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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Giugno 2008
 
   
  BASILICATA, LE CONSIGLIERE DI PARITA’: "COMINCIAMO DALLE DONNE"

 
   
  Potenza, 9 giugno 2008 - “Investire sulle donne conviene, investire sul lavoro delle donne conviene ancora di più e rappresenta l’ unico modo per modernizzare il nostro Mezzogiorno. Tutte le regione del nord d’Italia e dell’ Europa hanno tassi di produttività alti e tassi di occupazione femminile quasi pari all’ obbiettivo che l’ Agenda di Lisbona si era data (il 60 per cento delle donne occupate). Come sappiamo la bassa partecipazione al lavoro delle donne è una caratteristica dell’economia italiana che molti considerano un handicap grave per il nostro Paese”. Lo affermano in una nota congiunta le consigliere di Parità Maria Anna Fanelli, Antonietta Giaccia e Liliana Guarino. “Questa caratteristica – prosegueno - è oltremodo accentuata nel sud d’Italia e in Basilicata, tanto che il rapporto Istat 2007 dichiara che in queste regioni si registra ormai una cronica incapacità del sistema economico di valorizzare il capitale umano, soprattutto femminile e giovanile. I divari territoriali e di genere sono ancora molto accentuati: si va dal 69 per cento del Nord al 52 per cento del Mezzogiorno, e dal 74 per cento degli uomini al 51 per cento delle donne. Nel Mezzogiorno sono inattive più di sei donne ogni dieci, tra i 15 e i 64 anni. L’aumento dell’inattività nel Mezzogiorno è un fenomeno con motivazioni sia cicliche sia strutturali: da un lato, il rallentamento della domanda di lavoro è stato più forte nelle regioni meridionali; dall’altro il dato strutturale delle minori opportunità occupazionali (regolari) che caratterizzano il Mezzogiorno scoraggia la partecipazione. La crescita dell’inattività ha interessato sia i giovani fino a 29 anni, che ritardano l’ingresso nel mercato del lavoro proseguendo gli studi, sia gli adulti delle regioni meridionali, soprattutto donne, che non cercano un’occupazione ma sarebbero disponibili a lavorare qualora se ne presentasse l’opportunità. È pertanto necessario – al fine di definire le priorità delle policy e i criteri di allocazione delle risorse- predisporre una programmazione complessa e strutturata che interessi soggetti più deboli sul mercato del lavoro, i quali hanno minori opportunità di accesso alle reti informali di collocamento al lavoro, e che tuttavia sono le uniche reti attive, dato che i servizi di intermediazione pubblici e privati non riescono, ma dovrebbero, a correggere queste situazioni di svantaggio e assicurare a tutti il diritto al lavoro”. Pertanto le Consigliere di Parità Maria Anna Fanelli (Regione Basilicata), Antonietta Giacoia (Provincia di Matera) e Liliana Guarino (Provincia di Potenza) chiedono al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e all’ intera Giunta “un incontro per definire insieme una strategia regionale per l’ occupazione femminile; accanto alle tante emergenze del nostro territorio anche questa è una emergenza che attiene al futuro della Basilicata. La strategia per l’ occupazione delle donne riguarda tutti i Dipartimenti regionali perché richiede un intervento articolato in vari settori quali: la rete dei servizi di trasporto, l’organizzazione aziendale, l’innovazione, la rete di sostegno ai servizi d cura a minori ed anziani, la formazione, i servizi di collocamento e conciliazione vita-lavoro, gli orari delle città, le norme regionali sulla rappresentanza. Ricordiamo – sottolineano le tre rappresentanti di parità - che discutere di donne non è questione oziosa o velleitaria poiché il lavoro delle donne, oltre a determinare bilanci familiari più solidi e quindi ad esporre meno le famiglie alla povertà, (che riguarda il 25 per cento della popolazione lucana) crea altro lavoro poiché incrementa la richiesta di servizi e consumi. Le recenti statistiche dicono che per cento donne che entrano nel mercato del lavoro si creano quindici posti aggiuntivi. Ricordiamo che la nostra regione ha una grave carenza di asili, solo 3 bambini lucani su cento trovano un posto al nido! Creando di fatto una società ostile alle donne si bruciano ogni giorno enormi potenzialità e ne risente il tasso di crescita dell’ economia, i redditi (si veda l’ultimo rapporto dell’ Unioncamere e Svimez), il ricambio demografico (ricordiamo che le donne lucane sono le meno occupate e sono quelle che fanno meno figli molto meno della media italiana). Abbiamo tanti fondi, non perdiamo tempo e spendiamoli per le donne ed i giovani, ne trarrà beneficio tutta la Basilicata”. .  
   
 

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