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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Settembre 2006
 
   
  9° RAPPORTO CITTÀ DIGITALI : L´E-GOVERNMENT SI DIFFONDE IN ITALIA LA P.A. POTREBBE CAMBIARE DAVVERO, DIVENTANDO MODERNA, EFFICIENTE, ORIENTATA AI CITTADINI

 
   
   Roma, 4 settembre 2006 - Il 9° Rapporto sulle Città digitali realizzato da Rur in collaborazione con il Censis e per conto del Ministero per le riforme e l’innovazione nella pubblica amministrazione offre un quadro molto dettagliato dell’evoluzione dell’e-government in Italia. A che punto è l’innovazione tecnologica nell’amministrazione pubblica italiana a livello territoriale? Sono stati analizzati 500 siti istituzionali (20 regioni, 102 province, 103 comuni capoluogo di provincia, 92 comuni sopra e 183 sotto i 40 mila abitanti) ed emerge una maggiore disponibilità di prestazioni telematiche e una maggiore integrazione fra le stesse. I servizi transattivi più diffusi riguardano il pagamento di tributi: il 23,3% dei comuni capoluogo e il 5,5% dei comuni più piccoli rende possibile il pagamento delle imposte on line. Il 36,9% dei comuni capoluogo copre ogni settore di possibile interesse del cittadino con contenuti di livello almeno informativo. Siti istituzionali che aderiscono o promuovono portali territoriali sono presenti in 10 regioni italiane, nel 25,5% nelle province e nel 21,6% dei comuni capoluogo. Il 30,4% dei comuni usa in questi portali per costruire reti più ampie, soprattutto con altri comuni: il 72,5% dedica spazio on line a sezioni dedicate ad altri comuni o alla presentazione di progetti di cooperazione. Pubblicano comunicati stampa l’85,4% dei comuni capoluogo, l’84,3% delle province, 19 regioni su 20. Vengono aggiornati quotidianamente quasi tutti i siti regionali e più del 60% dei siti di province e comuni capoluogo. Le Faq (Frequently Asked Questions) sono nelle home page di 12 regioni, e in più del 20% di siti provinciali e delle città capoluogo. Se prima era solo intorno al 40% la percentuale di province e comuni capoluogo che dedicavano spazio alla descrizione approfondita delle competenze e finalità delle strutture amministrative, oggi questa percentuale supera abbondantemente il 70%, mentre raggiunge quasi il 50% nei comuni con più di 40 mila abitanti e quasi il 38,8% negli altri comuni analizzati. Superando una resistenza presente in passato, più del 70% nei comuni capoluogo diffonde indirizzi e-mail del personale amministrativo, come quasi l’80% delle province e l’85% delle regioni. Oltre il 70% delle regioni hanno l´Urp on line, sebbene ancora nella metà dei casi limitata ad una sola pagina informativa. La comunicazione di tipo politico sui siti della Pa italiana trova come già in passato ampio spazio. C´è una crescita anche nella tendenza ad aggiornare e rendere trasparente l’attività quotidiana dei vertici politici: sono 17 le regioni che pubblicano le delibere di giunta, 15 delle quali le pubblicano in versione integrale. Delibere di giunta sono presenti integralmente nel 35,2% dei siti provinciali (che comunque danno informazioni in diversa misura delle delibere in oltre il 60% dei casi). Nel rating dei siti, ancora della Regione Liguria è il miglior sito regionale, parte di un “triangolo della qualità” con i siti di Emilia Romagna e Toscana, ma quest’anno si aggiunge il Piemonte in crescita. I comuni di Bologna e Torino sono come sempre ai vertici del rating dei comuni capoluogo; tra i primi sono presenti degli outsider: i siti dei comuni di Prato, Genova, Sesto San Giovanni, Empoli, Senigallia, Carpi. Tra le province, ai primi posti: Bologna, Milano, Bergamo, Ferrara e Bolzano. Il Rapporto è stato presentato lo scorso 19 luglio , presso Palazzo Marini, da Giuseppe Roma, direttore generale del Censis, dopo un’introduzione di Giuseppe De Rita; ha concluso Luigi Nicolais, ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. .  
   
 

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