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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Giugno 2008
 
   
  “TRENTINO MEETS MOSCOW” CULTURA, ECONOMIA, TURISMO, RICERCA: IL PICCOLO TRENTINO DIVENTA GRANDE IN RUSSIA L’AMBASCIATORE ITALIANO IN RUSSIA: “QUESTO È IL MODO GIUSTO PER PRESENTARSI QUI”

 
   
  Trento, 19 giugno 2008 – Cultura, turismo, economia, ricerca e innovazione: è il Trentino più dinamico, aperto al nuovo e proiettato nel mondo quello che la grande Russia - il mercato dove oggi più conviene investire, come disse al Festival dell’Economia l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne – ha conosciuto nei giorni scorsi a “Trentino meets Moscow”, la missione promozionale promossa dal governo provinciale che si è chiusa ieri a Mosca. Una missione che ha inaugurato un nuovo modo di presentare il Trentino all’estero, un piccolo territorio dalle grandi ambizioni, che “fa squadra” e che si presenta come sistema territoriale integrato. Evento clou di “Trentino meets Moscow” l’inaugurazione, lunedì scorso, al celeberrimo Museo Puškin della grande mostra “Futurismo Italia-russia. La rivoluzione radicale”, realizzata dal museo moscovita in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e curata da Irina Antonova, direttrice del Puškin, e Gabriella Belli, mostra che anticipa a livello europeo gli eventi e celebrazioni che si terranno il prossimo anno per il centenario (20 febbraio 2009) della fondazione della maggiore avanguardia italiana del Novecento. A guidare la folta delegazione trentina - composta da rappresentanti e responsabili di Trentino Sprint, Trentino Spa e Apt d’ambito, Confindustria Trento con alcune imprese di punta del sistema industriale trentino, Università di Trento e Federazione trentina della cooperazione - la vicepresidente della Provincia e assessore alla cultura Margherita Cogo e l’assessore alla programmazione, ricerca e innovazione Gianluca Salvatori. “Presentarsi in questo modo sulle platee internazionali – ha affermato l’ambasciatore italiano a Mosca, Vittorio Claudio Surdo, intervenuto in più occasioni al meeting – è la maniera più corretta ed efficace per una realtà regionale come il Trentino. Sono certo che i risultati non mancheranno”. Tre i momenti promozionali di alto livello, rispettivamente dedicati alla promozione delle produzioni trentine sul mercato russo, alla promozione turistica e alle prospettive di cooperazione tra il sistema della ricerca trentino e quello russo, che hanno attirato all’Hotel Metropol di Mosca, a due passi dalla Piazza Rossa, esponenti di alto livello del mondo produttivo russo quali Sergei Borisov, presidente di Opora, associazione che rappresenta 150mila piccole e medie imprese russe, Andrei Kutznetzov dell’Unione imprenditori e produttori russi, Egor Ludkevich responsabile del dipartimento relazioni esterne dell’Agenzia federale per il turismo russa con i maggiori tour operator russi, il direttore del Kurchatov Institute e vice presidente dell’Accademia delle Scienze di Mosca, Mikhail Kovalchuk. Grande risonanza ha avuto, con la partecipazione delle maggiori reti televisive e giornali russi, l’inaugurazione (conclusa da un grande buffet, curato dallo chef Rinaldo Dalsasso, con assaggio dei più rinomati prodotti tipici trentini) della mostra sul futurismo al Museo Puškin, con oltre 300 opere esposte provenienti, oltre che dal Mart, dai maggiori musei europei, da Stati Uniti, Israele e da collezioni private. Ispirata ai balletti meccanici di Fortunato Depero l’affascinante performance, organizzata dall’Istituto italiano di cultura a Mosca rappresentato dal suo direttore Alberto Di Mauro, che ha aperto ai moltissimi visitatori intervenuti le sale del Puškin che ospiteranno fino al 24 agosto l’importante esposizione d’arte incentrata sul rapporto tra l’avanguardia russa e il futurismo, mostra completata anche da una sezione fotografica sul futurismo, curata dall’Istituto italiano di cultura a Mosca, che è stata inaugurata oggi. “Questa mostra realizzata in collaborazione con il Mart – ha affermato la direttrice del Museo Puškin, Irina Antonova – è per il nostro museo uno degli eventi più importanti degli ultimi anni. Quanti sono interessati al futurismo rimarranno molto soddisfatti”. “Il Mart – ha detto la direttrice Gabriella Belli – è felicissimo di realizzare questa mostra, che realizza anche un sogno importante della critica d’arte italiana, un progetto concreto che mette in relazione la ricerca delle avanguardie futuriste italiane con quelle cubofuturiste russe. Sarà per tutti l’occasione per scoprire una contiguità parallela tra due movimenti che ebbero le stesse intuizioni creative in uno stesso momento storico e che ci hanno lasciato in eredità la possibilità di vedere il futuro”. Al “filo rosso” che, all’inizio del secolo scorso, ha legato attraverso gli artisti futuristi Italia e Russia, ha fatto riferimento la vicepresidente e assessore alla cultura Margherita Cogo, presentando il Trentino come uno dei territori italiani a maggiore valore aggiunto