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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Giugno 2008
 
   
  SÌ ALL´ADOZIONE DELL´EURO IN SLOVACCHIA IL 1° GENNAIO 2009

 
   
  Strasburgo, 18 giugno 2008 - Il Parlamento è favorevole all´adozione dell´euro da parte della Slovacchia il prossimo anno, ma chiede di sorvegliare il tasso di inflazione e di attuare riforme strutturali in taluni settori. Auspica poi campagne d´informazione per spiegare i vantaggi della moneta unica e per ridurre gli aumenti dei prezzi durante il periodo di transizione. Più in generale, ritiene necessario anteporre la conclusione di eventuali procedure di disavanzo al rispetto dei criteri di Maastricht. Con 579 voti favorevoli, 17 contrari e 86 astensioni, il Parlamento ha approvato la relazione di David Casa (Ppe/de, Mt) che esprime parere favorevole all’adozione dell’Euro da parte della Slovacchia il 1° gennaio 2009. L´eurozona conterà quindi 16 Stati membri: Belgio, Germania, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Finlandia, Grecia, Slovenia, Cipro, Malta e Slovacchia. I deputati, tuttavia, osservano che il rapporto sulla convergenza 2008 della Bce individua alcuni rischi relativi alla sostenibilità del tasso di inflazione contenuto raggiunto e sollecita l’adozione delle misure necessarie ad evitarne l’insorgenza. Raccomandano pertanto al governo slovacco di istituire un osservatorio per controllare settimanalmente il prezzo di una serie selezionata di prodotti di base «per combattere le false percezioni sull´aumento dei prezzi». La Slovacchia dovrebbe poi garantire un ambiente stabile con un basso tasso di inflazione attraverso un ulteriore consolidamento fiscale ed una politica fiscale sufficientemente rigorosa «al fine di conseguire l´equilibrio del bilancio a medio termine». I deputati invitano quindi le parti sociali slovacche «a mantenere la crescita salariale in linea con la crescita della produttività nell´immediato futuro». Il Parlamento invita il governo slovacco a garantire il proseguimento delle necessarie riforme strutturali nel mercato del lavoro, dei servizi e dei prodotti, garantendo, in particolare, un aumento della mobilità della manodopera e degli investimenti in capitale umano. Lo invita inoltre a garantire la concorrenza, segnatamente in settori sensibili come quello energetico. Esprimendo preoccupazione «per lo scarso sostegno registrato nei confronti dell´euro tra i cittadini slovacchi», il Parlamento invita le autorità slovacche ad intensificare la campagna di informazione pubblica volta «a spiegare i vantaggi della moneta unica» e a adottare tutte le misure necessarie «per ridurre gli aumenti dei prezzi durante il periodo di transizione». Più in generale, il Parlamento ribadisce poi la sua «ferma opinione» secondo cui sarebbe opportuno che la posizione del Consiglio e della Commissione prevedesse di «anteporre alla valutazione del rispetto dei criteri di Maastricht la conclusione obbligatoria di eventuali procedure di disavanzo eccessivo nei confronti di uno Stato membro». In proposito, «si rammarica che la Commissione abbia mancato nuovamente di applicare in modo corretto il trattato sotto questo aspetto» e invita gli Stati membri a consentire alla Commissione di valutare il rispetto dei criteri di Maastricht «sulla base di dati precisi, attuali, affidabili e di elevata qualità». Invita inoltre l´Eurogruppo a migliorare il coordinamento e a controllare l´attuazione effettiva degli impegni politici adottati dai membri della zona euro per assicurare la sostenibilità della convergenza. . . . .  
   
 

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