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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2008
 
   
  ANDREA ZANZOTTO TRA SOLIGO E LA LAGUNA DI VENEZIA

 
   
  Venezia, 24 giugno 2008 - Venerdì 27 giugno alle ore 18 si terrà il primo appuntamento della nuova rassegna Libri a San Giorgio, la presentazione delle novità editoriali della Fondazione Giorgio Cini negli spazi del complesso monumentale di San Giorgio Maggiore. Giorgio Ficara e Francesco Zambon, insieme a Marco Paolini, presenteranno il volume Andrea Zanzotto tra Soligo e laguna di Venezia (Leo S. Olschki Editore, Firenze 2008) nella splendida cornice della biblioteca progettata dal Longhena. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Il volume Andrea Zanzotto tra Soligo e Laguna di Venezia, a cura di Gilberto Pizzamiglio, raccoglie le riflessioni critiche di una quindicina di specialisti italiani e stranieri sull’opera di Andrea Zanzotto, svolte nel corso di alcune giornate di studio tenute a Pieve di Soligo e a Venezia nell’autunno del 2006, in occasione dell’ottantacinquesimo compleanno di Andrea Zanzotto. Incontri a loro volta inseriti in un più ampio e variegato programma di manifestazioni promosse e sostenute dalla Regione del Veneto e che hanno coinvolto l’Università Ca’foscari di Venezia, la Fondazione Querini Stampalia e la Fondazione Giorgio Cini. I saggi qui raccolti sono rivolti in particolare all’esame del ruolo che svolge in Zanzotto il paesaggio - dalle Dolomiti alla laguna di Venezia - e dei durevoli e intimi rapporti dello scrittore con la città di Venezia, che appare nella sua poesia come una sorta di grande archetipo, in connessione/contrapposizione con i luoghi più familiari del natio Soligo o con altre parti del Veneto. Alcuni interventi si soffermano poi ad analizzare i rapporti tra Zanzotto e Fellini, quali traspaiono evidenti nel poemetto Filò (1976), dove la scena dell’emersione di una gigantesca testa di donna dal Canal Grande con cui si apre il film Il Casanova di Federico Fellini, diventa una vera e propria allegoria del riemergere, quasi dall’inconscio del poeta, della sua parlata dialettale, nei suoi misteriosi legami con le radici più profonde del linguaggio e con la stessa terra madre/matrigna. .  
   
 

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