Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2008
 
   
  SCLEROSI MULTIPLA, IN TOSCANA COLPISCE 3.000 PERSONE “INTERVENIRE SUBITO PER “BLOCCARE” LA MALATTIA”

 
   
  Firenze, 24 giugno 2008 – La sclerosi multipla va bloccata sul nascere: con un intervento tempestivo oggi è infatti possibile ridurre radicalmente l’aggressività di una malattia che colpisce in Toscana oltre 3 mila persone, 57 mila in Italia . “Il nostro obiettivo – spiega la prof. Ssa prof. Ssa Maria Pia Amato, responsabile del Settore Sclerosi Multipla della Neurologia I del Careggi diretta dal prof. Sorbi -, è riuscire a identificare fin da subito i sintomi per intervenire al più presto e trasmettere ai pazienti fiducia nei trattamenti. Questo richiede un inteso lavoro d’équipe che solo le strutture di eccellenza come la nostra riescono a garantire al meglio. Attualmente seguiamo 1. 480 pazienti, di cui il 73% donne: oltre la metà (51%) provengono dalla provincia di Firenze, il 39% da altre province toscane e il 10% dal resto d’Italia. L’età media è di 43. 4 anni, la durata media di malattia 14. 8 anni e il grado di disabilità è lieve nel 55% dei casi: segno che un intervento terapeutico immediato ed appropriato è in grado di tenere sotto controllo la progressione della sclerosi multipla”. Le nuove evidenze dimostrano infatti che un trattamento precoce con interferone beta-1b, dopo il primo episodio, rallenta del 40% la progressione della malattia e della disabilità. Ma altrettanto importante per poter garantire la migliore assistenza è la presenza di un team multispecialistico che preveda neurologi, infermieri e psicologi, figure che sono state coinvolte, insieme ai farmacisti ospedalieri, nel Talk Show “Question Time in sclerosi multipla. Contro la progressione della disabilità: il trattamento precoce è la nuova opportunità?”, un progetto nazionale itinerante di sensibilizzazione e di formazione che si svolge oggi a Firenze e che in seguito toccherà Genova e Padova. La sclerosi multipla rappresenta la prima causa di invalidità di origine neurologica nel giovane adulto. È più frequente nelle donne rispetto agli uomini e si manifesta prevalentemente fra i 20 e i 40 anni, con un picco intorno ai 20-30. “La malattia può comportare deficit delle funzioni cognitive nel 40-65% dei casi, con un notevole impatto sulle attività lavorative e quotidiane – spiega la prof. Ssa Amato - Nell’adulto i problemi cognitivi riguardano più spesso l’attenzione e la concentrazione, la velocità di elaborazione delle informazioni e la memoria mentre altri aspetti, come l’intelligenza generale o il linguaggio, sono fortunatamente di solito risparmiati. Oggi sappiamo che la disabilità si riduce quanto più precocemente si interviene per curare la malattia, impedendole di distruggere altre parti del cervello”. I dati più recenti di un importante trial internazionale sul trattamento con interferone beta-1b, lo studio Benefit, dimostrano infatti come un inizio tempestivo, subito dopo il primo sintomo, riduca del 40% il rischio di sviluppare un danno neurologico permanente. “La sfida per noi clinici – continua la prof. Ssa Amato – è quindi riuscire a rapportarsi con un malato che ancora non si sente tale per favorire fin dal primo episodio l’adesione alla terapia. È fondamentale porre la giusta attenzione alla relazione con il paziente e alla comunicazione della diagnosi, oltre che impegnarsi per accrescere la cultura della malattia”. I sintomi iniziali della sclerosi multipla possono infatti essere piuttosto blandi, come debolezza e affaticamento, disturbi della vista, della sensibilità o motori, e per questo spesso i pazienti attendono troppo, prima di rivolgersi al medico. Una grande attività di informazione per diffondere una corretta informazione sulla sclerosi multipla e per sensibilizzare l’opinione pubblica e tutti coloro che sono coinvolti è quella svolta dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla che dal 1968, interviene nel nostro paese per promuovere ed erogare servizi sociali e sanitari, per promuovere e sostenere la ricerca scientifica e per affermare i diritti delle persone con sclerosi multipla. “La nostra Associazione richiama l’attenzione già da molti anni sull’importanza della terapia precoce, così come dimostrato da numerosi studi scientifici - dichiara il prof. Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - . La scelta terapeutica più opportuna deve essere concordata tra il neurologo curante e la persona con sclerosi multipla, che deve poter scegliere il trattamento precoce senza ostacoli, per questo l’Associazione chiede la rimborsabilità del farmaco a carico del Servizio Sanitario Nazionale per la terapia precoce e garantisce l’informazione attraverso, il proprio sito, le riviste e tutti gli altri canali”. Contro la progressione della disabilità il trattamento precoce rappresenta un´opportunità unica per fermare un processo irreversibile e intervenire prima che la malattia assuma percorsi imprevedibili. .  
   
 

<<BACK