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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Giugno 2008
 
   
  OGGI DOCUMENTARIO SUL DIALETTO UMBRO A SAPPADA NEL BELLUNESE

 
   
  Perugia, 25 giugno 2008 – Un video di 40 minuti con protagonisti gente comune, ma anche cittadini stranieri e poeti, cantanti e musicisti-dj, attori teatrali, registi, politici e tifosi di calcio, tutti colti nelle situazioni più spontanee e alle prese con il dialetto umbro, per il desiderio di farsi conoscere, o anche soltanto per la voglia di integrarsi. Questo è il senso di “Dall’ottava rima al rap”, il documentario realizzato dal docente di Dialettologia italiana all’Università per Stranieri di Perugia, Antonio Batinti, e dal ricercatore Antonello Lamanna, che sarà presentato da mercoledì 25, fino al 29 giugno, a Cima Sappada nel bellunese, durante il convegno internazionale di studi “Dialetto. Uso, funzioni, forma”. Il meeting, giunto alla 13esima edizione, è nato per iniziativa del Dipartimento di discipline linguistiche comunicative e dello spettacolo dell’Università di Padova e mette insieme il meglio della ricerca universitaria italiana ed europea sulle tematiche relative ai dialetti. Il documentario, girato interamente in Umbria – spiegano gli autori - prende a pretesto le funzioni del dialetto nelle nuove comunità plurilingui dell´Umbria, per chiacchierare del più e del meno, raccontare vecchie e nuove storie, osservare i cambiamenti delle città. Si passa così dalla poesia in vernacolo agli stranieri residenti in Umbria da diversi anni, che sono riusciti ad acquisire i tratti fonetici e intonativi (segmentali e sovrasegmentali) dialettali tipici. Si prosegue con la musica di tradizione orale ed elettronica, il teatro, lo sport ed internet: i “dj” mescolano frasi, espressioni e ritmi (rap, funky ed ‘elettro’) per il puro piacere di produrre nuove sonorità, i poeti in “ottava rima” s’interrogano su quanto accade oggi, i cybernauti frequentatori del web lanciano nei forum nuove sigle al posto di locuzioni o modi di dire, i tecnici audio si divertono a doppiare in dialetto celebri film italiani e stranieri. Per i tifosi di calcio, infine, allo stadio e al club, tra striscioni e canti, tutto diventa obbligatoriamente dialettale per esprimere vicinanza e sostegno alla propria squadra. “Il dialetto, nel passato sinonimo di arcaico e involuto - sottolineano Batinti e Lamanna -, in questi ultimi anni sembra essere diventato una modalità per accedere ad un gruppo, quasi una sorta di rito d’iniziazione nelle comunità giovanili e tra i giovanissimi, almeno in Umbria. Il dialetto - aggiungono - diventa un nuovo linguaggio per entrare a far parte della comunità di internet. E proprio per queste nuove frontiere - concludono – abbiamo messo in evidenza situazioni-tipo in cui è ancora possibile registrare l’uso del dialetto, non solo per comunicare in famiglia e con gli amici, ma anche per creare musica, poesia e nuovi linguaggi globali”. “L’immersione nel ‘villaggio globale’ – dice l’assessore alla Cultura della Regione Umbria Silvano Rometti - a prima vista rende inutile qualsiasi operazione finalizzata al ricordo nostalgico, al locale e al particolare. Un’osservazione più attenta delle nuove dimensioni comunicative ci fa scoprire la preziosità e l’indispensabilità di progetti scientifici come questo. Il documentario – conclude l’assessore - conferma il proficuo rapporto di collaborazione tra Regione e Università e soprattutto quanto i saperi dell’Umbria possano diventare patrimonio comune di tutti gli stranieri che vivono da noi e frequentano le nostre università”. Per ulteriori informazioni sul documentario: Università per Stranieri di Perugia (Cattedra di Dialettologia Italiana): tel. 075 5746249/289). .  
   
 

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