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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Settembre 2006
 
   
  PAROLARIO “SGUARDI D’EUROPA” COMO - LUGANO 26 AGOSTO – 10 SETTEMBRE 2006 MERCOLEDÌ 6 SETTEMBRE HARRY POTTER, IL GIALLO POST-MODERNO E L’INGHILTERRA SCANZONATA DI ANTONIO CAPRARICA

 
   
  Como, 5 settembre 2006 - Sbirciando sul comodino di quei bambini e ragazzi (in via di estinzione?) che preferiscono un libro alla play-station, è facile trovare oggi un romanzo fantasy. Poteri magici, riti misteriosi, foreste incantate e creature bizzarre sono in cima alla classifica del gradimento tra i giovani lettori. Dei due volti del fantasy, rappresentati emblematicamente da Tolkien e, per contro, dalla saga di Harry Potter, parlano, in Piazza Cavour alle 16. 30, Sofia Petruzzi, Luigi Picchi e Ulderico Pierantonio. L’incontro è realizzato in collaborazione con il Liceo Scientifico “Paolo Giovio” di Como. Alla stessa ora, in Biblioteca, Fata Morgana intrattiene i più piccoli, trasportandoli a spasso per l’Europa, in un Paese che forse non è in vetta ai desideri dei viaggiatori della fantasia, grandi e piccoli, e che proprio per questo si sottrae ai luoghi comuni ed alle immagini da cartolina, la Polonia. Il testo-guida del racconto proposto da Fata Morgana è L’omino d’acqua di Lazzarato-ongini. Alle 18, si contendono i favori del pubblico due incontri dai temi decisamente diversi, ma altrettanto affascinanti: il giallo e la matematica. Al Broletto, tre fuoriclasse del noir, Pedro Casals, Andreu Martin e Sandro Ossola, presentano i loro lavori più recenti, tutti editi da Alacrán. Casals ha scritto il suo primo romanzo nel 1981, El primer poder, divenuto immediatamente un bestseller e capostipite di una serie di successo, che ha per protagonista Lic Salinas. In Italia ha pubblicato Il primo potere (2005), L’intermediario (2005) e Il banchiere (2006). Nel 2006 è uscito anche Il Premier. Ancora una volta la quiete di Licinio Salinas, avvocato-investigatore-bonvivant che diserta il suo ufficio a Madrid per godere la vita in un rustico fuori Barcellona, viene disturbata da un clamoroso evento criminale: il primo ministro spagnolo, esponente di spicco della sinistra, è stato assassinato in uno spettacolare attentato. Le conseguenze politiche ed economiche sono drammatiche. Tocca a Lic Salinas scoprire i retroscena del complotto. Anche Martin è oggi considerato uno dei maestri del noir in Europa. Laureato in psicologia, fumettista e sceneggiatore per cinema e televisione, ha esordito come autore nel 1979 e l’anno dopo ha ottenuto un successo internazionale con Protesi (pubblicato in Italia da Granata Press). Vincitore di tre Premi Hammett e del Premio Ateneo de Sevilla, firma con Jaume Ribera la serie per ragazzi Flanagan (Mondadori). Per Alacrán ha pubblicato il noir A serramanico (2005). Il suo ultimo romanzo è Giudice e Parte (2006). Giudici, poliziotti e medici legali hanno un unico compito: cercare la verità. Anche se non sempre ciò significa scoprire l’assassino. È quanto capita quando la bella prostituta Cruz viene brutalmente uccisa in una località sciistica catalana. Non si deve fare molta strada per trovare il colpevole perfetto: Daniel, pregiudicato, protettore e amante della vittima. Ma è veramente lui l’assassino? E può davvero la legge coincidere con la giustizia? Traduttore di autori di lingua spagnola tra cui Vásquez Montalbán, Ossola ha esordito con Più bianco del bianco (Mondadori, 1989), capostipite del nuovo noir italiano, arrivando poi a trascendere la narrativa di genere con Senso di giustizia e Niente da festeggiare. Insieme allo scrittore e traduttore Andrea Carlo Cappi, presente a Parolario in veste di moderatore, Ossola ha fondato la casa editrice Alacrán, per la quale ha pubblicato L’ussaro nel freezer (2005). Nel 2006 Alacrán ha ripubblicato Niente da festeggiare. Dopo aver passato diciotto mesi in galera da innocente, Guido Sereni ha ottenuto la licenza di investigatore privato per intercessione di due amici, un poliziotto e un avvocato. Sereni comincia a indagare con le incertezze del principiante, muovendosi nella Milano dei primi anni Novanta, tramortita dall’esplosione di Tangentopoli e involgarita da un rampantismo che ormai ha il fiato