legato, oltre che al patrimonio ambientale, alla cultura: “I capolavori esposti al Museo Puškin testimoniano una stagione e un dialogo altissimo tra i nostri due paesi – ha affermato all’inaugurazione della mostra – e ripercorrere oggi quelle vicende artistiche e culturali è davvero importante, perché ci permette di riaffermare un’amicizia tra due musei, il Puškin e il Mart, che vuole simboleggiare anche l’amicizia tra due popoli”. Due territori, Russia e Trentino, imparagonabili sul piano delle dimensioni territoriali ed economiche ma che hanno una cosa in comune: una forte volontà di affrontare il futuro senza aver paura del cambiamento. E’ quanto ha messo in luce l’assessore Salvatori: “Ci troviamo nuovamente, come fu all’inizio del Novecento con il Futurismo, di fronte ad un momento storico di grande accelerazione, nel quale occorre accettare la sfida del cambiamento contrapponendola al timore del nuovo. La creatività artistica espressa dalla mostra al Museo Puškin e gli incontri a vari livelli tra i mondi più avanzati dell’economia e della ricerca trentini e russi sono aspetti comuni di uno sguardo sul mondo che non vuole lasciare spazio alla paura del cambiamento”. Un incontro, quello tra il piccolo Trentino e la grande Russia, che gli stessi russi vogliono ora ampliare: “Abbiamo ancora molto da fare insieme” ha infatti affermato al forum dedicato al turismo che si svolgeva in contemporanea all’Hotel Metropol, Egor Ludkevich responsabile del dipartimento relazioni esterne dell’Agenzia federale per il turismo russa. Il workshop dedicato al turismo ha avuto un taglio molto operativo, con il coinvolgimento di una platea selezionata e ristretta di grandi buyer ed operatori del settore turistico russi che programmano le destinazioni invernali dolomitiche ed ai quali il responsabile di Marketing Trentino, Maurizio Rossini, ed i rappresentanti di Dolomiti Superski e delle Aziende di promozione turistica di Valle di Fassa, Madonna di Campiglio e Valle Rendena, e Paganella-andalo-molveno hanno presentato le novità per la prossima stagione invernale 2008/09. Un’occasione preziosa per rinsaldare gli ottimi rapporti che legano i product manager russi agli operatori Trentini, un modo per incontrarli e proporre loro gli aggiornamenti ultimi della prossima stagione. In Trentino, infatti, sono arrivati la scorsa stagione invernale oltre 20. 000 turisti russi, una quota in continua ascesa. Anche il seminario incentrato sui temi scientifici, aperto dall’ambasciatore italiano in Russia, Vittorio Claudio Surdo, è servito a valorizzare e rafforzare l’avvio di una recente collaborazione tra l´Università di Trento, l´Accademia delle scienze di Mosca e il prestigioso Centro di ricerca Kurchatov. I tre centri hanno firmato circa due mesi fa un importante accordo di collaborazione scientifica e tecnologica. Il seminario che ha visto presenti tra gli altri il rettore dell’università di Trento Davide Bassi, l’assessore alla ricerca e innovazione della Provincia autonoma Gianluca Salvatori e, da parte russa, Michael Kovalchuk, direttore del prestigioso Centro di Ricerca Kourchatov, vicepresidente dell´Accademia delle scienze e coordinatore del programma nazionale russo in materia di fisica e nanotecnologia, ha offerto l’opportunità per la firma dei tre primi protocolli operativi dell’Accordo quadro incentrati in particolare sulla cooperazione nel campo delle nanotecnologie per applicazioni biomediche, della fisica nucleare teorica, e dello scambio di ricercatori e dottorandi tra l’Università degli studi di Trento e l’Istituto Kourchatov. “Il Trentino – ha tra l’altro affermato in questa occasione l’assessore Salvatori, illustrando le peculiarità della nostra provincia – vuole distinguersi per essere aperto all’innovazione come strumento per aumentare la propria capacità competitiva, sapendo che può contare su creatività, conoscenza e dinamismo d’impresa”. Ieri mattina, infine, l’ultima sessione di lavoro che ha visto all’Hotel Metropol la promozione economica del sistema trentino, al quale ha preso parte una platea selezionata di operatori economici, rappresentanti delle categorie produttive ed esponenti istituzionali di settore russi. Obiettivo la presentazione ad una qualificata audience di alcune selezionate realtà settoriali e produttive a più alto potenziale di proiezione nel mercato russo, anche attraverso l´illustrazione di alcuni casi aziendali di eccellenza e rappresentativi dell´intero contesto economico provinciale (Pama, Acquafil, Ferrari, Apot, Gruppo Mezzacorona). Erano presenti, tra gli altri, Enrico Zobele, presidente di Trentino Sprint, la presidente di Confindustria di Trento Ilaria Vescovi, il presidente della Federazione Trentina delle cooperative Diego Schelfi, Sergei Borisov, il presidente di Opora, la più grande confederazione delle piccole e medie imprese russe e Andrey Kuznetsov, direttore esecutivo dell’International committee dell’Unione degli Industriali della Federazione russa. .  
   
 

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