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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2008
 
   
  VITERBO-ORIO AL SERIO: PROVE DI VOLO

 
   
  Viterbo, 24 giugno 2008 - Si sono congedati con un augurio: che il prossimo viaggio Bergamo-viterbo anziché in auto si svolga direttamente in aereo. La visita di tre giorni nella Tuscia della delegazione della Camera di Commercio di Bergamo – composta da 13 persone tra cui il presidente Roberto Sestini, alcuni membri di Giunta, i Revisori dei conti e il Segretario generale –, si è appena conclusa, lasciandosi alle spalle il lago di Bolsena. Una full immersion per stringere un gemellaggio tra realtà che hanno puntato sulla realizzazione dell’aeroporto per lo sviluppo del territorio, tra riunioni e incontri, inframmezzati dalle visite all’aeroporto militare “Fabbri” e ai luoghi della provincia di Viterbo. Lo scalo di Orio al Serio, a due chilometri da Bergamo, secondo i dati forniti da Iccsai (International Center for Competitiveness Studies in the Aviation Industry), con l’avvento dei voli low cost ha visto crescere il numero di unità trasportate tra passeggeri e merci da un milione a 7 milioni, entrando nella speciale classifica dei primi 70 scali europei. Attualmente nello scalo bergamasco ci sono di 372 frequenze settimanali, schedulate per 51 destinazioni, pari ad oltre 53 partenze/giorno, per servire passeggeri con destinazione finale in 43 paesi. Si stima che il numero medio di passeggeri al giorno in transito sia di oltre 15. 000 unità, con punte di oltre 20. 000 passeggeri e accompagnatori, aventi una permanenza media in aerostazione di quasi due ore per i passeggeri in partenza, dovuta alla assoluta preponderanza di voli low-cost e charter. Le persone impiegate in Aeroporto tra Società di Gestione, Operatori, Personale di Enti di Stato sono circa 3. 700 persone. L’ indotto occupazionale generato dalla presenza dello scalo è stimabile in circa 18. 000 unità. Numeri da capogiro che sono stati riportati anche durante l’incontro svoltosi nella Sala consiliare della Camera di Commercio di Viterbo, alla presenza delle autorità locali e dei membri di Giunta e del Consiglio dell’Ente camerale. “Lo studio previsionale svolto da Icssai per l’aeroporto di Viterbo – ha dichiarato Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – ci porta a pensare a una realtà non molto distante da quella di Bergamo. Si prospetta, quindi, una grande opportunità di crescita per questo territorio e per le province limitrofe. Si pensi solo alle ricadute economiche e occupazionali determinate da tutto l’indotto che una tale infrastruttura può generare e dall’offerta turistica che si potrebbe sviluppare”. Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso Roberto Sestini, presidente dell’Ente camerale di Bergamo: “Solo per fare qualche esempio grazie l’aeroporto di Orio al Serio le strutture alberghiere si sono quadriplicate e anche il centro storico della città ha trovato una nuova vitalità. Nella nostra esperienza è stato determinante il lavoro di squadra tra istituzioni e imprenditori. In tal senso il ruolo della Camera di Commercio è fondamentale perché in essa c’è la sintesi dell’economia del territorio”. Il presidente della Provincia di Viterbo Alessando Mazzoli, nel suo intervento ha fatto il punto sullo stato dell’arte rispetto allo scalo: “Siamo in attesa della convocazione della conferenza dei servizi e di conoscere le proposte della Società Aeroporti di Roma. Come è noto a noi poi spetterà il compito di realizzare l’adeguamento delle infrastrutture, dell’accoglienza e dei collegamenti. Chiaramente la nostra preoccupazione è che l’aeroporto non sia solo un luogo di passaggio ma deve avere ricadute su tutta la provincia”. Un timore condiviso anche da Marcello Meroi, vicesindaco di Viterbo: “Non possiamo perdere questa sfida. L’impatto che l’aeroporto avrà sulla città sarà rilevante, ma dovremo collaborare per compiere scelte che possano orientare i passeggeri a visitare, fare acquisti e fermarsi a Viterbo”. .  
   
 

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