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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Giugno 2008
 
   
  “K2 CENTENARIO CREVAL 2008” IL 21 GIUGNO PARTIRÀ LA SPEDIZIONE DI MARCO CONFORTOLA

 
   
   Milano, 17 giugno 2008 - Appena rientrato dalla prestigiosissima spedizione “Share Everest 08”, organizzata dal Comitato Everest-k2-cnr presidiato da Agostino da Polenza, Marco Confortola è pronto a partire per una nuova grande avventura. Dopo la spedizione che, lo scorso 15 maggio - insieme a Gnaro Mondinelli e Michele Enzio - lo ha visto installare, senza l’ausilio dell’ossigeno, la stazione meteorologica più alta del mondo, mancando di poco la cima, Marco Confortola partirà il 21 giugno alla volta del Pakistan, per guidare la spedizione “K2 Centenario Creval 2008”, accanto al compagno Roberto Manni. La spedizione entrerà nel vivo il 22 Giugno con l’arrivo nella capitale Islamabad; due giorni dopo si volerà alla volta di Skardu dove, una volta preparato il materiale e individuati i portatori baltì che seguiranno Marco e il suo compagno, si partirà in jeep verso Askole, piccolo villaggio sulle montagne del Karakorum, l’ultimo prima dei ghiacciai. Dopo sette giorni di trekking si arriverà al campo base. Il tentativo di raggiungere la vetta (8. 611 m) avverrà tra il 20 e il 30 di Luglio. Marco percorrerà il versante pakistano detto Sperone degli Abruzzi, o cresta sud-ovest, la via utilizzata per la prima ascesa al K2 da Achille Compagnoni e Lino Lacedelli nel 1954. Nonostante sia considerata la via “normale”, è tra le più difficili e pericolose di tutti gli Ottomila. “Sono molto orgoglioso - ha dichiarato Marco Confortola - di quanto siamo riusciti a fare all’Everest, anche se, confesso, mi sarebbe piaciuto arrivare in cima. Ma aver fatto parte di quest’importante spedizione scientifica e aver contribuito, in prima persona, all’installazione della stazione che permetterà, d’ora in poi, di avere in tempo reale dati precisi sulle temperature in quota, dati preziosi per lo studio della salute del nostro pianeta, mi ripaga di tutte le mie ambizioni personali deluse. E poi, forse, non aver raggiunto il tetto del mondo, mi ha lasciato la grinta e la voglia di farcela che mi saranno utili per intraprendere questa nuova avventura. Anche questa volta parto con il sostegno di una grande realtà che ha riconosciuto le mie capacità e che mi ha dato fiducia: quando si parte così c’è una motivazione in più, un senso di responsabilità maggiore. Non si risponde solo a se stessi ma anche a coloro che credono in noi: non è cosa da poco ma sicuramente è per me uno stimolo nuovo e importante. Questa volta spero di essere più fortunato e che vi siano le condizioni favorevoli per arrivare in cima. Sicuramente ce la metterò tutta”. .  
   
 

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