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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Giugno 2008 |
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VENETO: VIVERE DA IMMIGRATI
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Venezia, 11 giugno 2008 - “Vivere da immigrati”, questo il titolo della prima indagine fatta in Veneto per capire come è la vita degli stranieri nel nostro territorio sia in termini numerici che qualitativi. L’indagine è stata commissionata dalla Provincia di Venezia al Coses, Consorzio per la ricerca e la formazione, ed è stata condotta attraverso l’intervista diretta di 8oo maggiorenni di tutte le nazionalità presenti nel veneziano ragfgiunti in mercati, negozi, luoghi di culto e parchi pubblici. I dati, tuttora in corso di elaborazione, dicono in provincia di Venezia vivono 76. 400 immigrati: il 63 per cento è regolare e risiede nel veneziano, il 18 % ha il permesso di soggiorno ma non è iscritto all’anagrafe e solo il 18% risulta essere irregolare, una percentuale che è al di sotto della media nazionale che supera abbondantemente il 20%. Chi è qui da qualche anno vive per lo più in case di proprietà mentre i nuovi arrivati condividono affitti o alloggi di fortuna con parenti e amici. “Ma quello della casa – sottolinea l’Assessora alle politiche sociali, Rita Zanutel – resta il problema che assilla di più gli immigrati insieme alla questione dei permessi di soggiorno per i tempi della loro definizione”. Non a caso in seno alla Consulta per L’immigrazione c’è chi ha denunciato di aver ricevuto permessi con oltre un anno di ritardo, consegnati cioè quando non avevano più validità. Sotto il profilo occupazionale, circa il 50 per cento delle persone ha un contratto di lavoro subordinato: i settori nei quali in provincia si lavora di più sono il turismo e il commercio (29 per cento) e nei servizi al la persona (20 per cento). Una sorpesa è rappresentnata dal livello di istruzione degli immigrati: sfatando lo stereotipo dello straniero privo d’istruzione, il 13 per cento è laureato e la percentuale si alza al 22% nel caso di persone provenienti dall’Africa centrale. Anche tra le donne il livello di formazione è alto: 11 per cento delle donne dell’Est e il 15 per cento delle asiatiche hanno una laurea. . |
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