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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Giugno 2008
 
   
  ARCHIVIATA DALLA COMMISSIONE EUROPEA LA PROCEDURA DI INFRAZIONE SUI NITRATI. ZANICHELLI: "E´ UN SUCCESSO DELL´EMILIA-ROMAGNA. IL NOSTRO MODELLO ALLA FINE È STATO VINCENTE"

 
   
   Bologna – La Commissione Europea ha archiviato la procedura di infrazione aperta nel 2006 nei confronti dell’Italia per il mancato rispetto dei valori limite di nitrati provenienti da reflui zootecnici, nelle acque superficiali e sotterranee. Tutte le Regioni padane, un’area dai delicati equilibri ambientali e dove c’è un’alta concentrazione di attività zootecniche, si sono infatti adeguate ai limiti previsti dalla normativa europea. La notizia è stata data ieri dall’assessore all’ambiente della Regione Emilia-romagna, Lino Zanichelli. “Considero questo risultato - ha detto Zanichelli - anche un successo dell’Emilia-romagna, che è stata la prima Regione padana a fare scelte coraggiose per ridurre sul proprio territorio l’inquinamento da nitrati, stabilendo per i propri allevamenti limiti più stringenti di quelli previsti altrove. Andando in controtendenza rispetto alle altre Regioni limitrofe - Lombardia, Piemonte e Veneto - abbiamo dimostrato che era possibile adottare tecniche di allevamento meno inquinanti, coniugando le esigenze produttive alla necessità di tutelare la qualità delle acque e ci siamo impegnati anche a livello governativo affinché questa linea alla fine prevalesse. Il ritiro della procedura di infrazione Ue è la dimostrazione che il “modello Emilia-romagna” alla fine è stato vincente. ” Ora dunque tutte le Regioni del Bacino del Po hanno adottato regole uniformi e rispondenti ai limiti comunitari, sulla base delle strategie di salvaguardia per le zone vulnerabili ai nitrati che la Regione Emilia-romagna ha già assunto da diversi anni e riconfermato all’inizio dell’anno scorso con il nuovo programma d’azione. Ora si tratta di dare concreta applicazione e continuità a queste norme in ogni territorio regionale interessato da una significativa presenza di allevamenti intensivi e dalle relative problematiche ambientali. Riguardo poi all’esigenza di tutelare le produzioni tipiche, l’assessore Zanichelli sottolinea un’altra conseguenza: “Grazie a questa archiviazione e al lavoro già svolto in regione, siamo oggi nelle condizioni di garantire un’attenzione adeguata alle produzioni di pregio, come il Parmigiano Reggiano, conciliando sostenibilità ambientale ed economica. ” Con il Piano di Tutela delle Acque e con la deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 96 del 16 gennaio 2007, l’Emilia-romagna aveva definito i criteri e le norme tecniche per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento ed il Programma d’Azione per le zone vulnerabili ai nitrati da fonte agricola. Un insieme di misure, condizioni di utilizzo e obblighi specifici per i titolari degli allevamenti, volti a contenere la perdita di nutrienti (azoto e fosforo) nelle acque superficiali e sotterranee, effetto tipico dell’utilizzo in agricoltura, quali fertilizzanti, dei liquami zootecnici. .  
   
 

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