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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Giugno 2008
 
   
  PRESENTAZIONE MOSTRA SU HEMINGWAY

 
   
  Udine, 5 giugno 2008 - "L´evento, oltre a creare legami con il mondo culturale, artistico e intellettuale, è anche un´occasione che ci aiuta a capire meglio ciò che noi siamo e dove stiamo andando: senza queste radici non può esserci futuro", ha evidenziato l´assessore regionale alla Cultura Roberto Molinaro nel corso della presentazione di ieri a Udine della quinta edizione della mostra fotografica, allestita a Lignano, dal titolo "Con molto amore e gratitudine. Il Friuli di Hemingway". Ernest Hemingway, dopo l´esperienza fatta in Italia durante la prima guerra mondiale (e da lui descritta nel libro "Addio alle armi"), rimase nel corso della propria vita legato al nostro Paese. Dal 1948 al 1954 visitò più volte il Friuli. La rassegna, quindi, ricostruisce cronologicamente il suo rapporto con la terra friulana e la gente che incontrò. Il celebre romanziere è stato, infatti, nel primo dopoguerra ospite della famiglia Kechler a Percoto, andava a caccia a Torviscosa e lungo il torrente Ledra, ha soggiornato a Latisana ed ha incontrato, ad esempio, a Udine, gli esponenti di spicco del giornalismo e della politica friulana d´allora. L´esposizione "open air" (curata da Davide Lorigliola) racconta l´ultima volta - 1954 - ma anche la più densa d´avvenimenti, di Hemingway in Friuli. Con la quinta edizione dell´evento si chiude, così, il ciclo, iniziato nel 2004, con il quale Lignano ha voluto riappropriarsi, non solo dal punto di vista mitologico, ma anche storico, della figura dello scrittore americano. La mostra - strumento conoscitivo parallelo al Premio letterario, la presentazione del quale avverrà il 7 giugno - rimarrà aperta per tutta la stagione estiva, ad ingresso libero. Gli organizzatori, nel corso dell´odierna presentazione - alla quale hanno partecipato il sindaco e l´assessore alla Cultura di Lignano Sabbiadoro, Silvano Delzotto e Lanfranco Sette, ed in rappresentanza dello sponsor (la Sparkasse) Antonio Locatelli - hanno anche illustrato il significato della mostra. Lignano, da "città non storica", vuole impegnarsi attraverso la cultura a recuperare e confermare la propria specificità: la "ricerca introspettiva" della mostra è, quindi, per una città, nella quale vivono numerose comunità linguistiche, "molto utile". L´assessore regionale Molinaro ha inoltre espresso ai promotori il proprio apprezzamento per aver in questo modo incominciato a rivisitare il secolo passato, gli anni Cinquanta, che hanno profondamente inciso sulla realtà del Friuli Venezia Giulia: "Lignano è da questo punto di vista il prototipo". Nel contempo si è soffermato su come tali manifestazioni culturali contribuiscano qualitativamente alla diversificazione dell´offerta turistica. .  
   
 

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