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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Giugno 2008
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: FAVORIRE IL RICAMBIO GENERAZIONALE NELL´AGRICOLTURA

 
   
  Il Parlamento chiede di promuovere l´ingresso dei giovani nell´attività agricola, creando una "banca delle terre", fornendo prestiti agevolati e aumentando i massimali degli aiuti Ue. Occorre poi preservare l´unità aziendale nelle successioni ereditarie e subordinare i prepensionamenti al subentro di giovani imprenditori, agevolare l´insediamento in isole e montagne, dotandole di servizi pubblici, nonché promuovere la formazione e la mobilità degli agricoltori. Secondo i dati Eurostat del 2003, la percentuale di agricoltori nell´Unione europea di età inferiore ai 35 anni ammonta a solo il 7% ed è in calo. Pertanto, favorire il ricambio generazionale degli agricoltori «è fondamentale» per rispondere a varie sfide - alimentare, energetica, ambientale e territoriale - che attendono l´agricoltura europea oggi e domani. Approvando con 571 voti favorevoli, 31 contrari e 39 astenuti la relazione di Donato Tommaso Veraldi (Alde/adle, It), il Parlamento chiede di appoggiare i giovani agricoltori che intendono lanciarsi in tale impresa «con una politica affidabile, una burocrazia rispondente alla realtà e il massimo appoggio alla gestione». I deputati sottolineano quindi che la Pac dovrebbe mirare a sopprimere gli ostacoli che si frappongono attualmente ai giovani nell´accesso all´attività agricola e ribadiscono che le misure a favore dello sviluppo rurale «dovrebbero rivolgersi direttamente agli agricoltori». Invitano poi la Commissione a realizzare uno studio sull´opportunità e il valore aggiunto delle varie misure nazionali ed europee a favore dei giovani agricoltori e a presentare una relazione in materia entro il 1° luglio 2009. Favorire l´accesso alla terra: "banca delle terre" e prestiti agevolati L´elemento principale condizionante per il ringiovanimento dell´imprenditoria agricola è, secondo il Parlamento, «l´accesso alla terra», ostacolato dal suo costo elevato dovuto, in particolare, «alla pressione urbana e alla speculazione». Il Parlamento evidenzia inoltre il persistere di problemi legati agli alti costi di avviamento, come le quotazioni di vendita e di affitto dei fondi agricoli, e la necessità di investire continuamente in capitale fisico e potenziale umano al fine di raggiungere un miglior livello di innovazione tecnologica e logistica. Riguardo alla cessione di terreni agricoli, i deputati raccomandano la creazione di strumenti adatti per dare priorità «ai giovani agricoltori che si insediano piuttosto che agli agricoltori che ingrandiscono le loro aziende». In particolare dovrebbero essere messi a punto meccanismi di prepensionamento, aiuti all´acquisto fondiario differito e meccanismi d´insediamento progressivo, nonché la locazione di una parte dei terreni. Sostengono poi la creazione di una "banca delle terre" da costituirsi sulla base dei terreni liberatisi a seguito dei prepensionamenti e ritengono necessario prevedere aiuti per l´acquisto in comune di macchinari e attrezzature ad alto costo e scarso utilizzo individuale. Secondo i deputati, esistono difficoltà di accesso a finanziamenti a favore dell´insediamento dei giovani agricoltori e sarebbero quindi utili prestiti agevolati per consentire loro di portare a buon fine i progetti di insediamento e per assicurarne la durata, evitando nel contempo un eccessivo indebitamento. Gli Stati membri e le autorità regionali dovrebbero quindi valutare la possibilità di introdurre o migliorare i dispositivi che consentono di offrire capitale di avviamento ai giovani agricoltori a tassi preferenziali e andrebbero sviluppate nuove misure (fiscali) per aiutarli a sostenere «il pesante costo degli interessi cui devono far fronte una volta acquisita la propria azienda». Per tenere meglio conto dell´aumento dei costi di rilevazione delle aziende e delle difficoltà di insediamento in territori fragili, il Parlamento sottolinea la necessità di aumentare il massimale comunitario che limita gli aiuti a 55. 