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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Giugno 2008
 
   
  SERVIZIO CIVILE E’ ANTIDOTO CONTRO BULLISMO E VIOLENZE”

 
   
  Verona, 12 giugno 2008 - Il servizio civile svolto nel Veneto da giovani volontari tra i 18 e 28 anni è in continua costante crescita come è in crescita il numero degli enti presso cui è possibile fare un’esperienza di servizio civile (dalle Università alle associazioni del privato sociale nel campo della disabilità, della protezione civile, etc. ). Le ragazze e i ragazzi che dedicano una parte del loro tempo al servizio civile sono la nostra migliore gioventù, il miglior esempio e l’antidoto più efficace contro il bullismo e le violenze giovanili. Lo ha detto stamani a Verona, nella sede del Centro Servizi per il Volontariato, l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi presentando, assieme ai responsabili del centro, i bandi di selezione per i progetti di servizio civile nazionale nel Veneto che, per quanto riguarda Verona, sono 5 e hanno coinvolto 22 associazioni, sono finanziati per un anno a partire dal prossimo ottobre per un totale di 58 posti a disposizione dei giovani veronesi. I cinque progetti spaziano dal settore dell’ambiente a quello sociosanitario, dall’assistenza ai minori, ai disabili, agli anziani. Valdegamberi ha detto, tra l’altro: “Il servizio civile dovrebbe diventare un momento normale e imprescindibile di formazione per tutti i nostri giovani - ha detto l’Assessore veneto - perché educa al senso della cittadinanza, dell’appartenenza a una comunità, perché apre gli occhi dei giovani su mondi che non si conoscono, quelli del bisogno, della solidarietà con gli altri, e che possono segnare molto positivamente le loro vite. Con il servizio civile i ragazzi ricevono un imprinting importante che resta per tutta la vita e che aiuta grandemente nella formazione della personalità e a superare l’egoismo, l’individualismo, le aggressività. La leva obbligatoria - ha aggiunto - un tempo ‘costringeva’ a dedicare una parte della propria vita alla comunità. Non dico che si debba tornare alla leva ma bisogna trovare esperienze che motivino i giovani a provare se stessi, la propria identità di cittadini con diritti ma anche con doveri, con esperienze che li portino a contatto con gli altri e che facciano da riferimenti saldi contro l’individualismo esasperato e il vuoto esistenziale proposto da tanti modelli mediatici”. L’esperienza in questi progetti veronesi prevede crediti formativi, conseguimento gratuito della patente europea informatica, certificazione delle competenze acquisite spendibile nel mondo del lavoro. Il bando chiuderà il 7 luglio. A livello nazionale dal 2001 al 2006 sono stati pubblicati bandi di servizio civile che hanno fatto compiere questa esperienza formativa a circa 46 mila giovani in Italia. .  
   
 

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