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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Settembre 2006
 
   
  TUTTO SUL WEB ‘MADE IN CHINA’

 
   
  Roma, 4 settembre 2006 - Centodieci milioni di utenti, 75 milioni di indirizzi Internet, tassi di crescita di poco inferiori al 150 per cento annuo. La Cina fa il boom anche in rete: ai noti indicatori di crescita economica, che accreditano il gigante asiatico come la prima forza mondiale per sviluppo e capacità di attrazione, si aggiungono oggi anche le stime sulla crescita tecnologica del paese: capace, da zero e in meno di un lustro, di superare di slancio buona parte dei paesi industrializzati e collocarsi al sesto posto nel mondo per numero di domini Internet registrati. Il Registro del ccTld . It, l’organismo dell’Istituto di informatica e telematica del Cnr, Iit-cnr, che nel nostro paese assegna i domini a targa . It, ha effettuato un’approfondita analisi sulla diffusione in Cina dei “nomi” ad estensione . Com, . Org, . Net, eccetera, che identificano in modo univoco i computer collegati alla Rete. L’iit-cnr di Pisa dà conto delle più recenti statistiche sulla Rete, arricchite dalle dichiarazioni del portavoce del Registro internet cinese, Yang Yu, nel numero in distribuzione della newsletter di “Focus . It”. Il Drago cinese, attraverso il suo organismo di gestione della Rete (Cnnic), è in grado non solo di quantificare esattamente il numero di domini a targa cinese (. Cn) registrati (circa 1. 100. 000 a gennaio 2006), ma anche l’utilizzo degli altri suffissi internazionali sul proprio territorio (1. 202. 497 domini a targa . Com, 216. 533 . Net, 76. 452 . Org) per un totale di oltre due milioni e mezzo di nomi (in crescita del 153,9 per cento rispetto al 2005): la prima potenza dell’Asia, la sesta nel mondo. Ugualmente impressionanti i numeri sulla crescita degli utenti: nonostante la Rete e le sue infrastrutture siano sviluppate solo nei centri urbani, escludendo quindi la stragrande maggioranza della popolazione che vive confinata nelle aree rurali, oggi la Cina conta 110 milioni di navigatori che crescono al ritmo del 20 per cento l’anno. Yang Yu, commentando le statistiche, evidenzia la forte capacità attrattiva del Registro cinese, che già oggi offre i propri servizi anche ai clienti stranieri dando loro l’opportunità di proteggere i propri marchi commerciali sulla rete . Cn. La rivista “Focus . It”, diffusa tra le circa tremila società italiane e straniere che registrano nomi a dominio italiani, riporta anche una dettagliata statistica sul profilo degli utenti cinesi, nonché delle principali limitazioni allo sviluppo della rete Internet cinese. A cominciare dalla censura, che coinvolge a pieno titolo i giganti dell’informatica mondiale: digitando “free Tibet” sui motori di ricerca internazionali si ottengono oltre 7 milioni di risultati, mentre sugli omologhi cinesi non si arriva alla decina. La “radiografia” del Registro Internet cinese è accompagnata anche dai pareri dei rappresentanti di forze politiche e imprenditoriali italiane - tra gli altri il presidente della Piaggio Roberto Colaninno e il governatore della Regione Toscana Claudio Martini - e da quello, non meno significativo, degli immigrati cinesi che vivono in Italia e che hanno fatto della Rete il principale mezzo di comunicazione con i propri cari rimasti nel paese d’origine. .  
   
 

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