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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Giugno 2008
 
   
  GIOVEDÌ E VENERDÌ UN CONVEGNO PER PARLARE DEL PROGETTO GANTT (GINESTRAARTE, NATUA E TECNOLOGIA TESSILE) A CATANZARO

 
   
  Si apre giovedì diciannove, a Catanzaro, per concludersi venerdì venti, a San Marco Argentano, il seminario di studi di approfondimento del progetto Gantt (Ginestraarte, Natua e Tecnologia Tessile), patrocinato dall’Assessorato regio- nale all’Agricoltura e dall’Arssa e promosso dall’Artes (Strumenti per l’innovazione). I lavori si svolgeranno, il 19 giugno con inizio alle 9,30, nella sala della Casa delle Culture a Catanzaro e proseguiranno per l’intera giornata. Infatti, nel pomeriggio, è prevista una tavola rotonda, cui prenderanno parte anche esperti e rappresentanti politici di altre regioni italiane. Alle sedici il Presidente della Regione Agazio Loiero terrà una Conferenza stampa. Nelle due giornate di convegno programmate per il 19 e il 20 giugno, i promotori del progetto Gantt affronteranno gli aspetti tecnologici, produttivi e innovativi legati al trattamento della ginestra e discuteranno le modalità di rilancio economico e creativo dell’area. Il convegno, secondo i promotori, servirà a rilanciare le due buone notizie: il mondo del tessile e del fashion possono contare su un felice ritorno: la ginestra, fibra made in Italy dalle straordinarie caratteristiche prestazionali è di nuovo una realtà produt-tiva. E l’altra, che il sud Italia, spesso identificato dai media con i fenomeni di corru-zione, di malapolitica e abbandono, è capace di promuovere iniziative in grado di creare ricerca, innovazione e, soprattutto, lavoro, come dimostra il progetto Gantt. La storia della ginestra calabrese - La lavorazione della ginestra, fibra tessile dalle caratteristiche simili a lino e canapa, è stata per secoli patrimonio culturale ed artigianale delle regioni del Centro Italia e del Sud. Abbandonata negli anni dell’industrializzazione a vantaggio di fibre a maggior resa produttiva, è sopravvissuta grazie alla sapienza di un artigianato marginale che ha impedito che gli antichi saperi andassero perduti. Grazie a questo progetto, è stato possibile riannodare i fili di una antica tradizione contadina e produttiva, rinnovarla ed inserirla nei trend della ricerca tecnologia, ridando a questa fibra un futuro. Il progetto nasce nell’ambito di strategie di rilancio di aree economi-che in declino nel 1998 come intervento di community regeneration condotto dall’Istituto Artes, e coinvolge tre territori calabresi (la Locride Aspromonte, l’area montana che da Nocera Tirinese, Tiriolo e riunisce l’intero arco montano della zona lametina e l’alto crotonese). Alla base dell’iniziativa alcune convinzioni maturate in una lunga esperienza di studi e azioni di campo, condotte dall’Istituto e che possono essere sintetizzate in tre concetti chiave: la ricerca e l’innovazione non sono patrimonio solo delle grandi imprese, ma costituiscono anzi la chiave di volta dello sviluppo delle micro imprese di regioni fragili legate allo sfruttamento delle risorse locali; la sostenibilità in un intervento di cluster start-up, in una regione affetta da profondi problemi di blocco/squilibri di sviluppo, si identifica in azioni di recupero, protezione e valorizzazione a fini produttivi, del patrimonio di arti e mestieri rari, vero capitale di cultura tecnologica e del lavoro di regioni deboli; in regioni con gravi ritardi e forte distanza dai know-how tecnologico-industriali occorre superare la tradizionale distinzione tra tecnologie emergenti e tradizionali, innestando in loco saperi e competenze tecnologici e scientifici fortemente legati alle vocazioni territoriali, capaci di coinvolgere altre filiere produttive stimolando una reazione positiva a catena. Sulla base di queste idee, nel 2001, prende il via il progetto Gantt. Il progetto, in larga misura autofinanziato dall’Istituto Artes, ha ricevuto alcuni importanti contributi pubblici che hanno facilitato l’avvio del piano di ricerca e la possibilità di contattare partner italiani e stranieri. L’obiettivo specifico del progetto è stato quello di identificare know-how scientifici, tecnologici e produttivi innovativi al fine di mettere a punto un processo ecososte-nibile di lavorazione della pianta di ginestra per estrarre fibra tessile (dalla fase di estrazione, sfibratura, filatura, torcitura e tintura fino alla tessitura) e quindi, successi-vamente, per la valorizzazione integrale di tutte le restanti componenti (carta, componenti high-tech, fitofarmaci cardiotonici, profumi, tinture,…). Nel corso dell’azione si è quindi proceduti ad identificare le fasi critiche per la completa automazione del processo, ovvero la fase di macerazione e sfibratura; conoscere e valutare le tecnologiche necessarie per la messa a punto dei processi di macerazione, individuate in particolare nella scelta delle tecnologie enzimatiche; valutare gli scenari economici derivanti dalle soluzioni tecniche ipotizzate; prefigu- rare una strategia di business start-up mirata ad impiantare in Calabria un polo di ricerca industriale, produzione manifatturiera, formazione e commercializzazione. Un ulteriore stimolo alla concretizzazione dell’iniziativa arriva nell’aprile 2006 con la decisione del Dipartimento Agricoltura Foreste e Forestazione della Regione Calabria di approvare la realizzazione di un programma che trasferisca le attività dal laboratorio estero in Calabria, presso un centro sperimentale dell’Arssa (Agenzia Regionale Sviluppo e Servizi in Agricoltura). Obiettivi del programma approvato dalla Giunta regionale sono stati: Portare a termine gli importanti risultati di laboratorio ottenuti relativamente ai processi di macerazione, proseguendo la ricerca industriale per la messa a punto delle fasi di sfibratura, cardatura, filatura, tintura e tessitura tramite la progettazione e la conseguente messa in attività del primo impianto pilota (prototipo) di estrazione di fibra tessile dalla ginestra; Completare la ricerca in merito ai comportamenti e alle prestazioni della vegetazione spontanea e coltivata, anche attraverso fasi di sperimentazione in campo; prefigurare una strategia perseguibile di valorizzazione dei risultati della ricerca, ai fini dello sviluppo di iniziative imprenditoriali e di lavoro. In questi due anni è stato possibile concretizzare le parti più salienti del progetto, tanto che nel corso del seminario calabrese Artes presenterà al mondo tessile (imprese, gruppi finanziari, parti sociali, centri di ricerca scientifica e tecnologica, istituzioni pubbliche interessate) la nuova fibra e i primi campioni di filato e proporrà alla discussione possibili strategie che sappiano valorizzare e capitalizzare i risultati raggiunti, radicarli nel territorio e nell’economica calabrese. .  
   
 

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