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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2008
 
   
  SARA’ LA “FARFALLA” AD AIUTARE GLI AUTOTRASPORTATORI DEL TRENTINO AD USCIRE DALLA CRISI “GASOLIO”?

 
   
  Trento, 24 giugno 2008 – L’assessore all’artigianato, alla cooperazione e ai trasporti Franco Panizza e quello all’industria Marco Benedetti, che erano accompagnati da Paolo Spagni, dirigente del dipartimento industria e artigianato, e da Elio Grossi della Motorizzazione Civile, si sono incontrati ieri pomeriggio con i rappresentanti degli autotrasportatori trentini per esaminare la grave situazione di crisi in cui versa il settore in conseguenza del caro petrolio. Hanno risposto, tra gli altri, all’invito Dario Denicolò, presidente dell’Associazione Artigiani e piccole imprese del Trentino; Aldo Berti, presidente degli autotrasportatori artigiani, ma anche rappresentanti degli autonoleggiatori e dei taxisti; Giorgio Loner e Maurizio Lavarian per la Conftrasporto, Pierangelo Baldo, Lucia Pedot e Andrea Gottardi per gli autotrasportatori che aderiscono alla Confindustria. L’incontro aveva come obiettivo l’individuazione di alcuni interventi che siano in grado di alleviare la pesante situazione in cui le imprese si sono venute a creare. “Noi possiamo già mettere sul tavolo della discussione e del confronto – ha esordito l’assessore Panizza, – alcuni provvedimenti che abbiamo concordato in una precedente riunione con la componente artigiana del settore dell’autotrasporto: sono provvedimenti per i quali stiamo valutando la fattibilità e la copertura finanziaria, in attesa anche di quel che deciderà il governo italiano e delle direttive comunitarie che pare vadano nella direzione di penalizzare in minor misura il vostro settore, oggi stretto da vincoli assurdi”. La Provincia e gli autotrasportatori artigianali, infatti, pur prendendo atto che lo strumento più efficace e immediato, e cioè la riduzione delle accise sul prezzo del gasolio, non può che nascere da decisioni prese a livello nazionale, se non addirittura europeo con un prezzo politico del gasolio per autotrasporto, stanno valutando tre linee di intervento: a. Favorire le aggregazioni, incentivando la costituzione di consorzi o la ricapitalizzazione dei Consorzi già esistenti, per le quali è già prevista per legge un contributi pubblico a fondo perduto; b. Favorire l’esodo e la dismissione di quelle aziende marginali e in gravi difficoltà, non più in grado quindi di reggere il confronto con il mercato, attraverso incentivi alla rinuncia all’esercizio dell’attività di autotrasporto, spingendo d’altro lato per l’acquisizione dell’azienda cessata da parte di altri operatori meglio posizionati; c. Intervenire sul versante degli enti di garanzia per favorire la ristrutturazione del debito per quelle aziende che, pur essendo in crisi, hanno comunque le carte in regola per tornare ad essere competitive e redditizie e per le quali quindi basta solo un intervento tempestivo e temporaneo. Tutte le linee di azione dovrebbero comunque sottostare alla disposizione del cosiddetto “de minimis” impostoci dall’Europa che, per il settore dell’autotrasporto, è pari al massimo a 100mila euro sui tre anni, su cui la Provincia intervenire con contributi del 60%. Tutti i partecipanti all’incontro di questo pomeriggio si sono detti d’accordo con questi tre provvedimenti strutturali, anche se i tempi di realizzazione non sono così tempestivi come ci si augurerebbe. Da parte degli autotrasportatori industriali, ad esempio, sono state avanzate altre proposte considerate più concrete e soprattutto capaci di aiutare gli autotrasportatori di qualsiasi dimensione, dai mono-proprietari alle grosse aziende. E’ stato chiesto, ad esempio, uno sconto sui pedaggi autostradali lungo l’A22, oppure in alternativa sconti per viaggi notturni; qualcuno ha avanzato l’ipotesi di rendere obbligatorio l’uso dei treni che trasportano i Tir nel tratto che interessa il Trentino, l’Alto Adige e il Tirolo, con costi che comunque dovrebbero essere minori rispetto a quelli sopportati per un normale viaggio via autostrada; c’è, poi, chi ha proposto di intensificare l’intermodalità, invitando la Provincia autonoma di Trento a favorire e a sostenere finanziariamente i consorzi di autotrasportatori interessati all’acquisto di treni dedicati al trasporto di containers. Dagli autotrasportatori – che sono in attesa di quel che si sta decidendo a Roma sui costi del gasolio e che quindi sono sul piede di guerra e in procinto di far partire uno sciopero “dalle conseguenze molto più drammatiche rispetto a quel che è avvenuto nel dicembre del 2007!” – sono venute anche proposte molto concrete: ad esempio è stata chiesta la sospensione del pagamento della tassa di circolazione, “uno strumento democratico, è stato detto, in quanto andrebbe ad aiutare il piccolo, il medio e il grande in misura paritaria”. Qualcuno, infine, ha auspicato che, come già avviene a livello sporadico, i teloni dei camion degli autotrasportatori della nostra provincia e i grandi Tir frigorifero possano diventare “messaggeri” del turismo trentino: “La Farfalla sui nostri camion – è stato rimarcato – sarebbe indubbiamente un bel messaggio promozionale da portare sulle strade di tutta Europa e un piccolo aiuto per gli autotrasportatori alle prese con un gasolio impazzito, ma anche con una concorrenza sleale che viene da molti Paesi europei ed extra-europei”. In conclusione dell’incontro, gli assessori Panizza e Benedetti si sono impegnati a valutare con tempestività tutte le proposte emerse sia nel primo incontro con gli artigiani, sia in quello di oggi pomeriggio. “Naturalmente molto dipenderà da quel che si deciderà a Roma e a Bruxelles – hanno detto i due assessori. – Anche per questo scriveremo a tutti i parlamentari trentini affinché si facciano carico del problema e prepareremo un piano di interventi che sottoporremo alle autorità europee”. La Provincia quindi, ha detto l’assessore Panizza in chiusura, conosce il problema, è grata agli autotrasportatori per questo contributo di idee e di proposte e farà tutto quel che sarà possibile per far uscire questo importante settore dalla crisi che sta vivendo. Con l’aiuto e l’impegno di tutti”. .  
   
 

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