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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Giugno 2008 |
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ANDALÒ DA SAVIGNONE UN GENOVESE DEL ’300 SULLA VIA DELLA SETA
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Genova, 4 giugno 2008 - Si sono concluse sabato 31 maggio, le iniziative per onorare e dare la giusta rilevanza alla figura di Andalò da Savignone, cui Giovanni Meriana, che ha curato insieme a Gabriella Airaldi la direzione scientifica del convegno, ha dedicato nel 2001 un libro, oggi alla sua terza edizione (Andalò da Savignone: un genovese alla corte del Gran Khan, De Ferrari Editore €11) “alter ego” genovese del veneziano Marco Polo. Il convegno, promosso dal Comune di Savignone, con il sostegno della Regione Liguria, col patrocinio dell’Università di Genova, dell’Aics - Comitato regionale e della De Ferrari Editore, ha ospitato nella sua prima fase, venerdì 13 marzo 2008, una serie di interventi di studiosi che hanno affrontato, da diversi punti di vista, il lungo, intenso rapporto che ha legato Genova alla Cina. Oggi gli Atti Del Convegno vedono la luce e sono stati presentati nel corso della serata di Savignone, dai due curatori: Giovanni Meriana e Gabriella Airaldi, che ripercorreranno i temi trattati a partire dalle diverse strade della seta che collegavano le colonie Genovesi dell’Asia Minore e del Mar Nero con l’Impero fondato da Gengis Khan, fino alla storia delle missioni in Cina tra Medioevo ed età moderna, ai reperti recenti che testimoniano l’arte del Cristianesimo medievale in Cina, al mitico Prete Gianni e al suo incontro col francescano Giovanni da Montecorvino, ai tessuti “bizzarre” in seta, alle “carte dipinte” cinesi divenute di moda in Europa e prodotte anche in Occidente nell’età moderna. Il programma è continuato poi con la proiezione delle diapositive a cura di Gino Dellacasa. La carovaniera del Pamir Cinese. Un Genovese Dei Nostri Giorni Sulla Via Della Seta La proiezione illustrava la carovaniera del Pamir cinese nel viaggio più recente dell’autore che, partendo dal piccolo Karakul, lungo la valle racchiusa tra la catena del Kongur e del Muztagata, arriva alla mitica Kasghar, tappa obbligata sulla via della seta. L’incontro con i Kirghisi, i pastori nomadi nei loro “Aghil”, i villaggi, le maestose montagne e le imponenti moschee di Kasghar. Un viaggio sulle orme degli antichi genovesi per un moderno Andalò. Per finire la Rappresentazione Teatrale, del Teatro dell’Ortica, per la regia di Mauro Pirovano, con Mirco Bonomi e Alessandro Sgambati e musiche di Gianfranco Blundocanto Andalò Da Savignone. Uno spettacolo che mostra ancora una volta come, con strumenti scenici essenziali, fantasia, ingegno e fedeltà al testo il teatro, (e il Teatro dell’Ortica, guidato da Mirco Bonomi, è in questo maestro) riesca a reinventare, arricchendo di emozioni proprie della rappresentazione, le atmosfere e le suggestioni della letteratura. Tratto dal romanzo di Giovanni Meriana, lo spettacolo, già rappresentato a Savignone nell’ex Palazzetto dello sport, viene ora riproposto, a chiusura della serata, nel nuovo spazio della Sala Don Paolo Botto come degna conclusione di un convegno nella cui organizzazione il Comune di Savignone ha avuto larga e intelligente parte. . |
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