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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Giugno 2008
 
   
  TOSCANA: CALANO LE VENDITE AL DETTAGLIO

 
   
  Firenze, 16 giugno 2008 - Secondo i dati dell´Osservatorio Regionale sul Commercio - condotto da Unioncamere Toscana e Regione Toscana - l´anno inizia, di fatto, con una più contenuta flessione delle vendite del commercio al dettaglio (-1,1%), rispetto alla forte perdita registrata su scala nazionale (-2,5%) e nella macroarea Centro (-4,4%). A risentirne sono soprattutto le imprese più piccole (1-5 addetti con -4,3%) e le medie strutture di vendita (6-19 addetti, -3,3%), mentre la grande distribuzione (oltre 20 addetti) incrementa (+2,9%) le vendite, migliorando la performance rispetto ai stessi mesi degli anni precedenti. Tra i non specializzati, hanno mantenuto un andamento positivo (+2,6%) gli ipermercati supermercati e grandi magazzini della Toscana, mentre tra gli specializzati è il comparto non alimentare a soffrire di più, con una flessione del -2,5% (in Italia addirittura -3,6%), la peggiore degli ultimi tre anni. In particolare, sono calate le vendite di abbigliamento e accessori (-3,6%), prodotti per la casa ed elettrodomestici (-1,9%) e quelle del gruppo degli altri prodotti non alimentari (-2,2%), che non registravano performance tanto negative dall´estate del 2005. Le vendite di prodotti alimentari in esercizi specializzati hanno invece tenuto (+0,1% a valori correnti il dato regionale), contrariamente a quanto avvenuto su scala nazionale (-3,5 %). Cresce di riflesso la quota di imprese toscane che ritengono in esubero le proprie scorte, ed il miglioramento delle aspettative imprenditoriali per il secondo trimestre 2008 è in realtà ascrivibile solo alla grande distribuzione. I commercianti della piccola e media distribuzione mostrano, infatti, un peggioramento del clima di fiducia rispetto a quanto rilevato nella precedente indagine, con un ritorno del relativo indicatore sui valori fra i più bassi degli ultimi tre anni. Tra i gruppi merceologici, crescono le previsioni di vendita nell´ambito degli esercizi specializzati di prodotti alimentari; restano stabili le aspettative degli specializzati non alimentari. Non è sulla stessa linea l´indicatore delle aspettative riferito agli ordinativi che mostra una sostanziale stabilizzazione, fatta sempre eccezione in senso positivo per la grande distribuzione, da ricollegare probabilmente all´accumulo di giacenze osservato nel periodo gennaio-marzo 2008. Nello specifico, le indicazioni rispetto agli ordinativi restano positive tra i commercianti specializzati in prodotti alimentari e tra ipermercati, supermercati e grandi magazzini; scendono all´interno del comparto non alimentare. .  
   
 

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