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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Giugno 2008
 
   
  LA PELLE È BELLA QUANDO È SANA: PREVENZIONE PRIMA DI TUTTO

 
   
  Obiettivo della dermatologia plastica non è solo restituire bellezza alla pelle, ma mantenerla in salute a lungo. Se l’estetica ha indubbiamente una sua importanza, infatti, non può sopravanzare quello che resta uno degli obiettivi principali dell’Isplad: diffondere la cultura della prevenzione. Ecco perché durante il Ii congresso Internazionale di Dermatologia Plastica è stata dedicata un’intera sessione alle delicate tematiche dell’oncologia cutanea. Tra i tumori cutanei, i più noti sono i melanomi, i tumori che colpiscono i melanociti, le cellule produttrici di melanina. L’incidenza di melanoma cutaneo continua a essere in progressivo aumento in tutto il mondo: in Italia si registrano 10-15 nuovi casi ogni 100. 000 abitanti per anno. Di conseguenza, oltre alla prevenzione primaria, fatta di attenzione durante l’esposizione solare, va potenziata la diagnosi precoce, unico strumento di prevenzione secondaria. Tradizionalmente, per un precoce riconoscimento del tumore, è uso osservare la presenza o meno di 5 semplici criteri clinici, rappresentati dall’acronimo Abcde: -A come asimmetria. Immaginando un neo diviso in due parti, avrà forma asimmetrica e irregolare se anomalo; -B come bordo: un neo benigno ha un contorno lineare e regolare, mentre una formazione maligna ha bordi irregolari e frastagliati; -C come colore: il melanoma ha un colore disomogeneo; -D come dimensioni: un neo benigno misura meno di 6 millimetri; -E come evoluzione: la lesione maligna cambia, nel tempo, forma, colore, dimensioni, bordo. Sembra però che questo criterio non sia sempre applicabile, come ha rivelato la dottoressa Paola De Simone, dermatologa del Dipartimento Clinico-sperimentale di dermatologia-oncologica dell’Istituto San Gallicano Ifo di Roma, durante il congresso: < Negli ultimi anni, sono stati descritti numerosi casi di melanomi piccoli, cioè con diametro inferiore ai 5 millimetri, che mettono in discussione il criterio D >. A riprova di questo sono state presentate più di 500 immagini di lesioni pigmentate e un decimo di queste erano melanomi. A complicare la lotta ai melanomi, non ci sono solo i casi di piccole dimensioni, che sfuggono alla diagnosi tradizionale, ma anche i cosiddetti tumori “difficili”, come il Nevus like, il featureless, l’acromico e il melanoma nodulare: < Sono neoplasie che offrono pochissimi elementi diagnostici. Il melanoma nodulare, per esempio, non presenta i segni delle lesioni melanocitarie atipiche ma si può manifestare con simmetria, bordi regolari, colore variabile non sempre disomogeneo, dimensioni ed elevazione rapidamente evolutive > ha osservato il dottor Riccardo Bono, dermatologo dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma. < E purtroppo non è neppure raro: quello nodulare rappresenta circa il 15% dei melanomi >. Se la battaglia contro i tumori dei melanomi continua a essere dura e non ancora vinta, buone notizie arrivano per la micosi fungoide, un linfoma non Hodgkin dei linfociti T che interessa primitivamente la cute. Il dottor Steven Nisticò, ricercatore presso la Clinica Dermatologica dell’Università Tor Vergata di Roma diretta dal professor Sergio Chimenti e ricercatore anche al Wolfson Institute for Biomedical Research di Londra diretto dal candidato Nobel professor Salvador Moncada, ha presentato un trattamento innovativo per le fasi iniziali del tumore, effettuato con una tecnologia tutta italiana: < Colpendo selettivamente la lesione tumorale in fase iniziale, per circa 10-20 sedute (una a settimana) di alcuni minuti, con laser a eccimeri a 308 nanometri, è possibile ottenere la remissione totale del tumore >. A conferma di questo lo stesso Nisticò ha condotto uno studio all’Università Tor Vergata, già pubblicato dalla prestigiosa rivista British Journal of Dermatology, trattando 10 pazienti colpiti da 16 lesioni tumorali: < Tutti i pazienti trattati hanno avuto la remissione dei sintomi e, esaminando i campioni istologici delle parti trattate, non si sono evidenziate cellule neoplastiche >. .  
   
 

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