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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2008
 
   
  CONCLUSI A MIRA I CONFRONTI SU NUOVO PTRC VENETO

 
   
   Venezia, 24 Giugno 2008 - Si sono conclusi ieri a Mira gli incontri – confronto con tutte le diverse espressioni istituzionali, associative, culturali ed economiche di quello che si può definire “il Veneto che conta”, incontri previsti dalla nuova legge urbanistica regionale e finalizzati a condividere e migliorare il disegno del nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento – Ptrc. Con tale Piano la Regione intende dotarsi del principale strumento di pianificazione territoriale per giungere alla realizzazione del “Terzo Veneto”. Il documento progettuale di sintesi, che conterrà i diversi contributi raccolti nel corso degli incontri, corredato di tavole e normative, verrà presentato prima della pausa estiva alla Giunta dall’Assessore alle Politiche per il Territorio, Renzo Marangon, il quale prevede venga approvato entro il prossimo ottobre e successivamente presentato in Consiglio regionale. La fase di concertazione si è articolata in 11 incontri, nel corso dei quali sono stati affrontati diversi temi, la maggior parte dei quali ha riguardato problematiche legate alle infrastrutture (Passante, Pedemontana, Romea commerciale) alla logistica (da riconsiderare in un’ottica di sistema collegato al tessuto economico produttivo regionale), alla tutela dell’ambiente (problematica delle cave, del consumo energetico, delle reti tecnologiche), ai problemi idrogeologici. Gli assi fondamentali attorno ai quali si articolerà l’azione sono le città, che costituiscono ancora il luogo dove si svolgeranno le sfide del futuro; il paesaggio, visto in un’ottica meno idealista, capace anche di valorizzare i nuovi paesaggi della quotidianità; la montagna, vista non più come area “diversa”, ma come “area integrata”. A questi, in un’ottica trasversale, si aggiungono la biodiversità e la lotta ai cambiamenti climatici. “Il Ptrc – ha sottolineato l’Assessore Marangon – si caratterizza sempre più come elemento strategico per il futuro del Veneto. Manca poco più di un mese alla fine del maggior lavoro di analisi e scelta e sono fiducioso che la classe politica della nostra regione si renda conto della indispensabilità di questo strumento di programmazione e di stimolo, che rappresenterà il quadro di riferimento per riflettere sulle aspirazioni della società veneta, definirne le risorse e i tempi di realizzazione, promuovere i punti di forza del territorio veneto e tutelarne il patrimonio naturale e culturale”. .  
   
 

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