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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Giugno 2008
 
   
  COMMERCIO: UN PIANO UE PER LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE

 
   
  Il Parlamento europeo rileva lŽimportanza di assicurare il rispetto delle misure di difesa commerciale e di preferenze tariffarie per garantire lŽefficacia della politica commerciale. Occorre inoltre predisporre un piano Ue di lotta alla contraffazione e alla pirateria e trovare un equilibrio tra le esigenze di sicurezza e di facilitazione degli scambi. Sollecita poi una semplificazione e una maggiore trasparenza delle norme dŽorigine, nonché lŽunificazione dei servizi doganali Ue. Approvando con 610 voti favorevoli, 31 contrari e 8 astensioni la relazione di Jean-pierre Audy (Ppe/de, Fr) il Parlamento sottolinea lŽimportanza dellŽefficacia delle norme e delle procedure in materia di importazione ed esportazione ai fini dellŽattuazione della politica commerciale. Rileva tuttavia che lŽefficacia di qualsiasi misura di politica commerciale dipende, in gran parte, dalla capacità dellŽUe di «assicurarne la corretta applicazione», in particolare per quanto riguarda le misure di difesa commerciale e le preferenze tariffarie di ogni tipo accordate dallŽUnione ai vari partner. I deputati, infatti, ribadiscono che una misura inapplicabile o difficilmente applicabile sul piano doganale «è un provvedimento inoperante sul piano commerciale e può determinare gravi distorsioni di concorrenza e innumerevoli danni economici, sociali e/o ambientali collaterali». Sottolineano anche che la "fattibilità doganale" di talune iniziative di politica commerciale non è sempre stata correttamente valutata e considerata e ricordano, ad esempio, i problemi incontrati nel 2005 nellŽattuazione del memorandum dŽintesa con la Cina sulle importazioni di prodotti tessili. Lotta alla contraffazione e sicurezza delle merci - Il Parlamento ricorda la necessità di predisporre, a livello di Ue, un piano di lotta alla contraffazione e alla pirateria e insiste sulla necessità di rafforzare la cooperazione tra i servizi responsabili delle norme sulla proprietà intellettuale, della politica commerciale e della politica doganale, come pure con e tra le amministrazioni doganali degli Stati membri. Si compiace peraltro del compromesso raggiunto tra gli Stati membri e la Commissione su un mandato negoziale per lŽaccordo commerciale anticontraffazione (Anti-counterfeiting Trade Agreement (Acta)) poiché «si tratta di un tassello importante della strategia commerciale globale dellŽUnione» e permetterà di disporre di un quadro internazionale di alto livello per «rafforzare lŽattuazione dei diritti di proprietà intellettuale e tutelare i produttori dalla pirateria industriale e i consumatori dai rischi sanitari e di sicurezza legati alle numerose contraffazioni». A questŽultimo proposito, i deputati riconoscono la legittimità delle preoccupazioni connesse con la sicurezza delle persone e dei beni, ma insistono sullŽesigenza di trovare «un giusto equilibrio tra controllo e facilitazione per non ostacolare inutilmente o eccessivamente gli scambi internazionali». Al riguardo, tuttavia, rilevano che le dogane svolgono un ruolo prioritario ai fini della completa e piena attuazione delle misure comunitarie in materia di salute, ambiente e tutela dei consumatori e che tale ruolo non deve essere pregiudicato dalle misure di facilitazione. Invitano pertanto la Commissione e gli Stati membri a adottare le misure necessarie a garantire che le merci importate rispondano alle norme europee di protezione dei consumatori, soprattutto in materia di salute e sicurezza. Norme di origine più semplici ed efficaci - I deputati ricordano la particolare importanza delle norme riguardanti la classificazione tariffaria, il valore e lŽorigine - preferenziale e non preferenziale - delle merci e incoraggiano la Commissione a promuovere una maggiore trasparenza, prevedibilità, semplificazione ed efficacia di tali norme, a livello Ue e internazionale. Deplorano, peraltro, il blocco persistente dellŽesercizio di armonizzazione delle norme di origine non preferenziale a livello multilaterale avviato nel 1995 sulla base dellŽaccordo sulle norme di origine (Aro) concluso nel quadro dellŽUruguay Round. Ritengono infatti che tale armonizzazione consentirebbe unŽapplicazione più efficace ed equa delle norme di difesa commerciale e un migliore inquadramento delle pratiche in materia di indicazione dellŽorigine. Il Parlamento ricorda poi lŽimportanza di verificare scrupolosamente che le preferenze concesse ai paesi beneficiari dei regimi preferenziali in taluni settori sensibili non siano troppo facilmente utilizzate a vantaggio di paesi terzi assai competitivi, in ragione di norme in materia di origine che sarebbero «eccessivamente flessibili». Rilevando peraltro le forti contestazioni provenienti da taluni settori dellŽindustria comunitaria come quello tessile e dellŽabbigliamento e quello agro-alimentare nei confronti di unŽapplicazione uniforme del criterio del valore aggiunto, chiede alla Commissione e agli Stati membri di tener conto di tali «critiche giustificate». Unificare i servizi doganali Ue - I deputati rilevano che sia i partner commerciali dellŽUe sia gli stessi operatori economici europei reclamano una maggiore armonizzazione tra le amministrazioni nazionali nellŽattuazione della legislazione doganale comunitaria. Deplorano quindi la reticenza della Commissione e degli Stati membri nel prevedere nuove strutture per garantire lŽapplicazione uniforme della legislazione doganale comunitaria. Osservano infatti che esistono talvolta «pericolose divergenze» tra gli Stati membri per quanto riguarda, ad esempio, la riscossione dellŽIva allŽimportazione, le condizioni di ottenimento di talune procedure semplificate e la frequenza dei controlli fisici delle merci e le sanzioni. Il Parlamento appoggia quindi tutte le iniziative miranti a aumentare la coesione tra le amministrazioni nazionali, favorire le sinergie, istituire nuovi sistemi di comunicazione e di condivisione dellŽinformazione, nonché sviluppare migliori pratiche e effettuare scambi di personale e di esperienze. Chiede inoltre di prendere in seria considerazione la possibilità di unificare i servizi doganali dellŽUe per andare verso unŽamministrazione comunitaria che applichi le medesime norme e procedure doganali sullŽintero territorio doganale dellŽUe. Infine, i deputati invitano la Commissione a porre particolare attenzione ai problemi incontrati dalle Pmi, facilitando, in particolare, lŽadeguamento dei loro sistemi informatici a quelli utilizzati dalle amministrazioni doganali al minor costo possibile e semplificando le modalità dŽaccesso allo status di operatore economico accreditato. .  
   
 

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