Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Giugno 2008
 
   
  FASHION & LUXURY INSIGHT – GIUGNO 2008 MODA E LUSSO, LE GRANDI IMPRESE CRESCONO ANCORA (+8% NEL 2007)

 
   
  I ritmi sono meno sostenuti che nel passato, ma i risultati ancora molto buoni, secondo il rapporto Sda Bocconi-altagamma-ernst&young che analizza i bilanci delle grandi società quotate di tutto il mondo Il lusso continua a crescere, ma a un ritmo meno sostenuto rispetto agli scorsi anni, producendo, così, ritorni sugli investimenti ancora molto buoni, ma in leggero calo. Lo evidenzia la terza edizione di Fashion & Luxury Insight, il rapporto di Sda Bocconi, Altagamma ed Ernst&young che analizza i bilanci delle grandi imprese internazionali quotate del lusso e della moda, presentato oggi a Palazzo Mezzanotte. Le vendite sono cresciute, nell’anno fiscale 2007, dell’8% (10,8% nel 2006) e la redditività degli investimenti è stata del 16,2% (17,2% nel 2006). Hanno andamento simile anche gli altri, principali parametri: margine operativo lordo (ebitda) del 15,8% (16,1% nel 2006), risultato operativo (ebit) del 12,4% (12,8% nel 2006), generazione di cassa del 10,3% del valore delle vendite (10,6% nel 2006). Nell’edizione corrente, l’analisi riguarda 36 imprese dei cluster Department Stores, Fashion Retail, Conglomerate finanziarie e Pelletteria, con un fatturato individuale superiore ai 200 milioni di euro e complessivo di 121 miliardi di euro. Il motore della crescita del settore continua a essere l’apertura di nuovi punti vendita retail. I punti vendita sono aumentati nel 2007 del 6,5%, contro una media del 10% nei cinque anni precedenti e il modello distributivo basato sulla rete di proprietà si rivela quello di maggiore successo. Dei quattro cluster considerati, quello del Fashion Retail ottiene il miglior ritorno sugli investimenti (18,5%, da paragonarsi al 16,7% della Pelletteria e, in fondo alla classifica, all’8,6% dei grandi magazzini e l’8,2% delle conglomerate finanziarie). “Analizzando i singoli cluster si nota che nella pelletteria, il settore che negli ultimi anni è cresciuto di più, le aziende con una parte rilevante del proprio fatturato generata dal retail hanno più elevata redditività, capacità di generazione di cassa e crescita delle vendite”, nota Barbara Rovetta, docente dell’area amministrazione, finanza e controllo e del Master in fashion, experience and design management della Sda Bocconi, “e nel periodo 2001-2007 il numero di negozi è cresciuto più velocemente tra le aziende ancora focalizzate sul wholesale che per quelle già focalizzate sul retail, a conferma del fatto che questo viene considerato il modello a cui tendere”. Anche nel mondo dei Fashion Retailer, si registra una buona crescita delle vendite (pari al +7. 3%), ma “la crescita è prevalentemente determinata dalle nuove aperture, più che dalla performance dei singoli negozi. A fronte di una redditività in calo costante nell’ultimo triennio, i Fashion Retailer concentrano l’attenzione sulla gestione del capitale circolante e sulle scorte in particolare, capitalizzando così gli sforzi fatti sulla gestione dell’offerta e sui sistemi di riassortimento in stagione”, osserva Giorgio Brandazza, docente dell’area strategia e del Master in fashion, experience and design management della Sda Bocconi. Deckers outdoor (per crescita delle vendite), Hennes&mauritz (per ritorno sugli investimenti) e Coach (per risultato operativo) sono i top performer dell’anno, in classifiche che comprendono sempre, nelle prime dieci posizioni, anche l’italiana Geox e, in quelle delle vendite e del risultato operativo, anche Tod’s. “I nomi dei best performer”, sostiene ancora Rovetta, “evidenziano la rilevanza degli accessori per il consumatore fashion e il successo del modello del vertical retailing”. Le imprese americane sono le più rappresentate nella classifica, a conferma di un’annata estremamente positiva, ma con qualche incertezza per il 2008, dovuta all’estrema dipendenza dal mercato interno che, in media, pesa per oltre l’80% delle vendite. “Nel complesso, dal campione analizzato emerge che nel 2007 c’è stata ancora capacità di crescita, in particolare nel settore Lusso, con segni di debolezza nel segmento medio” afferma Armando Branchini, Segretario generale di Altagamma e docente senior dell’area strategia della Sda Bocconi. “Tutti gli indicatori di redditività sono in discesa nel triennio 2007-2007, l’andamento del primo trimestre 2008 mostra una riduzione dei tassi di crescita e una generale contrazione dei margini, facendo presagire così uno scenario 2008 più debole rispetto a quello 2007. ” “Uno degli spunti piu interessanti dello studio” aggiunge Andrea Paliani, Partner Ernst&young “è rappresentato dalla conferma che le aziende di maggior successo, in termini di gross margin ed ebit, sono quelle che hanno adottato una strategia di integrazione verticale puntando allo sviluppo del canale retail (nuove aperture) e ad un recupero di efficienza attraverso una gestione d’eccellenza del working capital e dell’inventory per store. ” .  
   
 

<<BACK