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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Giugno 2008
 
   
  ANCHE UNA CARTA DEL TIFOSO PER PREVENIRE LA VIOLENZA NEGLI STADI OLTRE A TORNELLI, TELECAMERE E STEWARD. MA OCCORRE COMUNQUE UN SALTO DI CULTURA DI TUTTE LE COMPENENTI: TIFOSI, SOCIETÀ SPORTIVE E ISTITUZIONI

 
   
  Genova, 9 - Si è parlato anche dell’introduzione della “ carta del tifoso “ durante il convegno “ Prevenire la violenza negli stadi : polizia, società di calcio e steward a confronto “, che l’Associazione nazionale dei funzionari di polizia, in collaborazione con la Provincia di Genova, ha organizzato il 10 giugno nella Sala Sivori, in salita S. Caterina. Dopo l’installazione dei tornelli all’esterno, delle videocamere e degli steward all’interno, la carta del tifoso, di cui si parlerà nella prossima riunione della Lega calcio convocata il 24 giugno, è la scommessa di tutte le parti, dai tifosi alle società alle stesse forze dell’ordine, per quel famoso salto di qualità che potrebbe garantire maggior sicurezza e miglior vivibilità negli stadi. Di questo progetto, non obbligatorio, ha diffusamente parlato il 9 giugno, durante la presentazione del convegno nella sede della provincia, Sebastiano Salvo, capo di gabinetto della Questura di Genova. “ Non si tratta di una schedatura – ha detto - ma di una libera decisione dei tifosi che accettano di fidelizzarsi con le società le quali possono accordare a chi possiede la tessera benefit a scelta. Uno potrebbe essere la possibilità di seguire la propria squadra in trasferta in deroga al divieto sancito dall’autorità locale di sicurezza Ovviamente deve essere un rapporto aperto a tifosi non colpiti da precedenti sanzioni amministrative o penali e trasparente anche alle istituzioni dello Stato. Attualmente sono già pronte a questa sperimentazione Milan e Fiorentina mentre le squadre genovesi, disponibili in linea di principio, attendono le risultanze della riunione convocata in Lega “. Illustrando gli obiettivi del convegno, Luigi Soriano, segretario regionale dell’Anfp , che rappresenta i questori, dirigenti e commissari della Polizia di Stato, l’associazione ha fortemente voluto che questa occasione di confronto sul tema dell’ordine pubblico negli stadi avvenisse a Genova, teatro dei tragici incidenti verificatisi il 29 gennaio 1995 durante l’incontro di calcio Genoa – Milan nei pressi dello stadio “ L. Ferraris “, culminati nell’uccisione di un giovane tifoso. Con la successiva istituzione dell’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive presso il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, si è progressivamente elaborato un nuovo modello di gestione dei servizi di ordine pubblico in occasione degli incontri di calcio che, in sinergia con gli interventi normativi susseguitisi in questi anni, ha esteso il concetto di “sicurezza partecipata” anche alle manifestazioni calcistiche. Questo convegno, appositamente organizzato a campionato ultimato, senza quindi prendere spunto da immediati fatti di cronaca e con la possibilità di esaminare e confrontare dati statistici esaustivi, si propone altresì di esaminare l’innovativa figura professionale dello Steward che, con competenze e responsabilità complementari a quelle delle Forze di Polizia, è destinata a costituire una risorsa territoriale fondamentale per l’accoglienza e il controllo visivo degli spettatori, anche alla luce degli apprezzabili risultati conseguiti da oltre venti anni all’estero. In questo contesto, l’Amministrazione Provinciale di Genova assume un ruolo da protagonista, avendo curato la selezione e la formazione della maggioranza degli steward che operano nello stadio di Marassi, creando in tal modo un rapporto diretto tra territorio e gestione della sicurezza allo stadio. “ La Provincia – ha detto il presidente Alessandro Repetto – ha utilizzato i Centri per l’impiego per selezionare il personale. Oltre 600 persone hanno risposto al bando pubblico; fra questi ne sono stati scelti 360 che sono stati avviati ai corsi di formazione e quindi contrattualizzati dalle società con un rapporto di lavoro di prestazioni occasionali. In pratica abbiamo creato delle nuove figure professionali che sono state utilizzate anche durante la visita del papa “. Analoga innovazione di mentalità e organizzazione è richiesta alle società di calcio cui i recenti decreti “Pisanu” ed “Amato” hanno attribuito la competenza di adeguare gli impianti e le strutture, nel rispetto dei criteri di massima efficienza per garantire la numerazione e la lettura ottica dei biglietti, la video -sorveglianza e la separazione tra i vari settori all’interno dello stadio. Il convegno è organizzato in due sessioni, la prima con relatori che illustreranno le recenti innovazioni normative che sono destinate a mutare il modello di gestione dei servizi di ordine pubblico negli stadi e un momento di comparazione europea, con l’intervento di un dirigente della Polizia Francese ed un Esperto del Consiglio d’Europa. La seconda sessione del convegno è organizzata come tavola rotonda, con un moderatore che porrà delle domande ad autorevoli ospiti competenti a vario titolo all’argomento, dagli Amministratori delegati delle squadre di calcio del Genoa e Sampdoria al Coordinatore nazionale della F. I. G. C. , dal magistrato al dirigente dell’ufficio ministeriale dell’ordine pubblico, dal Questore al Prefetto .  
   
 

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