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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2008
 
   
  CONFERENZA “FAMILY MATTERS” IL RAGAZZO DI PALERMO ACCOLTELLATO DAL PADRE UN FIGLIO GAY: I GENITORI RACCONTANO LA LORO ESPERIENZA IN UN FILM IL DVD SARÀ DISTRIBUITO NELLE SCUOLE IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO

 
   
  Firenze, 24 giugno 2008 - Un film di 90 minuti, in cui i genitori raccontano cosa è successo in famiglia dopo il coming out del figlio gay o della figlia lesbica. Le paure, il dolore, lo smarrimento. Ma anche la messa in discussione del proprio ruolo di genitori, la rinascita, la ‘rifondazione’ della famiglia su basi più autentiche. Non a caso il documentario si intitola “Due volte genitori”. L’ha girato Claudio Cipelletti, con la collaborazione di Lucia Bonuccelli e Francesco Pivetta; è stato presentato il 21 giugno alla conferenza internazionale “Family matters. Sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giovani gay e lesbiche”, iniziata il 20 giugno nell’Auditorium del Consiglio regionale. E, nel corso del prossimo anno scolastico, verrà distribuito anche nelle scuole. L’ha annunciato l’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori, partecipando alla tavola rotonda su “le politiche possibili ” che si è tenuta nell’ambito della conferenza. «Le famiglie dei ragazzi con problemi di identità sessuale – ha detto Salvadori – vivono spesso con grande difficoltà questa loro situazione. Quindi c’è la necessità di un aiuto, di un sostegno, per far capire loro che questa realtà può essere vissuta non solo come un problema, ma come un’esperienza di vita, un percorso da fare assieme al proprio figlio». I lavori sono stati aperti da Agostino Fragai, assessore alle riforme istituzionali e all’attuazione dello Statuto, che ha portato i suoi saluti: «Questa conferenza internazionale – ha detto – si inserisce in un percorso che la Regione ha intrapreso da tempo per combattere le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Un percorso che mi auguro possa portare al rafforzamento dei diritti individuali, al superamento di! chiusure e pregiudizi, e contribuire alla costruzione di una società davvero aperta. Tutto ciò nella prospettiva che i diritti degli omosessuali non vanno considerati come diritti di una parte della società, e perciò parziali, ma come diritti di tutti noi, dunque universali». Il documentario che fa parte del Progetto europeo Daphne, un ampio programma di ricerca e intervento a sostegno delle famiglie con figli omosessuali, con partner di tre Paesi: Italia, Spagna, Gran Bretagna. Del progetto fa parte anche la ricerca condotta dall’Università del Piemonte Orientale su 200 famiglie di giovani gay e lesbiche, che è stata presentata stamani al convegno. «Ho cercato di entrare in punta di piedi nelle famiglie – racconta il regista Claudio Cipelletti – Ho scoperto un universo inaspettato, complesso, di grande fragilità. Questi genitori si sono trovati di fronte a u! na rivelazione che in un attimo ha cancellato ogni certezza, l! e fondam enta di ieri e il senso del domani, i presupposti stessi della loro esistenza». Come hanno reagito i genitori alla scoperta? Come hanno affrontato l’idea di aver generato un figlio che improvvisamente li ‘tradisce’? «Anche chi si percepiva sereno, almeno idealmente, nei confronti dell’omosessualità – spiega Cipelletti – non ha avuto gli strumenti per affrontare subito il mistero della genesi dell’omosessualità nel cuore della propria famiglia. Così il film indaga questo percorso tra le aspettative tradite dei figli, e l’accettazione non tanto dell’omosessualità, ma della propria rinascita come genitori, ripartendo da zero, ‘facendomi guidare nei primi passi da mio figlio, mentre una volta la roccia per lui ero io’, come dice un papà. L’amore trionfa, ma non basta. Bisogna mettersi in gioco. E questi genitori hanno saputo farlo fino in fondo. Scoprendo! che la loro è una goccia nell’oceano, e che c’è ancora tutto da fare». Presente alla conferenza anche Paolo Brunetto, il diciottenne palermitano che poco tempo fa è stato accoltellato dal padre, che non accettava la sua omosessualità. Ora il ragazzo vive e lavora in Toscana, nel locale “Friendly Versilia” di Torre del Lago. .  
   
 

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