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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Giugno 2008
 
   
  MERRILL LYNCH E CAPGEMINI PRESENTANO LA DODICESIMA EDIZIONE DEL WORLD WEALTH REPORT, L’INDAGINE SULLA RICCHEZZA INDIVIDUALE NEL MONDO. A FINE 2007, IN ITALIA SONO 208.000 GLI INDIVIDUI CON UN PATRIMONIO FINANZIARIO SUPERIORE A 1 MILIONE DI DOLLARI, IN CRESCITA DEL 1,1% RISPETTO AL 2006.

 
   
   Milano, 25 Giugno 2008 – L’indagine 2008 sulla ricchezza individuale di Merrill Lynch e Capgemini (World Wealth Report) rivela che alla fine del 2007 in Italia gli “High Net Worth Individuals” (Hnwi), vale a dire gli individui con un patrimonio finanziario netto superiore al milione di Dollari, erano 208. 000. Questo significa che rispetto alla fine del 2006, quando i grandi ricchi italiani erano 205. 800, la crescita è stata pari solamente al 1,1% (l’aumento rilevato in Italia nella scorsa edizione del World Wealth Report era stato invece del 3,8%). A livello mondiale, il World Wealth Report 2008 evidenzia che, grazie a una forte crescita della capitalizzazione di mercato nelle economie emergenti, la ricchezza individuale è cresciuta nel 2007 del 9,4 % raggiungendo così un valore complessivo di patrimoni finanziari detenuti dagli Hnwi pari a 40. 700 miliardi di Dollari. Rispetto al 2006 nel mondo il numero degli Hnwi è così cresciuto del 6%, per un totale di 10,1 milioni di individui; ancora più marcata la crescita degli ultra-Hnwi, ossia gli individui con patrimoni finanziari di oltre 30 milioni di Dollari, che è stata pari all’8,8%; inoltre, per la prima volta da quando il World Wealth Report viene pubblicato, il patrimonio medio degli Hnwi ha superato la soglia dei 4 milioni di Dollari. Per l´economia mondiale il 2007 è stato un anno di transizione, caratterizzato da scenari macroeconomici in netto contrasto tra loro. L´economia mondiale ha fatto registrare, sotto l´impulso del 2006, una crescita ininterrotta nei primissimi mesi del 2007 ma verso la fine dell´anno ha dovuto affrontare un clima di crescente incertezza. La crescita a livello mondiale è rimasta solida nel 2007, in termini sia di Pil reale che di capitalizzazione di mercato, che rimangono i due principali driver per la creazione di ricchezza. Le ottime performance registrate dall’economia mondiale nel primo semestre del 2007 hanno favorito l´aumento della popolazione di Hnwi nel mondo; di contro, nel secondo semestre dell´anno, la solidità delle economie emergenti ha bilanciato gli effetti della congiuntura negativa nelle economie mature. L´economia mondiale è cresciuta del 5,1%, con un leggero calo rispetto al 5,3% del 2006. “Secondo il World Wealth Report 2008, sia il numero di Hnwi che il valore complessivo dei patrimoni finanziari detenuti – ha commentato Massimo Fortuzzi, Chief Operating Officer Merrill Lynch Global Wealth Management Italia - hanno continuato ad aumentare nel 2007, registrando tassi di crescita straordinari soprattutto nei mercati emergenti come India, Cina e Brasile. ” Crescita esplosiva della capitalizzazione di mercato nelle economie emergenti - Considerato che una quota significativa dei patrimoni degli Hnwi viene investita nei mercati azionari, l’analisi dell’´andamento della capitalizzazione di mercato è un fattore determinante per la creazione di ricchezza degli Hnwi. A fronte di una crescita moderata degli indici azionari tradizionali statunitensi, europei e asiatici, molti mercati emergenti hanno messo a segno performance decisamente positive. I vari indici di mercato del Dow Jones, ad esempio, hanno fatto registrare rendimenti moderati nel 2007, mediamente del 6,8%, ben al di sotto della media del 2006 pari al 17,3%; inoltre, a differenza di quanto avvenuto nel 2006, nel 2007 queste performance non hanno avuto ripercussioni positive sulla creazione di ricchezza per gli Hnwi. La maggior parte dei principali indici europei e asiatici hanno registrato tassi di crescita a una sola cifra; addirittura il Nikkei 225, l´indice con la peggiore performance a livello mondiale, ha subito una contrazione dell´11,1%, mentre il migliore indice europeo, il tedesco Dax, è stato l´unico tra i principali indici tradizionale a registrare un risultato migliore rispetto al 2006, con un tasso di crescita a due cifre. Di contro, le borse valori di Shanghai e Shenzhen, sostenute soprattutto dagli aumenti dei prezzi delle materie prime, hanno fatto registrare tassi di crescita, rispettivamente, del 303% e del 244%. La borsa valori di Bombay e il National Stock Exchange hanno fatto registrare rispettivamente tassi di crescita del 122% e del 115%. “Il divario