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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Giugno 2008
 
   
  CAPIRE LE DINAMICHE CULTURALI

 
   
  Bruxelles, 16 giugno 2008 - Matematica e cultura possono sembrare una combinazione alquanto improbabile, ma non lo sono per i ricercatori della rete Atacd (A topological approach to cultural dynamics - Un approccio topologico alle dinamiche culturali) finanziata dall´Ue. Questi ricercatori stanno infatti dimostrando come la disciplina matematica della topologia possa aiutarci a capire meglio i diversi tipi di cambiamenti sociali e culturali causati da fattori come la migrazione, i mercati e le nuove tecnologie. La topologia comprende lo studio di come gli oggetti sono sistemati o collegati in una rete. Invece di focalizzare l´attenzione sulle distanze tra questi oggetti, la topologia si concentra sulla relazione tra di essi. Un esempio comunemente citato di topologia è la piantina della metropolitana: sebbene non mostri in maniera attendibile la distanza tra le varie fermate, mostra come la linea metropolitana le collega tra di loro. Tutti gli aspetti della cultura sono soggetti al cambiamento. La topologia può essere utile per studiare tali cambiamenti, perché può evidenziare tutti i collegamenti, le relazioni e le trasformazioni che avvengono tra elementi culturali. Sono stati due sviluppi importanti degli ultimi anni a spingere i ricercatori che studiano le dinamiche culturali a rivolgersi alla topologia, ha spiegato la prof. Ssa Celia Lury, coordinatrice del progetto Atacd. Gli studi sulla genetica ci stanno mostrando come il nostro comportamento e il modo in cui si sviluppano le malattie sono influenzati dal nostro materiale genetico. Questi studi hanno contribuito a far luce sull´annoso dibattito "innato contro acquisito", riguardo la relativa importanza di educazione, esperienza e apprendimento ("l´acquisito"), ed ereditarietà o patrimonio genetico ("l´innato"), nel determinare la personalità e l´intelligenza di una persona. "Questi recenti sviluppi nelle scienze biologiche hanno reso più facile il pensare in termini di innato ed acquisito, e hanno portato a galla complesse cognizioni di causalità, determinazione, evoluzione creativa, comunicazione e cambiamento," ha spiegato la prof. Ssa Lury. Tali cambiamenti nella nostra percezione di noi stessi influenzano indubbiamente la nostra vita ed il modo in cui si sviluppa la cultura. "Se la biologia e le spiegazioni naturali [su chi siamo] cambiano, anche la comprensione della cultura deve cambiare", ha detto la prof. Ssa al Notiziario Cordis. ´´Gli approcci topologici si sono dimostrati molto utili nelle scienze biologiche. La rete sta esplorando il loro potenziale in relazione alla cultura. " Un altro importante sviluppo è rappresentato dalla crescita delle tecnologie di informazione e comunicazione, che influenzano anch´esse il modo in cui comunichiamo e viviamo. "Sempre più persone sono collegate in sempre più modi diversi; queste connessioni sono registrate continuamente e possono essere conservate in banche dati, e quindi rese disponibili per un´analisi," ha spiegato la prof. Ssa Lury. "I governi e gli interessi commerciali e politici nutrono un grande interesse nei modi in cui questi dati possono essere usati per capire la cultura, ma soltanto adesso si stanno sviluppando le tecniche per farlo," ha aggiunto. Un approccio topologico attraverso l´uso di analisi di rete, potrebbe per esempio essere utile in operazioni di censimento della popolazione, ha detto la prof. Ssa Lury. In un´epoca caratterizzata da una migrazione in ascesa, mobilità e abitudini di vita complesse, i metodi tradizionali di censimento (che registrano una persona a seconda della residenza) possono fornire un quadro potenzialmente molto ingannevole. "Il metodo di censimento in uso oggi presume che le persone siano sedentarie, mentre non lo sono," ha spiegato la prof. Ssa Lury. Alcuni elementi del pensiero topologico sono già stati usati nello studio dei cambiamenti culturali, ma solo in modo limitato e entro i limiti delle discipline individuali. Finanziato con la bellezza di 643. 797 Eur nell´ambito della priorità del sesto Programma quadro (6°Pq) "New and emerging science and technology" (Nest), il progetto triennale Atacd riunisce circa 20 partner provenienti da una miriade di discipline tra cui la sociologia, la psicologia, la politica, la neuroscienza, i sistemi informativi basati sul web, le quali stanno tutte applicando la topologia al loro lavoro. Il progetto auspica che questa multidisciplinarità possa produrre nuove tecniche e schemi di pensiero per studiare i cambiamenti culturali e societari in quattro aree specifiche: mercati e innovazione; spazio, transizione e migrazione; nuove tecnologie, compreso internet; e mente, memoria e lingua. In un mondo che è in continua trasformazione, il progetto spera di darci una mano aiutandoci a capire il modo in cui si evolvono le culture. Il progetto si concluderà nel 2010 con una conferenza finale che ne metterà in evidenza i risultati. Per ulteriori informazioni http://www. Atacd. Net/ .  
   
 

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