corto. In Biblioteca si indaga invece sulle relazioni fra il regime fascista e gli scienziati nei volumi Matematica in camicia nera di Angelo Guerraggio e Pietro Nastasi, e Fascismo e scienza di Aldo Gamba e Pierangelo Schiera. Gli autori di Matematica in camicia nera sono due importanti esperti italiani della materia. Guerraggio è professore di Matematica generale e di Metodi matematici per l’analisi economica presso l’Università dell’Insubria di Varese e la “Bocconi” di Milano e dirige per Mondadori la collana Matematica e dintorni. Nastasi, docente di Storia delle Matematiche all’Università di Palermo, ha pubblicato fra l’altro Scienza e razza nell’Italia fascista (con G. Israel, Il Mulino, 1998) e Aspetti di Meccanica e di Meccanica applicata nella corrispondenza di Tullio Levi-civita (con R. Tazzioli, Quaderni Pristem 2003). Insieme a Guerraggio ha scritto Gentile e i matematici italiani (Bollati Boringhieri, 1993) e, lo scorso anno, Matematica in camicia nera. Il regime e gli scienziati. Chi erano in realtà i più celebri protagonisti della matematica negli anni del fascismo? Uomini di genio completamente estranei alle vicende politiche, grigi e fedeli sostenitori dell’establishment o intellettuali impegnati a difendere il valore universalistico della scienza? Da Volterra a Levi-civita, passando per Severi ed Enriques, si delinea un panorama quanto mai eterogeneo, che spazia da posizioni dichiaratamente antifasciste a ideologie liberali e socialiste, per arrivare a figure che espressero a gran voce la propria adesione al regime. Ripercorrendo le loro vicende personali, i risultati matematici e le posizioni politiche, il libro ricostruisce la storia della matematica e della cultura scientifica italiana fra le due guerre, affrontando la spinosa questione del rapporto fra intellettuali e potere politico. Complementare a questo documentato saggio è Fascismo e scienza, firmato a quattro mani da Aldo Gamba, docente di Chimica fisica all’Università dell’Insubria, e Pierangelo Schiera, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università di Trento. Fascismo e scienza. Le celebrazioni voltiane e il Congresso internazionale dei Fisici del 1927 (Il Mulino, 2006) racconta di un congresso che non avrebbe neppure dovuto esserci. Fu infatti inventato e organizzato all´ultimo momento, per giustificare l´innalzamento delle onoranze voltiane da evento limitato alla città natale di Volta, Como, al rango di evento nazionale e internazionale. Il primo passo fu la promozione ad Ente morale del Comitato organizzatore; dell´Ente fu poi nominato Presidente Guglielmo Marconi; infine vi fu l´intervento diretto di Mussolini. Prendendo spunto da questi eventi, gli autori mettono in rilievo il ruolo della scienza quale elemento di costruzione di una nuova identità del Paese nel primo periodo fascista. Il volume, che comprende un´analisi storico-politica ma anche la riproposizione del tema, allora nuovissimo, della meccanica quantistica, mostra che non si trattò di una mera azione di propaganda: nelle maggiori nazioni europee era già convinzione diffusa che il progresso scientifico giocasse un ruolo fondamentale nella costruzione di uno Stato moderno. Ancora la storia, quella delle vicende che portarono all’unità d’Italia, fa da sfondo al romanzo di Matteo Collura, Qualcuno ha ucciso il generale (Longanesi, 2006). Chi uccise in un agguato, con due colpi di lupara, Giovanni Corrao, personaggio controverso e affascinante, sbarcato a Messina per organizzare la rivolta dei Siciliani e ottenere il sostegno dei potentati locali alla spedizione dei Mille? Per farsene un’idea, basta avventurarsi in questo romanzo, basato su una cronaca indiziaria che elabora in modo visionario documenti reali. Colpi di scena continui e piani del racconto che si intersecano e rincorrono sullo sfondo di uno scenario ricco di feste popolari, congiure, sospetti e trame segrete. Una girandola di voci, passioni ed epiche battaglie con i loro veri protagonisti, più vivi che mai: Garibaldi, Crispi, Bixio. Di origini siciliane, Collura vive a Milano ed è giornalista culturale del Corriere della Sera. Si è occupato spesso di Sciascia, cui ha dedicato Maestro di Regalpetra - Vita di Leonardo Sciascia (Longanesi, 1996) e Alfabeto eretico (Longanesi, 2002). Per Parolario, Collura dialoga con Antonio Marino al Caffè letterario di Piazza Cavour alle 18. 