della crescita della capitalizzazione di mercato nelle economie mature rispetto a quelle emergenti - ha commentato Mauro Masciarelli, Vice President Financial Services e Responsabile Wealth Management Capgemini Italia - è stato significativamente più marcato nel 2007 rispetto agli anni precedenti. Malgrado il rallentamento della crescita delle borse valori tradizionali e la significativa volatilità presente nei mercati, diverse borse valori dei mercati emergenti hanno registrato solide performance nel 2007, facendo accelerare ulteriormente la crescita della ricchezza a livello mondiale. ” Ruolo trainante delle economie emergenti e delle nazioni dell´area Bric (Brasile, Russia, India e Cina) - La crescita formidabile delle economie emergenti è stata in larga misura favorita dall´andamento positivo delle esportazioni e dall´aumento della domanda interna. I più alti tassi di crescita del numero degli Hnwi si sono registrati in Medioriente, nell´Europa dell´Est e in America Latina, con incrementi rispettivi del 15,6%, 14,3% e 12,2%. I ricavi derivanti dalle esportazioni di materie prime, uniti alla sempre maggiore consapevolezza da parte della comunità internazionale della centralità dei centri finanziari emergenti, hanno contribuito a sostenere i tassi di crescita delle economie emergenti. Nel 2007 le nazioni dell´area Bric (Brasile, Russia, India e Cina) hanno continuato a svolgere un ruolo di traino dell´economia mondiale, grazie a formidabili risultati economici e alla solida crescita della capitalizzazione di mercato. L´india è al primo posto nella classifica mondiale dei tassi di crescita della popolazione di Hnwi (+22,7%), favorita dalla crescita della capitalizzazione di mercato (+118%) e del Pil reale (+7,9%). Sebbene la crescita del Pil reale in India abbia subito una decelerazione rispetto al 9,4% del 2006, gli attuali livelli sono considerati più stabili e sostenibili. Le due maggiori borse valori indiane – il Bombay Stock Exchange e il National Stock Exchange – erano nelle prime dodici posizioni della classifica mondiale delle borse valori alla fine del 2007, grazie all´intensa attività di operazioni di quotazione (Ipo) e all´aumento dell´interesse degli investitori internazionali. La Cina si è classificata al secondo posto per quanto riguarda il tasso di crescita del numero degli Hnwi (+20,3%). Tale risultato è conseguenza tra l’altro della crescita della capitalizzazione di mercato (+291%) e del Pil reale (+11,4%). Gli aumenti significativi delle quotazioni e dei valori di borsa hanno portato la Borsa di Shanghai a diventare la sesta piazza valori mondiale in termini di capitalizzazione di mercato. La crescita della capitalizzazione di mercato e del Pil reale è stata più elevata in Cina rispetto all´India, ma il numero di Hnwi in India è aumentato più rapidamente nel 2007. Secondo il World Wealth Report 2008, ciò sarebbe dovuto al fatto che in Cina i benefici dell´aumento della capitalizzazione di mercato e del Pil reale sono stati spalmati su una popolazione più ampia, per cui i guadagni pro-capite sono risultati inferiori. Nel 2007 l´India ha visto un tasso di crescita della capitalizzazione di mercato maggiore al tassi di crescita del reddito nazionale lordo, il che ha inciso significativamente sull´aumento della popolazione di Hnwi. La Cina invece registra una crescita esplosiva degli individui “affluent”, ossia di individui benestanti che tuttavia devono ancora superare la soglia del milione di dollari. Nel 2007 il Brasile si è posizionato al terzo posto nella classifica della crescita degli Hnwi, con un incremento del 19,1%, grazie alla notevole crescita della capitalizzazione di mercato (+93%) e del Pil reale (+5,1%). I flussi netti di capitali privati in Latin America sono raddoppiati nel 2007, contribuendo a portare la Borsa valori (Bovespa) al quarto posto tra i maggiori mercati mondiali delle Ipo. Secondo il World Wealth Report, l’insieme di questi fattori ha favorito il consolidamento e l’internazionalizzazione del sistema finanziario brasiliano. In Russia il tasso di crescita degli Hnwi è stato tra i dieci maggiori a livello mondiale, malgrado la decelerazione della crescita (dal 15,5% del 2006 al 14,4% nel 2007). Gli elevati tassi di crescita della capitalizzazione di mercato (+37,6%) e del Pil reale (+7,4%) testimoniano il crescente interesse della comunità internazionale degli investitori per la Russia in quanto player globale. L’ondata record di Ipo e altre opportunità d’investimento nei mercati emergenti attirano gli Hnwis - I mercati emergenti hanno contribuito in modo significativo al numero eccezionale di Ipo registrate nel 2007 a livello mondiale. Le oltre 1. 