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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Maggio 2006
 
   
  SCAMBIO DELLE EMISSIONI: PUBBLICATA LA PRIMA VERIFICA DI CONFORMITÀ IL 99% DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI HA RISPETTATO GLI OBBLIGHI PREVISTI

 
   
  Bruxelles, 16 maggio 2006 - La Commissione europea ha pubblicato oggi i dati relativi alle emissioni di anidride carbonica (Co2) e allo stato di conformità di più di 9. 400 impianti industriali di 21 Stati membri che rientrano nel sistema europeo di scambio delle emissioni all´interno del programma di attuazione del Protocollo di Kyoto. Per quattro Stati membri - Cipro, Lussemburgo, Malta e Polonia - i dati sulle emissioni non sono ancora stati resi noti, dal momento che i registri di emissioni non sono operativi. Il sistema europeo di scambio delle emissioni dovrebbe permettere di ridurre al minimo i costi per l´economia derivati dalle emissioni di gas serra prodotte nel settore energetico e in particolare dagli impianti ad alto consumo di energia. Esso prevede che le imprese dispongano di una quantità annuale prefissata di emissioni (valutata in tonnellate di Co2) e che in caso di non ottemperanza possano "acquistare" dalle imprese virtuose - che invece hanno ridotto le proprie emissioni - la loro quota di emissioni non utilizzata. In questo modo per le imprese diventa più vantaggioso investire in tecnologie che consentono risparmi energetici. Andando più nel dettaglio, i 21 Stati membri i cui registri di emissioni sono operativi, nel primo periodo di funzionamento del sistema di scambio - compreso tra il 2005 e il 2007 - hanno ripartito tra i rispettivi impianti industriali una media annuale di 1. 829,5 milioni di quote. Per coprire le emissioni prodotte dai nuovi impianti, al totale delle emissioni sono state aggiunte 73,4 milioni di quote extra. I dati sulle emissioni indicano che nel 2005 l´ammontare per gli impianti operativi in questi 21 Stati membri è stato di 1. 785,3 milioni di tonnellate. Alla scadenza del 30 aprile 2006 erano 8. 980 impianti ad aver ottemperato agli obblighi di comunicazione delle emissioni 2005. Questi impianti industriali sono responsabili del 99% delle quantità totali fissate di emissioni. Sempre a quella data sono stati 849 gli impianti che non hanno ceduto un numero sufficiente di quote. Molti di questi hanno rispettato quest’obbligo nel corso delle ultime due settimane, i restanti impianti hanno segnalato problemi tecnici nei registri nazionali. La Commissione contatterà gli Stati membri responsabili di questi impianti per accertare in modo preciso le ragioni della mancata ottemperanza e per controllare che le misure necessarie siano attuate. Le norme comunitarie attualmente in vigore prevedono che qualora un’impresa non restituisca le quote o ne restituisca in numero insufficiente, sarà tenuta a versare allo Stato membro un’ammenda pari a 40 euro per quota non restituita. La preparazione del sistema di scambio di emissioni per il secondo periodo - compreso tra il 2008 e il 2012 - è già in fase avanzata. Come previsto dalla direttiva sullo scambio di emissioni (direttiva 2003/87/Ce), gli Stati membri dovranno preparare i programmi di ripartizione nazionali per il periodo 2008-2012 e notificarli alla Commissione entro il 30 giugno. Questi programmi rappresentano strumenti importanti nel quadro della politica climatica europea dato che fissano il livello totale di emissioni di Co2 prodotte dalle industrie dell’Ue e allo stesso tempo stabiliscono le ripartizioni tra i singoli impianti industriali. Entro la fine dell´anno inoltre, la Commissione avvierà una revisione sia del sistema di scambio di emissioni sia della direttiva per stabilire quali eventuali cambiamenti andranno introdotti al sistema dopo il 2012. .  
   
 

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