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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Giugno 2008 |
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MANOVRA ECONOMICA: POLETTI (LEGACOOP), LE DISPOSIZIONI FISCALI SULLE COOPERATIVE PENALIZZANO PESANTEMENTE E INGIUSTAMENTE LA COOPERAZIONE DI CONSUMATORI; NECESSARIO CORREGGERLE NEL PROSSIMO PASSAGGIO PARLAMENTARE
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Roma, 24 giugno 2008 – In merito alle disposizioni fiscali sulle cooperative contenute nel Decreto Legge che fa parte della manovra economica varata dal Governo, il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, ha rilasciato al seguente dichiarazione. “Le tre disposizioni fiscali sulle cooperative - inserite a sorpresa dal Governo nel decreto-legge approvato mercoledì scorso (lo stesso Ministro Tremonti non ne aveva fatto alcun cenno nel corso dell’incontro con le parti sociali) – sono concentrate, pesantemente e ingiustamente, sulla sola cooperazione di consumo. Un settore fondamentale del movimento cooperativo italiano che associa quasi sette milioni di soci, e svolge un ruolo importante di calmieramento dei prezzi, di innovazione, e di difesa della concorrenza in un mercato che sarebbe altrimenti dominato dalle grandi catene straniere della distribuzione commerciale. Ad aumentare l’iniquità delle misure, l’imposta straordinaria a favore del “fondo di solidarietà per i cittadini meno abbienti”, per come è congegnata, non graverà su tutte le imprese operanti nella grande distribuzione commerciale, ma solo sul segmento della cooperazione di consumo: è l’unico caso, tra quelli previsti dal Decreto Legge, in cui questo avviene, determinando una netta sperequazione competitiva. Che lo sviluppo delle cooperative di consumo possa essere mal visto dalla concorrenza è cosa nota. Desta sconcerto e preoccupazione che questa linea venga fatta propria da un Governo che ha posto come punto centrale del suo programma, la promozione della competitività del sistema produttivo nazionale, con l’adozione di misure che danneggeranno le tante filiere produttive nazionali che trovano sbocco nella rete di vendita della cooperazione. Legacoop si attiverà dunque subito per promuovere con il Governo e con tutti i gruppi parlamentari, un confronto serio e approfondito su queste misure, in modo che esse vengano corrette nel prossimo passaggio parlamentare”. . |
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