300 Ipo hanno raccolto nel corso dell´anno circa 300 miliardi di dollari Usa; e proprio 7 delle 10 più importanti Ipo sono state realizzate nei mercati emergenti. Le nazioni dell´area Bric si sono dimostrate particolarmente attive da questo punto di vista, catturando il 39% dell´intero volume delle Ipo nel 2007 rispetto al 32% del 2006. Nel 2007 si è registrato anche un aumento dei flussi netti di capitale privato verso i mercati emergenti. Durante l’anno la Cina ha attirato in valore assoluto i maggiori volumi di sempre sotto forma di flussi netti di capitale privato a livello nazionale, assorbendo circa 55 miliardi di dollari Usa. I Paesi emergenti dell´Europa sono stati i mercati che più hanno beneficiato di questi flussi di capitale, assorbendo 276 miliardi di dollari Usa. I Paesi emergenti dell´Asia hanno subito una flessione del 20% nei flussi di capitali privati; tale risultato è in parte riconducibile al fatto che i flussi di capitale hanno aiutato i policymakers ad accumulare riserve in valuta estera, che hanno raggiunto circa i mille miliardi di dollari Usa nella sola Cina. I flussi di capitale privato in America Latina sono più che raddoppiati e hanno raggiunto la cifra di 106 miliardi di dollari Usa nel 2007. Complessivamente, gli hedge fund hanno messo a segno buone performance nel 2007, con guadagni medi del 12,6%, in lieve flessione rispetto al 2006. I rendimenti degli hedge fund hanno sovraperformato gli indici di borsa tradizionali nel 2007, grazie a un rendimento medio del 20,3% nei mercati emergenti. Negli ultimi anni una proporzione sempre maggiore dei patrimoni degli hedge fund è attribuibile a investitori istituzionali, piuttosto che alla clientela abbiente, con un conseguente cambiamento dei driver di crescita del settore. La raccolta dei fondi di venture capital e gli investimenti di questi fondi nel 2007 hanno raggiunto i livelli più alti dal 2001, in larga parte grazie alla crescita di settori ad alta intensità di capitale. Nuove opportunità nei campi delle biotecnologie e delle energie rinnovabili hanno ampliato il ventaglio di opportunità di investimento; tanto che l´anno scorso il settore delle energie rinnovabili ha fatto registrare un record di Ipo, con in testa l´Ipo da 6,5 miliardi di dollari Usa di un gruppo spagnolo di utility e l´Ipo da 1,2 miliardi di dollari Usa di un produttore brasiliano di zucchero ed etanolo. Gli investimenti totali nella tecnologia clean sono aumentati del 35%, sotto la spinta dell´andamento positivo di numerosi indici relativi a queste tecnologie, che sono saliti più del 50% nel 2007. Rallentamento nelle economie mature - Gli effetti della congiuntura sfavorevole dell´economia statunitense hanno fatto sentire il loro peso sulle altre economie mature – come risulta evidente dal rallentamento del tasso di crescita del Pil e delle deboli performance dei mercati azionari in alcune parti dell´Europa e dell´Asia. Tre sono stati i fattori principali: il rallentamento del mercato immobiliare, la minore disponibilità di credito, la maggiore volatilità e il calo delle quotazioni nei mercati azionari. Questa catena di eventi ha avuto ripercussioni sia sui consumi che sulle istituzioni, impedendo di mantenere un elevato livello di liquidità e di gestire al meglio attività imprenditoriali. In linea con la congiuntura sfavorevole del mercato immobiliare, gli indici Reit hanno subito perdite significative a livello mondiale – in netto contrasto con i solidi guadagni del 2006. Le performance dei mercati azionari a livello mondiale hanno rispecchiato il divario fra i mercati maturi e quelli emergenti – nel secondo semestre dell´anno gli indici Msci Global hanno fatto registrare contrazioni dello 0,1% e del 3,2%, rispettivamente, in Europa e negli Stati Uniti, contro gli aumenti del 10,4% e del 6,3% del primo semestre. Gli indici globali Msci dei mercati emergenti hanno fatto registrare performance eccellenti – riconducibili ai risultati ottenuti in America Latina nella parte iniziale dell´anno e nelle nazioni dell´area Bric nel secondo semestre. Le perdite dei mercati azionari nelle economie mature si sono riflesse sui mercati creditizi internazionali nel secondo semestre del 2007. Il rallentamento dell´economia negli Stati Uniti ha causato un notevole deprezzamento del dollaro Usa rispetto alle principali valute mondiali – il dollaro ha perso rispettivamente il 10,5%, il 15,8% e il 17% nei confronti dell´euro, del dollaro canadese e del real brasiliano. A partire dalla fine del 2007, gli indicatori economici negli Stati Uniti sono ulteriormente peggiorati. In particolare bisogna segnalare il rallentamento della spesa statale e dei mercati immobiliari nonchè l´andamento debole dell’occupazione. Una vasta serie di conseguenze nei mercati del credito e nei mercati azionari internazionali, tutti derivanti dal rallentamento dell´economia negli Stati Uniti, ha caratterizzato i mesi iniziali del 2008. Questi maggiori rischi di rallentamento della crescita economica negli Stati Uniti insieme alle implicazioni di vasta portata della stretta creditizia sui mercati internazionali hanno inciso pesantemente sui mercati azionari di tutto il mondo. A metà gennaio 2008 le perdite registrate da tutti i principali mercati geografici hanno superato il 10%. 