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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Giugno 2008
 
   
  IL VICEPRESIDENTE DELLA GIUNTA RE GIONALE CALABRESE SULLA MANOVRA DEL GOVERNO

 
   
  Reggio Calabria, 17 giugno 2008 - Un’ulteriore stretta economica del Governo sta per abbattersi sulla Calabria con la decurtazione stimata di altri 520 milioni di Euro, attraverso l’imminente decreto per il contenimento della spesa pubblica per il triennio 2009-2011. L’allarme è stato lanciato ieri dal vice-presidente della Calabria, Domenico Cersosimo, che ha partecipato all’incontro politico con il Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto. “Pochi mesi fa –ha detto Cersosimo- ci avevano detto che non avrebbero messo le mani nelle tasche degli italiani, ma a parte i 300 milioni già presi per Alitalia adesso le mettono in quelle di Regioni ed Enti Locali. Tra la copertura per il taglio già effettuato dell’Ici e la prossima manovra finanziaria la Calabria verrà scippata di circa un miliardo e forse più”. “E’ una mazzata. I calabresi devono sapere che avranno meno risorse a disposizione per sanità, servizi sociali, infrastrutture, stabilizzazioni di precari, trasporto pubblico, tutela dell’ambiente, forestali e per tanti altri servizi. Senza contare poi –aggiunge Cersosimo- il particolare accanimento del Governo nei confronti dei piccoli Comuni e delle Comunità Montane che spesso sono l’unico presidio del territorio in tante aree disagiate della Calabria”. Le Regioni, comunque, nonostante la critica unitaria (sia di centrodestra che di centrosinistra) espressa oggi al Ministro Fitto, hanno assicurato la propria disponibilità a lavorare assieme al Governo per concorrere al risparmio della spesa pubblica purché non si tocchi almeno sanità e trasporto pubblico locale. “Nei fatti –ha sostenuto Cersosimo- la nostra leale collaborazione non mi sembra che sarà accettata, se domani il Consiglio dei Ministri varerà i provvedimenti di cui neppure abbiamo avuto la bozza del testo”. “Nel Governo torna in auge, rivisitata e rimessa a nuovo, la finanza creativa del Ministro Tremonti che nasconde le spese complessive della pubblica amministrazione, non ci coinvolge preventivamente nel controllo dei dati economico-fiscali dello Stato, ma poi tira fuori dal cilindro la sforbiciata sui bilanci degli altri Enti. Infatti, sui 34 miliardi di Euro complessivi della riduzione del deficit statale entro il 2011 le Regioni e gli Enti Locali probabilmente dovranno mettere 17,4 miliardi, circa il 50%, quando lo Stato ridurrà le proprie spese di solo 10 miliardi in quanto prevede di attivare maggiori entrate per 7 miliardi. Ma non è finita qui, perché si parla di ridurre il Fondo sanitario nazionale di altri 6 miliardi in tre anni, nonostante le Regioni abbiano firmato un patto istituzionale ed alcune siano impegnate nel rientro dei disavanzi. Insomma, questa volta, -ha concluso Cersosimo- sarà un gioco di prestigio mettere le mani nelle tasche degli italiani senza farsene accorgere”. .  
   
 

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