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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Giugno 2008
 
   
  L’OSPEDALE GENERALE DI ZONA DI CIVITANOVA MARCHE TRA I PRIMI 12 CENTRI IN ITALIA AD ATTUARE UNA NUOVA TECNICA CHIRURGICA MININVASIVA CHE RISOLVE IN UN GIORNO IN DAY HOSPITAL L’INCONTINENZA URINARIA DA SFORZO MASCHILE CONSEGUENTE A INTERVENTI ALLA PROSTATA PER TUMORI PROSTATICI CHE RIGUARDA CIRCA 3 MILIONI DI ITALIANI.

 
   
   Civitanova Marche, 11 giugno 2008 - La Struttura Complessa di Urologia dell’ Ospedale Generale di Zona a Civitanova Marche diretta dal dottor Enrico Caraceni, con 800 interventi chirurgici urologici e 5 mila visite specialistiche ambulatoriali l’anno, è tra i primi Centri Italiani a impiantare Advance Ams -questo il nome dell’’innovativa metodica made in Usa , approvata dalla severissima Fda americana e giunta da pochi mesi in Italia che risolve in un giorno in day hospital e in l’incontinenza urinaria da sforzo maschile che riguarda circa 3 milioni di italiani. “Rispetto alle tecniche chirurgiche del passato, spiega il dottor Caraceni , Direttore Struttura Complessa Urologia , Ospedale Generale di Zona, Civitanova Marche “ invasive , gravate da complicazioni e con risultati non sempre soddisfacenti la nuova tecnica chirurgica mininvasiva che si effettua in anestesia spinale prevede l’inserimento dal forame otturatorio - che si raggiunge con una piccola incisione nel solco inguino-femorale di una sling - retina di polipropilene ( materiale biocompatibile) che riposiziona l’uretra nella sua sede anatomica naturale consentendo allo sfintere di funzionare correttamente e di ripristinare la normale continenza nel 70 - 80 % dei casi (continenza totale) e nei restanti un netto miglioramento del disturbo. L’ incontinenza urinaria da sforzo (Ius) che si manifesta a seguito di un piccolo sforzo come il tossire” , spiega il dottor Enrico Caraceni ,”colpisce ora sempre di più l’uomo - conseguente a interventi di prostatectomia radicale per l’asportazione del tumore prostatico o di asportazione parziale (che colpisce il 30% degli over 50 con 43 mila nuovi casi l´anno) è causata dall’indebolimento - che spesso si verifica dopo l’asportazione della prostata - dello sfintere dell’uretra - muscolo a forma di anello che funziona da "rubinetto " rilasciandosi per la minzione e contraendosi per trattenere le urine”. La nuova tecnica impiegata con successo negli States e in Europa su circa 2. 000 pazienti è già disponibile in 12 centri Ospedalieri italiani a totale carico del Ssn è indicata per i casi di incontinenza moderata con parziale conservazione della funzione sfinterica. “Per i casi più gravi”,continua il dottor Caraceni, “provocati da danni o lesioni a carico dello sfintere urinario a seguito dei quali non è più possibile chiudere l´uretra con conseguenti perdite di urina si ricorre - selezionando il paziente - alla sfintere artificiale Ams 800 . Si tratta un dispositivo ,che attraverso il posizionamento di una cuffia gonfiabile intorno all´uretra collegata ad un sistema idraulico che può essere azionato dall´esterno , ripristina la normale funzionalità dello sfintere e la continenza - aprendo e chiudendo l´uretra sotto il controllo del paziente e cioè al momento di svuotare la vescica” . Il trattamento, risultato della più avanzata tecnologia, - più di 100. 000 impianti nel mondo in 25 anni di continue innovazioni e modifiche ha dimostrato, secondo numerosi studi con follow-up fino a 131 mesi (per un totale 2. 600 pazienti), sicurezza ed efficacia con un miglioramento della continenza superiore al 90%. 170. 000 pazienti trattati in 56 Paesi del mondo nel corso del 2005. L’incontinenza urinaria ,ricorda infine il dottor Caraceni, “con ansia, depressione e isolamento legati al timore di non riuscire a controllare la vescica incide pesantemente sulla qualità della vita, i rapporti sociali e la sessualità , rimane una patologia nascosta . Solo una minoranza - circa il 25 % - vincendo vergogna e imbarazzo si rivolge all’urologo mentre gli altri si rassegnano ai pannoloni - 300 milioni di euro l’anno - l’85% a carico del Sistema Sanitario Nazionale , i farmaci anticolinergici, indicati per l’altra forma di incontinenza da urgenza o sindrome della vescica iperattiva - improvviso e irrefrenabile bisogno e frequenza di urinare diurno e notturno - che spesso si riscontra in associazione alla forma da sforzo a seguito di prostatectomia - come l’ ossibutinina, il trospio, la tolterodina e la recente la solifenacina - sono invece a totale carico del paziente costretto a una spesa media annua di 500 euro”. .  
   
 

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