1 Tuttavia i mercati maturi si sono in qualche misura stabilizzati, registrando perdite medie pari al 4% circa, mentre i mercati emergenti hanno recuperato le perdite sostenute e sono addirittura passati in attivo, generando un guadagno netto medio verso la metà di aprile. Il passaggio a investimenti più sicuri - L’andamento divergente degli indicatori macroeconomici, registrato sia all´inizio che alla fine del 2007, ha contribuito a definire le strategie di asset allocation degli Hnwi. Sulla base del clima di ottimismo del 2006, i primi mesi del 2007 hanno visto gli Hnwi scommettere in maniera decisa sulle asset class a maggior rischio. Con il passare dei mesi e l´intensificarsi delle turbolenze dei mercati finanziari e del clima di incertezza, gli Hnwi hanno iniziato a fare marcia indietro, spostando i loro investimenti su classi d´investimento più sicure e meno volatili. Il World Wealth Report 2008 evidenzia che la liquidità, i depositi e i titoli a reddito fisso hanno assorbito il 44% degli asset finanziari degli Hnwis, con un aumento di 9 punti percentuali rispetto al 2006. Il peso dei titoli a reddito fisso nell´asset allocation è salito al 27%, con un aumento di 6 punti percentuali rispetto al 21% nel 2006. A livello mondiale, gli Hnwi hanno continuato a disinvestire in America Settentrionale e hanno mostrato maggiore interesse per gli investimenti nel mercato domestico, preferendo un ambito più circoscritto e conosciuto, in un clima di generale maggior incertezza economica. Gli investimenti sostenibili acquistano maggiore peso - In conseguenza del maggior interesse generale per le tematiche ambientaliste, negli ultimi anni gli investimenti sostenibili sono diventati molto popolari in tutto il mondo, in quanto offrono all´investitore rendimenti interessanti e l´opportunità di un coinvolgimento attivo a livello di responsabilità sociale. Una serie di veicoli di supporto delle iniziative imprenditoriali sostenibili in campo ambientale, come i fondi comuni, gli Etf, altri prodotti finanziari e investimenti alternativi, hanno posto le premesse di una solida crescita di questi settori nel 2007. Gli investimenti totali nelle tecnologie clean sono aumentati a 117 miliardi di dollari Usa nel 2007, con un aumento del 41% rispetto al 2005 in particolare nei settori dell´eolico e dell´energia solare. Gli Hnwi e ultra-Hnwi del Medioriente e dell´Europa si sono dimostrati i più sensibili ai temi dell´ambiente, con un aumento degli investimenti in tali ambiti che spazia in media tra il 17% e il 21%. Di contro, solo il 5% degli Hnwi e il 7% degli ultra-Hnwi dell´America Settentrionale hanno destinato una parte del loro portafoglio agli investimenti sostenibili in campo ambientale. Il World Wealth Report 2008 prevede una continua crescita degli investimenti sostenibili. Previsioni per il 2008 - Malgrado il clima di maggiore incertezza sulle prospettive globali a breve termine, la solidità dei fondamentali nei mercati emergenti è probabilmente destinata a sostenere alti livelli di crescita. Il bilanciamento tra la forza dei mercati emergenti e la ripresa nei mercati maturi è probabilmente destinato a permanere per tutto il corso del 2008, con prospettive a breve termine soggette a variabilità, considerato che gli effetti di alcuni rischi potenziali non sono ancora noti. L´economia mondiale nei prossimi mesi dovrà affrontare due precisi ostacoli: l’insieme dei fattori inibitori della crescita nei mercati maturi e gli alti rischi di inflazione nei mercati emergenti. La risposta a queste sfide condizionerà le prospettive di crescita a livello mondiale degli Hnwi. Considerati i risultati del 2007 e i recenti sviluppi nei mercati internazionali, il World Wealth Report prevede che nel 2012 il patrimonio totale degli Hnwi a livello mondiale salirà a 59. 100 miliardi di dollari Usa, con un tasso annuo di crescita del 7,7%. .  
   
 

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