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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Giugno 2008
 
   
  BILANCIO E PROSPETTIVE PROGETTO ASSISTENTI FAMILIARI

 
   
  Trieste, 4 giugno 2008 - Il Friuli Venezia Giulia è all´avanguardia, tra le Regioni italiane, nell´offrire alle famiglie servizi e sostegni per trovare le assistenti familiari, le cosiddette badanti, e intende ulteriormente migliorare e ampliare questi strumenti, con l´obiettivo di far emergere il lavoro nero e garantire personale qualificato. Lo hanno sottolineato Alessia Rosolen e Federica Seganti, rispettivamente assessori regionali al Lavoro e alla Sicurezza, in un incontro con la stampa che si è svolto il 3 giugno pomeriggio a Trieste. Nell´occasione sono stati presentati i dati del progetto sperimentale "Assistenti familiari", avviato in regione nel 2005 grazie a un´iniziativa del ministero del Lavoro - ha voluto sottolineare l´assessore Rosolen - ancora durante il precedente Governo Berlusconi. Il progetto, realizzato in collaborazione con i Centri per l´impiego delle Province, si è proposto di rispondere alla crescente domanda di assistenti familiari promuovendo l´incontro tra la domanda e l´offerta in modo legale. Il servizio attivato nei Centri per l´impiego ha avuto un crescente riscontro: i contatti con gli utenti (lavoratori e famiglie) sono triplicati in tre anni, da 6 a 18 mila, e sono continuati ad aumentare nel primo trimestre del 2008. I contratti di lavoro regolarmente stipulati sono passati, nello stesso periodo, da 219 a 1. 825, con un costante aumento percentuale rispetto alle famiglie che si sono avvalse del servizio (dal 23 all´87 per cento). Ora l´Amministrazione regionale intende proseguire e ampliare il progetto, lungo quattro direttrici principali, come ha osservato l´assessore Rosolen: un più incisivo supporto economico per le famiglie, con un´attenzione particolare per le fasce più deboli; uno sforzo più ampio sul fronte della formazione professionale delle assistenti familiari; la continuità di assistenza per le famiglie (in caso di ferie della badante, per esempio); infine, gli incentivi affinché anche le donne italiane si avvicinino a questa professione. Vi è stata sul piano nazionale, ha rilevato d´altra parte l´assessore Seganti, una strumentalizzazione del Pacchetto sicurezza del Governo. "È falso - ha detto - che questo provvedimento abbia messo in crisi il sistema socio-assistenziale delle famiglie. Al contrario, c´è un impegno del Governo ad affrontare la questione delle badanti all´interno dei programmi di welfare". Il Pacchetto sicurezza, ha rilevato l´assessore, mira invece proprio a stroncare il lavoro nero, tornando a introdurre i controlli di polizia nelle Ambasciate sui permessi turistici. Da segnalare che, proprio per evitare questo fenomeno, nell´ambito del progetto "Assistenti familiari" della Regione sono stati promossi anche quattro corsi di formazione in Moldavia per l´acquisizione delle competenze minime nel campo dell´assistenza alla persona. Rosolen e Seganti hanno sottolineato l´importanza di far conoscere alle famiglie l´esistenza del servizio attivato nei 10 Centri per l´impiego, che è completamente gratuito. La regolarizzazione delle badanti è a costo zero dal punto di vista fiscale e previdenziale, è stato ribadito, e talvolta la retribuzione regolare è addirittura inferiore a quella pagata dalle famiglie in nero: da 500 a 1. 000 euro circa al mese, a seconda del livello professionale, per le lavoratrici conviventi (da 4 a 7,20 euro all´ora per quelle a tempo parziale). .  
   
 

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