tre zone di Monza – nord, sud-est e sud-ovest – fare la spesa costa in media uguale: le maggiori differenze di prezzo per zona riguardano il pane, più caro del 3% nella zona nord della città, e la carne fresca bovino adulto più cara del 7% nella zona sud-est e più conveniente del 4%, rispetto al prezzo medio, negli altri quartieri di Monza. Non conviene acquistare il pollo fresco nella zona sud-ovest, perché sarebbe più caro del 6%, mentre qui bisognerebbe comprare il parmigiano, più conveniente del 4%. La zona decisamente più economica per l’acquisto del pane è quella di sud-est di Monza dove si riesce a risparmiare il 2% rispetto al prezzo medio, anche nel caso del prosciutto crudo. Monza e la Lombardia La spesa più conveniente in Lombardia si fa a Como, dove si risparmia il 7% rispetto alla media lombarda, seguono Brescia (-2,4%), Cremona (-0,8%) e Bergamo (-0,4%); superiori al costo medio della spesa in Lombardia Milano (+5%), la più cara a livello regionale, seguita da Varese (+3,4%) e Monza e Brianza (+1,6%). Rispetto al prezzo medio regionale, a Monza risulta più conveniente acquistare uova (-7%), mozzarella e parmigiano (-5%); più costosi invece i biscotti e l’acqua (+14%) e la carne fresca bovino adulto (+5%). Se si passa ad osservare il livello di prezzo dei prodotti che all’interno del paniere hanno un peso rilevante la situazione è diversificata tra le province lombarde: Milano è la città più cara, con il 5,6% in più rispetto alla media regionale, Como la città più economica (-7%). Monza è invece il capoluogo di provincia in cui è più elevato il prezzo dell’acqua minerale (+18%) rispetto alla media regionale, Cremona la più economica (-23%). La carne fresca di bovino adulto costa di più a Brescia che nel resto della Lombardia (+11%), mentre la città più conveniente in cui acquistarla è Cremona, dove si risparmia fino al 19% rispetto al prezzo medio regionale. Monza e l’Italia Sebbene a Monza fare la spesa alimentare sia più caro del 4% rispetto alla media italiana, a Genova e Milano si spende ancora di più (+8%) e Bologna risulta essere una città non proprio conveniente (+6% rispetto alla media Italia). Decisamente più economiche Napoli e Firenze dove fare la spesa costa rispettivamente ben il 13% e il 6% in meno rispetto al costo medio nazionale. .  
   
 

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