000 euro e di prolungare la durata della normalizzazione a seguito dell´insediamento a cinque anni, invece di tre. Raccomanda inoltre che, nell´ambito del premio all´insediamento - che dovrebbe essere rivisto - siano previsti incentivi ai proprietari che danno in affitto le aziende a giovani agricoltori e/o aiuti per il pagamento dell´affitto, fino a dieci anni dopo l´insediamento. Ritiene poi necessario «accompagnare» i giovani agricoltori negli anni successivi al loro avviamento e prevedere un fondo di riserva specifico che li aiuti a superare gli imprevisti nell´ambito del loro insediamento, «quali una grave avversità climatica che danneggi il raccolto o un sensibile aumento degli oneri». Riguardo alle successioni ereditarie, i deputati ritengono opportuno considerare una legislazione meglio finalizzata a preservare l´unità aziendale, agevolando anche le successioni riguardanti parti che non sono di membri della famiglia per consentire ai giovani imprenditori con una formazione in agricoltura di diventare agricoltori. Sottolineano peraltro che meccanismi nazionali di prepensionamento dovrebbero essere applicati «solo nel caso in cui l´azienda venga rilevata da un giovane agricoltore oppure l´agricoltore in prepensionamento dovrebbe in questo caso godere di una pensione maggiore». Agevolare l´insediamento in isole e montagne I deputati ritengono particolarmente importante favorire l´insediamento di giovani agricoltori nelle zone che presentano handicap naturali permanenti come le isole e le montagne, in cui i costi d´installazione, costruzione di edifici e accessibilità sono più elevati e in cui è spesso necessario diversificare le attività «per raggiungere una sufficiente soglia di sostenibilità». Sottolineando la necessità di attuare misure di incentivo all´insediamento dei giovani agricoltori, ritengono anche opportuno rendere vitale l´ambiente rurale, favorendo un accesso paritario ai servizi pubblici (poste, scuole, trasporti pubblici, servizi sanitari, ecc. ) ed il loro mantenimento (commerci ed artigianato, strutture di accoglienza per bambini piccoli ed anziani, alloggi popolari e in locazione, ecc. ), nonché creando spazi di vita sociale «che consentano di rompere l´isolamento» (bar, centri culturali, centri sportivi, ecc. ). Qualità: assicurare la diversità nella produzione e nei prodotti Il Parlamento invita la Commissione a presentare proposte per l´introduzione di un marchio europeo di qualità per consentire ai consumatori di identificare facilmente le merci prodotte in conformità delle rigorose norme comunitarie in materia di ambiente, benessere degli animali e sicurezza degli alimenti. A proposito della qualità, ribadisce l´importanza della diversità nella produzione e nei prodotti, che «è una chiave essenziale» nella politica di valorizzazione delle produzioni alla stessa stregua dell´identificazione di un territorio preciso e all´eccellenza nei modi di produzione, «come dimostrano la reputazione e il successo dei prodotti agricoli ad indicazione geografica protetta o insigniti di etichetta». Promuovere la formazione e mobilità per i giovani agricoltori Secondo i deputati occorre intensificare «sistematicamente» la formazione e l´aggiornamento extra-scolastici dei giovani "agricoltori di domani" per garantire un efficace trasferimento delle conoscenze dalla ricerca agricola all´agricoltura. Ricordando che sostenere vigorosamente la formazione degli agricoltori durante tutto l´arco della loro vita professionale è nell´interesse economico (miglioramento della produttività) ed ambientale (aggiornamento delle conoscenze circa le pratiche "verdi") dell´Ue, i deputati incoraggiano, in particolare, programmi a favore della mobilità dei giovani agricoltori nell´Unione (fra cui Leonardo) e la creazione di strumenti che permettano loro di assentarsi dall´azienda durante i corsi di formazione. Infine i deputati propongono l’istituzione di un «Anno europeo del dialogo tra città e campagna». .  
   
 

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