30. Un simpatico volto della Rai, Antonio Caprarica, per anni fantasioso corrispondente da Londra, è in Piazza Cavour alle 21 per presentare il suo libro Dio ci salvi dagli inglesi. O no?! in una brillante chiacchierata con Serena Brivio. Edito da Sperling & Kupfer, il libro, aggiornatissimo e scanzonato, passa in rassegna i molteplici aspetti della vita del Regno: la famiglia reale, naturalmente, ma anche quella del primo ministro; la Londra di Dickens, che ancora appare in qualche scorcio, quella dei Beatles e quella delle Spice Girls; Diana e Camilla; i riti della Old England e i miti della Cool Britannia; la cultura delle gloriose università e quella dei nuovi immigrati; i lord e i commoners. Contraddittorio, anticonformista, godibilissimo, un libro per placare tutte le curiosità continentali riguardo gli inglesi. L’autore, laureato in filosofia, ha iniziato la carriera giornalistica come commentatore di politica interna dell´Unità ed è stato in seguito condirettore di Paese Sera. Dal 1988 al 1993 è stato prima inviato, poi corrispondente stabile del Tg1 dal Medio Oriente. Dal 1997 è stato a capo dell´ufficio di corrispondenza della Rai da Londra, dopo aver ricoperto lo stesso incarico a Mosca per quattro anni. Dall´inizio di marzo 2006 è passato a dirigere la Sede Rai di Parigi. Fare la guardiacaccia e scrivere libri: il binomio non è dei più comuni. Desta quindi curiosità la presenza al Broletto alle 21. 30 di Cristina Rovelli, la prima donna ad essere diventata guardiacaccia in Italia. Laureata in scienze naturali ed autrice di articoli su riviste specializzate e divulgative, la Rovelli, in La mia vita con Bambi (Cosmopolis, 2005) pubblica per la prima volta le storie degli animali selvatici che hanno accompagnato il suo lavoro: dai cuccioli di capriolo ai volpacchiotti, dai gufi alle poiane, dagli scoiattoli ai tassi. Fonti del libro, gli innumerevoli appunti presi durante le lunghe veglie, curando i bracconieri o aspettando l´alba in attesa dei selvatici da censire, oppure durante le lunghe camminate tra le vallate alpine e gli appostamenti, nascosta dentro un cespuglio. Sono pagine di esperienze vissute, di emozioni soffocate a fatica, di rabbia per la sofferenza inflitta agli animali, di immenso amore per la natura. Quindici anni dedicati a piccole e grandi creature, selvatiche e domestiche, ognuno con una sua storia e un carattere diverso, ognuno con qualcosa da insegnare. La prefazione del libro è di Licia Colò; dialoga con l’autrice Gin Angri. La rassegna cinematografica di Parolario rende omaggio a Mario Soldati a cent’anni dalla nascita, proiettando alle 22. 30 in Piazza Cavour il suo capolavoro, Piccolo mondo antico ispirato all’omonimo romanzo di Fogazzaro - protagonista una bellissima e indimenticabile Alida Valli. Una pellicola del 1941, in cui il regista riesce a ricreare il vibrante clima romantico di una storia del Risorgimento. Nella Lombardia austriaca della prima metà dell’Ottocento, si consuma il dramma intriso di dolore e di slanci di Franco e Luisa, privati dell’eredità dalla nonna di lui, poi vittime della tragedia che toglie loro l’adorata figlia Ombretta, annegata. Solo con la forza di Franco, che decide di partire volontario per la Crimea, anche Luisa riesce a risollevarsi dal baratro in cui è caduta dopo la perdita della bambina, ed a ritrovare il suo ruolo di moglie a sostegno dello sposo. Fra le attività collaterali, Happy libro, la rassegna degli editori locali, presenta alla Libreria Meroni alle ore 18 Ritratto segreto di Manlio Baccaglini (Ibis Editore), con l’autore e Paolo M. Veronesi. Presso la Biblioteca proseguono le mostre Altre pagine, con 20 libri d’autore, e Ritratti da leggere, con le foto di Gianna Carrano. Fotografie professionali dell’Insubria al Broletto, mentre presso la sede del Cai in Via Volta 56/58, sono esposti 800 volumi presentati a Trento per Montagnalibri 2006. L’ingresso è libero per tutti gli eventi. Dalle ore 16 alle 23 è attivo in Piazza Cavour un Info Point dove è possibile prenotare visite guidate, ricevere informazioni e depliant. .  
   
 

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