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Notiziario Marketpress di
Giovedì 12 Giugno 2008 |
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NON BUTTARE LA TUA VECCHIA MUTA, RICICLALA
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Rip Curl annuncia con entusiasmo il suo progetto di riciclo del neoprene. Questo materiale, molto apprezzato dai surfers che praticano lo sport in acque fredde, non sarà mai più trattato come spazzatura! Il progetto Resurrection ora può salvare vecchie mute e gli scarti di produzione da una fine spaventosa (sotterramento o incenerimento), offrendo una seconda vita al neoprene consumato: un paio di espadrillas o di ciabatte. Nel 2006, il leader mondiale nella produzione di mute, in collaborazione con il Conseil Régional d’Aquitaine, ha lanciato un programma di ricerca per il riciclo del neoprene. Scopo dell’iniziativa: individuare dei metodi di riutilizzo per le vecchie mute e per gli scarti di produzione che costituivano circa 150 tonnellate di rifiuti l’anno. “Project Resurrection” Beanbags per la Fondazione Surfrider A luglio 2007 Rip Curl ha lanciato l’iniziativa “Project Resurrection” grazie ad una raccolta di mute inutilizzate. Il progetto è stato presentato durante l’evento Rip Curl Pro di Hossegor e presso i negozi Rip Curl: in tutto sono stati raccolti più di 400 kg di neoprene. Le mute che potevano essere ancora utilizzate sono state spedite ai giovani surfisti del Marocco grazie a Rip Curl Maroc. Parte del neoprene rimanente è stato tritato e usato per riempire tutta l’oggettistica anti-stress e complementi d’arredo che si modellano con il peso del corpo. Questi prodotti esclusivi, saranno venduti quest’estate tramite un’asta online, in occasione del Rip Curl Pro Wqs 6. Tutti i ricavati saranno donati alla Fondazione Surfrider. La raccolta basca La ricerca è iniziata nel 2006 con l’obiettivo di trovare un programma di produzione dove poter utilizzare tutto il materiale riciclato. Il mondo della calzatura ha subito presentato dei volumi interessanti anche per il neoprene. All’inizio del 2007, dopo numerosi tentativi per trovare la formula esatta e garantire una resistenza totale, è stato creato un nuovo materiale, il “Resurrection Rubber”, un mix di gomma e di neoprene tritato (30%). Questo materiale è realizzato in Francia e termina la sua fase di produzione nella città di Mauleon, nel cuore della regione basca. Da questa idea Rip Curl ha voluto creare un must-have di questa collezione: le Resurrection Espadrillas. In cotone organico stampato con inchiostro certificato öko-test, una suola realizzata in “Resurrection rubber” e una distribuzione limitata, la “Resurrection Espadrille” rappresenta un ottimo prodotto totalmente ecologico e diventa un simbolo dell’iniziativa Rip Curl Planet. Una serie limitata di Resurrection Espadrillas sarà venduta a partire dalla fine di giugno presso gli store Rip Curl, al Boardmasters Rip Curl in Inghilterra e al Rip Curl Pro Hossegor in Francia, al prezzo di 25 euro. La raccolta asiatica Questa tecnologia è stata adottata nel 2007, dai partner asiatici con l’obiettivo di usare tutti gli scarti di neoprene per la produzione di ciabatte. Il re-impiego di questo materiale permetterà di evitare il trattamento di 150 tonnellate di rifiuti così come l’impiego di materie prime. Per la collezione estiva 2009 sono previsti 8 modelli di ciabatte, 10% della gamma, realizzate secondo la tecnologia “Resurrection Rubber”. Si tratta di un fantastico risultato per un progetto perfettamente in linea con la filosofia del brand Rip Curl. La raccolta continua Nel 2008 Rip Curl continua la raccolta di vecchie mute. Non gettare il neoprene vecchio, forato o rotto, lasciato ammuffire nel retro del tuo garage! Porta la vecchia muta in uno degli store che partecipano all’iniziativa del Rip Curl Pro (Biarritz, Anglet, Hossegor, Bordeaux, Merignac, Brest, Parigi, Marsiglia e Chamonix) e l’azienda australiana li riciclerà. Infine, dal 15 luglio al 15 dicembre, con l’acquisto di una nuova muta, Rip Curl regalerà la T-shirt “Project Resurrection” e un voucher di 25 euro (valido presso i flagship store dal 15 ottobre al 15 dicembre con una spesa superiore a 100 euro). . |
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