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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Giugno 2008
 
   
  OPERAZIONI IN DERIVATI DEL COMUNE DI MILANO: ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA. CONTESTATA ALLE BANCHE LA TRUFFA AGGRAVATA, CON RICHIESTA DI CONFISCA DEI BENI.

 
   
  Milano 19 giugno 2008 - E’ stato depositato alla Procura della Repubblica di Milano un esposto circostanziato relativo alle operazioni in strumenti derivati concluse dal Comune di Milano, dal giugno 2005 ad oggi, con istituzioni finanziarie estere. Nell’esposto viene richiesto alla Procura di valutare l’applicazione del reato di truffa aggravata a carico di quattro banche intermediarie residenti a Londra (Deutsche Bank Ag, Ubs, Jp Morgan, Depfa Bank), reato previsto dal Codice Penale all’art. 640, secondo comma, n. 1. Il reato di truffa aggravata - nella ricostruzione fornita alla Procura - emergerebbe a seguito di una verifica dettagliata di tutte le operazioni condotte dal 2005 ad oggi, analisi che individua l’esistenza di ingenti commissioni occulte indebitamente incassate dalle banche intermediarie a danno del Comune di Milano. Tali commissioni occulte - secondo una stima dettagliata allegata all’esposto – potrebbero ammontare ad un cifra superiore a 73 milioni di Euro. A tale riguardo è stato richiesto alla Procura della Repubblica di valutare l’acquisizione all’estero dei “book” giornalieri delle quattro banche, contenenti le registrazioni di tutti gli incassi realizzati a seguito delle operazioni in derivati poste in essere con il Comune di Milano. L’esposto chiede inoltre alla Procura di considerare, qualora si ravvisasse l’ipotesi di truffa aggravata, l’opportunità di procedere nei confronti delle banche alla confisca di beni per un importo pari all’ingiusto profitto realizzato a danno del Comune di Milano, in applicazione dell’art. 322 ter del Codice Penale, nonché di adottare le misure precauzionali nei confronti delle persone giuridiche ai sensi delle Legge 231/01. La decisione di sottoporre all’attenzione della Procura l’ipotesi di reato di truffa aggravata e la confisca di beni a carico delle banche è stata presa dopo avere ravvisato in tutte le operazioni condotte dal 2005 ad oggi l’applicazione a carico del Comune di condizioni economiche fortemente peggiorative rispetto ai valori riscontrabili in pari data sui mercati finanziari. L’ammontare complessivo di tali scostamenti contribuisce inoltre in modo significativo alla valorizzazione negativa della posizione in derivati del Comune di Milano, stimata qualche tempo fa in 250 milioni di Euro e la cui valutazione attuale - probabilmente aggravatasi a seguito di recenti turbolenze finanziarie - sarà oggetto di accertamento da parte di un collegio di probi viri di cui si attende la nomina da parte del Comune. “Nelle prossime settimane - hanno dichiarato i consiglieri Davide Corritore e Fabrizio Spirolazzi, coordinatori del gruppo di lavoro del Pd sui derivati – si procederà alle definizione di ulteriori iniziative da intraprendere, con la collaborazione del network di studi legali italiani ed esteri che ci stanno assistendo. Verranno innanzitutto valutate le modalità con cui impugnare, eventualmente anche presso la giurisdizione inglese, i contratti in essere con le quattro banche. Ci impegneremo su quest’ultimo fronte con tutte le nostre energie, con lo scopo - hanno concluso Corritore e Spirolazzi - di ottenere il risparmio integrale delle centinaia di milioni di sofferenze che pesano sui futuri bilanci del Comune di Milano, sofferenze generate a seguito di attività in derivati che reputiamo essere state condotte in modo illecito”. Il capogruppo Pierfrancesco Majorino aggiunge: “Ma il sindaco apra gli occhi, rompa il silenzio e non perda ulteriore tempo, sottostimando i rischi sul Bilancio comunale” .  
   
 

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