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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Giugno 2008
 
   
  X CONGRESSO NAZIONALE ANSISA: “CIBO DEL FUTURO, FUTURO DEL CIBO” CON IL CIOCCOLATO MIGLIORA SIGNIFICATIVAMENTE LA FUNZIONALITÀ VASCOLARE E SI RIDUCE L’AGGREGAZIONE PIASTRINICA DOPO TRAPIANTO DI CUORE

 
   
   Vicenza, 12 giugno 2008 – Il cioccolato è in grado di migliorare la funzionalità vascolare e ridurre l’aggregazione piastrinica e lo stress ossidativo plasmatico in soggetti che hanno subito un trapianto di cuore. A dimostrarlo uno studio italo-svizzero presentato a Vicenza in occasione del X Congresso nazionale Ansisa (Ass. Naz. Specialisti Scienza Alimentazione) dal titolo “Cibo del futuro, futuro del cibo” (Vicenza, 5-7 giugno 2008). “Alla luce delle recenti evidenze sperimentali - commenta Mauro Serafini tra gli autori del lavoro e responsabile del Laboratorio di Ricerca sugli Antiossidanti dell’Inran - il cioccolato si propone come un alimento potenzialmente in grado di esercitare un effetto protettivo nell’uomo attraverso una serie di meccanismi non ancora perfettamente delineati che coinvolgono la prevenzione dello stress ossidativo e il miglioramento delle funzionalità vascolari. “E’ importante però sottolineare – aggiunge Roberto Ostuzzi, Presidente del Congresso, Presidente Ansisa e Medico Responsabile Centro Disturbi Alimentari Casa di Cura Villa Margherita, Arcugnano (Vi) - che, malgrado il suo alto contenuto in antiossidanti biodisponibili, il cioccolato non può e non deve essere considerato un’alternativa al consumo di frutta e verdura, alimenti ricchi in vitamine, fibra e fitocomposti, che devono essere presenti in quantità elevate nella dieta data la loro azione centrale nella prevenzione cardiovascolare”. Lo studio italo-svizzero è solo l’ultimo della comunità scientifica sempre interessata a valutare l’influenza della dieta sull’insorgenza di patologie di diverso genere. Le evidenze scientifiche, sia epidemiologiche che sperimentali, sulle capacità della dieta di apportare all’organismo molecole biologicamente attive in grado di prevenire la formazione e la progressione di danni strutturali e funzionali a livello cellulare e tissutale, hanno indirizzato l’interesse della ricerca sullo studio dei rapporti tra alimenti di origine vegetale e prevenzione delle patologie degenerative. La ricerca scientifica ha preso in considerazione da diverso tempo anche il cioccolato e il suo principale ingrediente, il cacao, sulla base del suo elevato contenuto in molecole antiossidanti. I semi di cacao sono caratterizzati da un elevato contenuto in molecole bioattive come catechine, procianidine e antocianine che rendono il cioccolato uno degli alimenti con maggiori potenzialità antiossidanti della dieta. “Il consumo di cioccolato fondente - specifica Serafini - è stato di frequente associato ad un effetto protettivo nei confronti della funzionalità cardiovascolare ed endoteliale. Studi d’intervento nell’uomo hanno rilevato un azione del cioccolato a) nella riduzione della pressione sanguigna e dell’aggregazione piastrinica, b) un miglioramento della funzione endoteliale tramite un’aumentata vasodilatazione arteriosa e un effetto stimolante la produzione di ossido nitrico, c) una diminuzione dei livelli di mediatori infiammatori, d) un aumento dei livelli di Hdl colesterolo e una riduzione della risposta insulinica”. L’ingestione di cioccolato fondente, è inoltre in grado di inibire l’ossidazione delle Ldl, primo passaggio verso l’insorgere dell’aterosclerosi e potenziare le difese antiossidanti endogene. . .  
   
 

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