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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2008
 
   
  BAUKUH – 100 PIANTE E SP10STUDIO – QUADERNO DAL 2000

 
   
   Genova, 24 giugno 2008 - Sarà presentata venerdì 27 giugno 2008, alla galleria Pinksummer nel cortile maggiore di Palazzo Ducale la nuova collana della De Ferrari Editore “Studi di Architettura” con i primi due titoli: baukuh – 100 piante (De Ferrari Editore, €15) e Sp10studio – quaderno dal 2000 (De Ferrari Editore, €15). Alla presentazione interverranno: Giuliano Galletta, Francesca Pennone, Franz Prati, Erminio Risso. Studi di Architettura è una nuova collana di libri di architettura. Ogni libro è un progetto indipendente, realizzato di volta in volta da un diverso studio di architettura tanto nei contenuti quanto nella veste grafica. In una zona sospesa tra la monografia e il saggio, il libro diventa occasione per il racconto di un approccio possibile al lavoro di architetto. Questi piccoli libri diventano così un modo per esporre un parere sull’architettura, un’opportunità per sviluppare un prodotto culturale meno vincolato alle esigenze di promozione degli studi professionali (che compongono la quasi totalità della letteratura disciplinare contemporanea). Baukuh è uno studio associato fondato nel gennaio 2004. Lo studio è formato da sei architetti. I meccanismi di controllo dei progetti sono indipendenti da predilezioni personali. Nessun membro di baukuh è mai singolarmente responsabile dei progetti prodotti. Lavorare senza dotarsi di una struttura gerarchica o di un dogma stilistico implica l’adozione di un processo progettuale razionale ed esplicito, basato su un patrimonio di conoscenze comune: tutta l’architettura già prodotta. A partire da questo patrimonio è possibile risolvere qualsiasi problema architettonico. “Nel tentativo di infiltrarsi in un mercato aggressivo proponendo una architettura rigorosa, baukuh lavora come un meccanico (raffinando le competenze, controllando gli strumenti), e perfeziona l’esplorazione dell’architettura con una leggera indifferenza alla realtà esterna, con l’unico scopo di produrre progetti in un pragmatico, bellissimo dialogo tra ciò che è possibile e ciò che è necessario. Le piante in questo libro mostrano la grammatica pura, l’architettura senza realtà, i progetti senza realizzazione. Come se gli architetti avessero voluto salvare la loro pura architettura per noi, e archiviarla, per una volta, senza legami con la cruda realtà. Che cosa vogliono dire?” [dalla postfazione di Kersten Geers] Sp10studio - Nel 2002 apriamo un ufficio di architettura a Genova, che prende il nome dall´indirizzo della sede, il civico dieci di piazza delle Scuole Pie. Si chiama, appunto, Scuolepie10. In seguito, alcune rimostranze dei padri Scolopi ci convincono a trasformare il nome nella versione compatta Sp10studio. In quel periodo, per altre faccende, visitavamo l´archivio delle produzioni di Superstudio, a Firenze. Una certa assonanza, più che altro grafica, tra il nostro nuovo nome e la parola Superstudio ci parve augurale. Il simbolo dello studio, un babbuino seduto tra due palme, lo abbiamo copiato dalla copertina di un libro di avventure degli anni ´30. Al momento della scelta nessuno dei presenti ricordava di avere mai visto un babbuino dal vero. “Allora se dire architettura è ormai mettere in gioco una costellazione benjaminiana (montaggio, manipolazione dei materiali, citazione), per leggere queste dimensioni, e per passeggiare su questi ponti sospesi tra il dentro e il fuori, resa impraticabile ogni enciclopedia, figlia dell’illusione illuminista di una ‘armoniosa’ organizzazione dei saperi, sarà necessario almeno un glossario, quello che l’autore ci fornisce come mappa essenziale per orientare i nostri movimenti. Questo glossario è per prima cosa un’altra costellazione che a sua volta implica una selezione in grado di fornirci uno sguardo privilegiato attraverso il quale vedere questa pratica di costruzione, dal progetto come soluzione prospettata di un problema fino al manufatto terminale. ” [dalla prefazione di Erminio Risso] .  
   
 

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